Il Papa e la Pace
La proposta di Giovanni Paolo II di fronte al problema della guerra- Autore:
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Il caso Iraq ha dato vita ad un acceso dibattito tra propugnatori della necessità dell'intervento armato e sostenitori di vie alternative diplomatico-politico-sociali per la soluzione del problema del terrorismo e della promozione della democrazia nella caldissima area mediorientale. Ha fatto discutere soprattutto la netta presa di posizione di Giovanni Paolo II di opposizione all'azione bellica; poco però si è detto delle ragioni profonde che hanno motivato gli interventi del Papa. Il recente deteriorarsi della situazione in Iraq e il permanere della minaccia del terrorismo internazionale rendono ancora più urgente un serio ascolto delle indicazioni profonde e concrete offerte dal Pontefice.
Cerchiamo qui con una serie di citazioni dal magistero pontificio di rispondere a tre quesiti:
1. perché Giovanni Paolo II è contrario alla guerra come mezzo di soluzione delle controversie internazionali
2. cosa propone come alternativa concreta all'intervento armato
3. in quali casi ritiene lecito l'uso delle armi.
Mettiamo di seguito a fuoco alcuni punti che non esauriscono la ricchezza di contenuti proposta dal Pontefice, ma che possono delineare alcuni passaggi importanti del suo discorso religioso-culturale-politico sul grave problema della pace.
La posta in gioco non è solo quella delle controversie internazionali, ma più in generale il rapporto reale che si intende realizzare e verificare tra l'Ideale cristiano e i problemi storici dell'uomo: è cioè un problema di metodo di grande interesse per ciascuno e dalle conseguenze molto concrete.
Il documento qui proposto raccoglie una nutrita serie di citazioni di interventi di Giovanni Paolo II, con qualche breve commento, secondo questo schema:
1. Il valore incomparabile della persona umana e la sacralità della vita di ogni essere umano
2. No alla guerra come strumento di soluzione delle controversie internazionali
3. Il caso estremo di legittima difesa
4. Il principio di "ingerenza umanitaria"
5. L'efficacia del dialogo-negoziato-trattativa
6. Il soggetto responsabile e l'autorità internazionale
7. Lo sviluppo-solidarietà (lavoro ed educazione) come fattore di pace
8. La pace come dono di Dio: preghiera, digiuno, dialogo interreligioso e amicizia tra i popoli e le culture
9. I principi fondamentali e il giudizio contingente della Chiesa
Conclusione.