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Il calendario del 30 Gennaio

Fonte:
CulturaCattolica.it
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Eventi

▪ 1595 - Romeo e Giulietta di William Shakespeare viene rappresentato per la prima volta

▪ 1649 - Re Carlo I d'Inghilterra viene decapitato

▪ 1781 - Gli Articoli della Confederazione vengono ratificati dal 13° stato, il Maryland

▪ 1790 - La prima barca specializzata come scialuppa di salvataggio viene provata sul fiume Tyne

▪ 1820 - Edward Bransfield scopre l'Antartide

▪ 1835 - Fallito tentativo di assassinare il presidente statunitense Andrew Jackson

▪ 1847 - Yerba Buena, California viene ribattezzata San Francisco

▪ 1862 - Viene varata la prima nave corazzata degli Stati Uniti, la USS Monitor

▪ 1900 - Le truppe britanniche che combattono i Boeri in Sudafrica chiedono rinforzi

▪ 1911

  1. - Il Servizio Navale Canadese diventa la Royal Canadian Navy
  2. - La cacciatorpediniere USS Terry (DD-25) effettua la prima azione di soccorso di un aereo precipitato in mare, salvando la vita a James McCurdy, a 16 chilometri da L'Avana (Cuba)

▪ 1913 - La Camera dei Lord respinge la Irish Home Rule Bill

▪ 1921 - Votazione popolare in Svizzera per sottoporre al referendum i trattati internazionali

▪ 1925 - Il governo turco espelle da Istanbul il Patriarca Costantino VI

▪ 1933
  1. - Giuramento di Adolf Hitler nella posizione di cancelliere tedesco
  2. - Il primo dei 2.956 episodi di The Lone Ranger va in onda per radio


▪ 1944 - Le truppe statunitensi invadono Majuro nelle Isole Marshall

▪ 1945 - Ultimo discorso radiofonico di Adolf Hitler al popolo tedesco

▪ 1945 - La nave passeggeri Wilhelm Gustloff viene affondata da un sommergibile sovietico nel Mar Baltico causando la morte di oltre 9000 naufraghi.

▪ 1948 - Mahatma Gandhi viene ucciso da un estremista indù

▪ 1964 - La sonda spaziale Ranger 6 viene lanciata dalla NASA. La sua missione è di trasportare delle telecamere e schiantarsi sulla superficie lunare

▪ 1966 - Viene siglato il Compromesso di Lussemburgo per l'utilizzo del metodo maggioritario nella CEE

▪ 1968 - Guerra del Vietnam: L'Offensiva del Têt ha inizio quando le forze Viet Cong lanciano una serie di attacchi a sorpresa nel Vietnam del Sud

▪ 1969 - Londra: Ultima esibizione pubblica dei Beatles sul tetto della Apple Records. Il concerto improvvisato viene interrotto dalla polizia

▪ 1972
- Il Pakistan esce dal Commonwealth
- Derry: Bloody Sunday, le forze del Regno Unito uccidono tredici dimostranti cattolici nordirlandesi


▪ 1989 - L'ambasciata statunitense di Kabul (Afghanistan) viene chiusa

▪ 1996 - Il presunto capo della Irish National Liberation Army, Gino Gallagher, viene ucciso mentre è in coda per ritirare il suo sussidio di disoccupazione

▪ 1998 - USA: emissione del francobollo commemorativo di Jim Thorpe

▪ 2002
  1. - Slobodan Milošević accusa il tribunale per i crimini di guerra delle Nazioni Unite di un "attacco ostile e maligno" nei suoi confronti
  2. - Cogne - Viene assassinato Samuele Lorenzi in quello che diventerà famoso come Delitto di Cogne

▪ 2003 - Il Belgio dà validità legale al matrimonio omosessuale

▪ 2005 - Data prevista delle prime elezioni in Iraq dopo il rovesciamento del 2003 del Partito Ba'ath

