I santi del IV secolo e la crisi ariana 2 - Chi era Ario

Autore:
Laguri, Innocenza
Fonte:
CulturaCattolica.it
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Il IV secolo

Ecco un abbozzo di quadro storico, un piccolo sforzo di penetrare nelle pieghe profonde della Storia che le varie notizie sui santi richiamano. Quando incontriamo uno dei nostri santi, lo evidenzio scrivendone il nome in grassetto.

I martiri
Come si nota dalle vite, accanto al nome di Gennaro, Eufemia, Cosma e Damiano, Giorgio, Vittore, Pantaleone, Felice, Cassiano, S. Pietro di Alessandria, S. Febronia c’è scritto martire.
Interessante il martirio di S. Febronia. La sua città è Nisibi, nella Turchia sud orientale vicino alla Siria, in una zona di confine tra regno dei Persiani e Impero Romano. Agli inizi del IV secolo viene ceduta dai Persiani ai Romani e subisce la persecuzione. Ecco allora il martirio di S. Febronia, tra i più truci di questa persecuzione.
Si tratta di quei santi che muoiono all’inizio del IV secolo sotto la persecuzione di Diocleziano. Per quanto riguarda Pietro di Alessandria (in Egitto) egli è il vescovo di questa città, è uno dei primi a condannare l’eresia ariana ed è ricordato mentre abbraccia i suoi carnefici e chiede al popolo di perdonare.
Dopo di lui le persecuzioni cessano perché, com’è noto, Costantino emana l’Editto che concede a tutti e quindi anche ai cristiani, la libertà di culto e restituisce alla Chiesa i beni confiscati nelle precedenti persecuzioni. E’ un atto che vale per tutto l’Impero perché egli, superando la divisione costituita dalla tetrarchia (quattro autorità per amministrare l’Impero), unifica l’ Impero sotto la sua autorità. L’editto viene proclamato a Milano; questa città, durante la tetrarchia, era stata una delle quattro capitali, insieme a Treviri, Nicomedia e Sirmio, ed è ancora importante come lo saranno le altre tre capitali.

L’eresia ariana
Un filo rosso che collega molte delle brevi biografie degli altri santi del IV secolo è l’ impegno nei confronti dell’eresia ariana. Su questo punto mi sono servita dell’amplissima parte della Storia della Chiesa ad essa dedicata, di cui ho accennato, decisamente complicata in quanto molto analitica, però atta a farci immergere nel tempo. Dedico spazio a questa vicenda proprio perchè ha coinvolto molti dei nostri santi, tuttavia tanto altro ci sarebbe da indagare, anche nel campo delle eresie, ma come ho detto, mi occupo solo di alcune tessere del puzzle storico.
L’eresia ariana sorge nei primi anni del secolo, nella Chiesa di Alessandria di Egitto, dove, tra dotti e teologi, ferve la riflessione sulla grande questione della natura di Cristo e del suo rapporto col Padre. Ario, un sacerdote, dubita della consustanzialità di Cristo col Padre. La riduzione del Cristo, la difficoltà a credere che sia uomo e Dio è, in fondo, la grande questione; tutte le eresie del passato e l’obiezione al cristianesimo di oggi passano per questo nodo. Certo i termini usati nel dibattito del tempo sembrano rendere il problema molto astratto. Ma non è così.
Ario ha da subito un grande seguito ad Alessandria d’Egitto; poiché però i vescovi di Egitto lo condannano, Ario ripara in Palestina, a Cesarea e dopo breve, come osserva lo storico, tutto l’Oriente è sconvolto dalla divisione.
Un primo dato che contrasta con le poche righe con cui solitamente, nei manuali, si fa cenno all’eresia ariana, è che essa si protrae per tutto il quarto secolo, è una lunga vicenda fatta di tante fasi .
Per dare l’dea del suo spessore senza però smarrirsi nel dettaglio complessissimo degli eventi, individuo le fasi con il criterio periodizzatore della successione degli Imperatori a partire da Costantino.
Un carattere che infatti appare comune a tutte le fasi dell’arianesimo è l’importanza dell’intervento dell’autorità politica: a partire da Costantino, unità religiosa e unità politica stanno a cuore agli imperatori che la declinano, come vedremo, in modi diversi ma sempre intervenendo.