Anniversari

* 1629 - Carlo Maderno (Capolago, 1556 – Roma, 30 gennaio 1629) è stato un architetto svizzero-italiano. Divenne famoso soprattutto perché autore della facciata e della navata longitudinale della basilica di San Pietro a Roma.
Di origini ticinesi, fratello di Stefano Maderno, cominciò la sua carriera nell'industria del marmo per poi trasferirsi nel 1588 a Roma come assistente dello zio Domenico Fontana. Del 1603 è la sua prima opera, la facciata della chiesa di Santa Susanna, da molti considerata come il primo esempio pienamente compiuto di architettura barocca.
Questa facciata, il cui asse centrale è sottolineato mediante l'uso graduale di pilastri, semicolonne e colonne verso la parte mediana del prospetto, destò l'attenzione di papa Paolo V, che lo chiamò a partecipare alla costruzione della basilica di San Pietro, modificando il progetto iniziale di Michelangelo Buonarroti. Maderno ne mutò la pianta, inizialmente centralizzata, prolungando un braccio e realizzando, a partire dal 1608, l'imponente facciata con la loggia delle benedizioni.
Questo intervento rappresenta una delle opere più discusse e criticate della storia dell'architettura: infatti, l'estensione della basilica, riconducibile ad una croce latina, impedisce la visione ravvicinata della grande cupola, mentre la facciata, priva dei campanili previsti nel progetto di Maderno e non realizzati per problemi strutturali, colpisce per l'eccessiva larghezza. Scrive Le Corbusier che "il reale scopo dell'edificio era la cupola: essa fu celata! La cupola aveva un rapporto coerente con le absidi: sono state celate".

* 1640 - Giacinta (al secolo Clarice) Marescotti (Vignanello, 6 marzo 1585 – Viterbo, 30 gennaio 1640) è stata una religiosa italiana del Terzo Ordine francescano. È stata proclamata santa da papa Pio VII nel 1807.
Figlia del Conte Marcantonio Marescotti e di donna Ottavia Orsini (il cui padre aveva realizzato il Parco dei Mostri di Bomarzo), studiò, assieme alle sue due sorelle Ginevra e Ortensia, al Convento di San Bernardino a Viterbo. Al termine degli studi Ginevra rimase in convento e prese il nome di Suor Immacolata.
Clarice e Ortensia furono introdotte nelle migliori case. Clarice era molto attratta dal giovane Paolo Capizucchi ma egli chiese la mano della sorella minore Ortensia.
Clarice ne rimase sconvolta e dopo qualche settimana decise di raggiungere la sorella Suor Immacolata a San Bernardino. Lì prese i voti adottando il nome di Suor Giacinta.
Fu una conversione soltanto esteriore: in convento suor Giacinta tenne atteggamenti contrari alla disciplina della devozione.
Anziché vivere in una cella, si fece arredare un intero appartamento nello stile delle sue stanze a Vignanello, ed era servita da due giovani novizie.
Condusse vita mondana e licenziosa fino al 1615, quando, in seguito ad una malattia, entrò in una crisi spirituale: si ritrovò sola e gridò forte "O Dio ti supplico, dai un senso alla mia vita, dammi la speranza, dammi la salvezza!". Era profondamente sincera e Dio la ascoltò.
Il giorno dopo venne a trovarla il Padre confessore e la notte seguente Suor Giacinta trascorse l'intera notte pregando, e provò una serenità ultraterrena. Si convertì e si diede ad esercizi di penitenza e di perfezione cristiana.
Dedicò il resto della sua vita ad aiutare il prossimo. Dall'interno della clausura, moveva le fila di una fitta rete di aiuti ai poveri di Viterbo, e aiutata dal cittadino Francesco Pacini fece nascere una confraternita laicale, detta dei Sacconi, col fine di elemosine e di soccorsi ai poveri.

▪ 1645 - Mary Ward, talvolta italianizzato in Maria della Guardia (Mulwith, 23 gennaio 1585 – Heworth, 30 gennaio 1645), è stata una religiosa britannica, fondatrice della congregazione delle Dame Inglesi.
Nata nello Yorkshire all'epoca delle persecuzioni anti-cattoliche, desiderosa di abbracciare la vita religiosa, nel 1609 si trasferì con alcune compagne in Francia ed entrò, senza prendere i voti, nel monastero delle clarisse di Saint-Omer. Non soddisfatta dalla vita contemplativa, l'anno seguente si spostò con le compagne a Gravelines, per dedicarsi all'apostolato attivo.
Nel 1609, aprendo una scuola a Sant-Omer, diede vita alla compagnia delle cosiddette Dame Inglesi, la più antica congregazione di suore finalizzata specificatamente all'educazione delle fanciulle; legate alla spiritualità di sant'Ignazio di Loyola, le religiose iniziarono ad essere chiamate anche "Gesuitesse". Le Dame Inglesi si diffusero rapidamente in numerose regioni europee (Fiandre, Baviera, Austria, Italia).
Papa Paolo V concesse alla congregazione il decreto di lode nel 1616, ma i successori del pontefice non vollero proseguire le procedure per l'approvazione del nuovo istituto: a destare la preoccupazione della Santa Sede erano l'esenzione delle sorelle dall'obbligo della clausura (imposta a tutte le religiose da Pio V), la direzione centrale di tutte le case da una superiora generale, la dipendenza diretta dal papa e la forma di vita secondo le costituzioni della Compagnia di Gesù.
Il 16 gennaio 1631 papa Urbano VIII, con bolla Pastoralis Romani Pontificis, decretò la soppressione della congregazione: la Ward venne accusata di eresia e imprigionata nel monastero delle clarisse di Monaco di Baviera, ma si rifiutò di firmare la dichiarazione di colpevolezza preparata dagli inquisitori. Trasferita a Roma, nel 1637 venne liberata e si stabilì in Belgio.
Grazie ad una lettera di presentazione di papa Urbano VIII a Enrichetta Maria di Francia, regina di Gran Bretagna, Mary Ward poté tornare in patria ed aprire le sue scuole anche in Inghilterra. La sua congregazione venne approvata solo nel 1703 da papa Clemente XI come Istituto della Beata Vergine Maria. Esattamente tre secoli dopo, con decreto pontificio del 7 giugno 2003, l'Istituto ha avuto il permesso di mutare il proprio nome in Congregatio Jesu rimarcando in tal modo la propria ispirazione alle regole della ignaziana Compagnia di Gesù.

* 1649 - Carlo I Stuart (Dunfermline, 19 novembre 1600 – Londra, 30 gennaio 1649) fu re d'Inghilterra, Scozia, Irlanda e Francia dal 27 marzo 1625 alla morte.
Sostenitore, come il padre Giacomo I, del diritto divino dei re, fu impegnato nella prima fase del suo regno una dura lotta di potere contro il Parlamento che gli si oppose risolutamente, temendo le sue aspirazioni assolutistiche, soprattutto nel tentativo di riscuotere le tasse senza l'assenso del Parlamento.
Altra causa di attrito con una parte della società inglese fu la sua politica religiosa: perseverando nel "sentiero intermedio" della Chiesa anglicana, fu ostile alle tendenze riformate di molti dei suoi sudditi inglesi e scozzesi e da questi accusato di essere a sua volta troppo vicino al cattolicesimo. Sposò infatti una principessa cattolica, Enrichetta Maria di Francia, ed ebbe come collaboratore l'arcivescovo di Canterbury, l'anglicano William Laud.
Le tensioni politiche e religiose accumulate nel corso degli anni esplosero nella Guerra civile inglese: contro di lui si scontrarono le forze del Parlamento, che si opponevano ai suoi tentativi di accrescere il suo potere in senso assolutistico, e dei Puritani, che erano ostili alle sue politiche religiose. La guerra si concluse con una disfatta per Carlo, che fu catturato, processato, condannato e giustiziato con l'accusa di alto tradimento.
La monarchia fu abolita e fu stabilita al suo posto una repubblica, che però, morto il principale leader della rivoluzione, Oliver Cromwell, entrò rapidamente in crisi, consentendo al figlio di Carlo, Carlo II di restaurare la monarchia. Carlo I viene venerato come santo dalla Chiesa anglicana, che lo ricorda il 30 gennaio.

* 1652 - Georges du Mesnil de La Tour (Vic-sur-Seille, 10 marzo 1593 – Lunéville, 30 gennaio 1652) è stato un pittore francese.
Visse e operò in Lorena una regione al confine tra le culture francesi e germaniche, contemporaneo di Jacques Callot e dei fratelli Le Nain.
La Tour era un finissimo osservatore della realtà quotidiana. Con il suo gusto per il naturalismo e un attento occhio sui giochi di luce e ombre, risultava essere in Francia uno dei più originali continuatori della scuola del Caravaggio. Le sue opera si caratterizzano per una grande maestria nel controllo delle fonti di luce, che ne fanno una delle caratteristiche salienti di questo pittore. Spesso le sue opere sono ambientate in interni illuminati da una semplice candela. Le sue opere più conosciute sono la Natività del museo di Rennes, il San Sebastiano di Berlino e il San Giuseppe e l'Angelo di Nantes. Molte altre opere a lui attribuite si trovano presso il museo di Lorena e presso il museo dipartimentale della Mosella a Vic-sur-Seille.

* 1710 - Sebastiano Valfrè (Verduno, 9 marzo 1629 – Torino, 30 gennaio 1710) è stato un presbitero italiano, attivo durante l'assedio di Torino del 1706, venerato come beato dalla Chiesa Cattolica dal 1834.
Sebastiano Valfrè è un anticipatore della stagione che investirà il Piemonte tra i secoli XVIII e XIX, quando Giovanni Bosco, Giuseppe Benedetto Cottolengo, Giuseppe Cafasso diedero lustro al cattolicesimo piemontese.
Nacque da una famiglia in condizioni economiche modeste, pur essendo accertata la sua discendenza dalla nobile e nota casata braidese dei Valfrè. Il nonno Andrea si era stabilito a Verduno nel XVI secolo dove, scrive Antonio Manno nel Patriziato subalpino, la discendenza decadde ma ebbe il "singolarissimo lustro del santo protettore di Torino".
A 16 anni si trasferì per gli studi filosofici a Torino, dove nel 1650 si laureò in teologia e venne ordinato sacerdote. Dal 1653 al 1655 fu parroco della Basilica del Corpus Domini. Terzo padre della Congregazione dell'Oratorio di Torino, si dedicò alla carità e i possidenti gli affidarono cifre cospicue per i suoi scopi.
Durante l'assedio di Torino del 1706, tra i feriti da lui aiutati vi fu anche Pietro Micca, di cui fu il confessore. Proprio in ragione delle sue opere di assistenza alle truppe è stato nominato dalla Chiesa cattolica patrono dei cappellani militari. Durante il sanguinoso assedio fu inoltre incaricato, nonostante i 77 anni d’età, di organizzare delle novene di preghiera e pubbliche devozioni per ottenere la protezione divina.
Valfrè si dedicò a favorire il dialogo tra la borghesia e la povera gente, contribuendo così a evitare disordini sociali; stabilì buoni rapporti con la corte savoiarda, il che gli permise di trovare le risorse per realizzare gran parte dei suoi progetti umanitari. Visitava carceri ed ospizi, vedove ed orfani, prestando assistenza economica.
Morì nel 1710; il re Vittorio Amedeo II di Savoia, quando seppe della sua morte, esclamò: «Io ho perso un grande amico e i poveri un grande protettore e padre». I suoi resti sono conservati nell'urna di uno degli altari della Chiesa di San Filippo Neri a Torino.
Fu beatificato il 15 luglio 1834 da papa Gregorio XVI.

▪ 1916 - Emilio Treves (Trieste, 31 dicembre 1834 – Milano, 30 gennaio 1916) è stato un imprenditore, editore e giornalista italiano.
Nel 1861 fondò insieme al fratello Giuseppe Treves la casa editrice Treves che pubblicò opere di scrittori italiani dell'epoca tra cui: Pirandello, Verga, De Amicis, Negri, D'Annunzio.
Essendo la famiglia Treves di religione ebraica, secondo le leggi razziali non gli era concesso l'esercizio di attività industriali e dovette quindi cessare l'attività. Nel 1939 la casa editrice fu rilevata dall'industriale romagnolo Aldo Garzanti, il quale ridenominò la casa editrice in Garzanti

* 1948 - Mohandas Karamchand Gandhi - (Porbandar, 2 ottobre 1869 – Nuova Delhi, 30 gennaio 1948) è stato un politico e filosofo indiano.
Importante guida spirituale per il suo paese, lo si conosce soprattutto col nome di Mahatma (in sanscrito "grande anima"), appellativo che gli fu conferito per la prima volta dal poeta Rabindranath Tagore.
Gandhi è stato uno dei pionieri e dei teorici del satyagraha, la resistenza all'oppressione tramite la disobbedienza civile di massa che ha portato l'India all'indipendenza. Il satyagraha è fondato sulla satya (verità) e sull'ahimsa (nonviolenza). Con le sue azioni Gandhi ha ispirato molti movimenti di difesa dei diritti civili e grandi personalità quali Martin Luther King, Nelson Mandela e Aung San Suu Kyi.
In India Gandhi è stato riconosciuto come Padre della nazione e il giorno della sua nascita (2 ottobre) è un giorno festivo. Questa data è stata anche dichiarata Giornata internazionale della nonviolenza dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite.

▪ 1951 - Ferdinand Porsche (Maffersdorf, 3 settembre 1875 – Stoccarda, 30 gennaio 1951) è stato un ingegnere e imprenditore austriaco, noto per aver fondato la casa automobilistica Porsche e aver creato, su richiesta di Adolf Hitler, il modello conosciuto come Maggiolino, da cui nascerà la Volkswagen.

* 1963 - Francis Poulenc (Parigi, 7 gennaio 1899 – Parigi, 30 gennaio 1963) è stato un compositore e pianista francese.
Fu membro del Gruppo dei Sei, con Darius Milhaud, Georges Auric, Arthur Honegger, Louis Durey e Germaine Tailleferre.
Figlio di un industriale (suo padre era uno dei fondatori della Poulenc Frères, che diventerà poi la nota Casa Farmaceutica Rhône-Poulenc), fu precocemente attratto dalla musica, tanto da comporre a sette anni i primi piccoli pezzi, e avviato allo studio del pianoforte dalla madre, musicista lei stessa.
Parigino fino al midollo, della città amò e rappresentò musicalmente l'eleganza, l'energia e lo spirito. La sua musica, anti-romantica ma anche anti-impressionista, costituisce l'altra faccia del mondo rispetto sia a Wagner che a Debussy, e rimanda piuttosto allo stile popolare e vivace del music-hall e del cabaret, all'estetica di Satie e di Cocteau.
Amò molto la poesia, in particolare Apollinaire ed Eluard, sui cui poemi, alla fine degli anni trenta, compose la musica per molti récital.
La sua musica raccoglie tutte le influenze esercitate dalla Belle Époque in uno stile frivolo, che risente fortemente del dadaismo, scherzoso e umoristico ma anche melanconico, senza escludere legami col neoclassicismo francese (forse meglio identificabile come neorococò). La sua produzione comprende molti lavori per pianoforte (Huite Nocturnes, Concerto per pianoforte e orchestra in Do minore, Concerto in Re minore per due pianoforti e orchestra, Suite "Napoli", Sonata per due pianoforti più molti pezzi di carattere neoclassico) e anche una notevole produzione di musica sacra (sono famosi il Gloria e lo Stabat Mater) in cui un contrappunto statico ma allo stesso tempo innovativo nel complesso crea una nitidezza mistica come nel requiem di Gabriel Fauré. Altra opera monumentale tra tutti i lavori di Poulenc è il Concerto in Sol minore per organo, orchestra d'archi e timpani che con la sua violenza brutale, seppur in maniera molto distante, prelude per quanto riguarda i colori e gli assoli dell'organo al Concerto per organo e orchestra di Paul Hindemith di quasi vent'anni dopo.
L'interesse per l'antico di Poulenc culmina nel Concert Champêtre, per clavicembalo e orchestra, (1927–1928), una delle prime riprese del clavicembalo in concerto insieme al Concerto per clavicembalo e orchestra di Manuel De Falla, di cui condivide l'atmosfera rurale.
La perdita di alcuni amici intimi e un pellegrinaggio alla Madonna Nera di Rocamadour nel 1936, lo portarono a riscoprire la fede cattolica.
È sepolto al Père Lachaise, a Parigi.

* 1969 - Dominique Pire, nome completo Georges Charles Clement Ghislain Pire (Dinant, 10 febbraio 1910 – Leuven, 30 gennaio 1969), è stato un religioso belga. Frate domenicano, grazie al suo lavoro a favore dei rifugiati nel secondo dopoguerra, ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace nel 1958.
Pire prese i voti nel 1932 e studiò teologia e scienze sociali al Pontificio Istituto Internazionale Angelicum a Roma.
Dopo aver ricevuto un dottorato in teologia nel 1934 tornò nel convento di La Sarthe, a Huy, in Belgio dove si impegnò nell’aiutare le famiglie più povere.
Durante la seconda guerra mondiale partecipò attivamente alla resistenza aiutando alcuni piloti Alleati a entrare in Belgio. Per il suo impegno, dopo la fine del conflitto, ricevette numerose medaglie e riconoscimenti.
Nel 1949 iniziò a studiare il problema dei rifugiati – che descrisse il libro “Du Rhin au Danube avec 60,000" - e fondò un’organizzazione per aiutarli.
Dopo aver vinto il Premio Nobel per la Pace, Pire contribuì alla nascita di un’università della pace. Essendo convinto che la pace fosse irraggiungibile senza eliminare la povertà, fondò anche un’organizzazione non governativa, “Isole di Pace”, per lo sviluppo delle aree rurali nel Paesi in via di sviluppo come l’India o il Bangladesh.

* 1976 - Arnold Gehlen (Lipsia, 29 gennaio 1904 – Amburgo, 30 gennaio 1976) è stato un filosofo, antropologo e sociologo tedesco.
È stato allievo di Max Scheler e di N. Hartmann. Docente di filosofia a Francoforte nel 1933, ha successivamente insegnato a Lipsia, Vienna e infine ad Aquisgrana. Da Max Scheler (La posizione dell'uomo nel cosmo, 1928), e indirettamente dalla fenomenologia, ha derivato l'idea dell'uomo come 'essere aperto al mondo', la cui condizione va quindi esaminata tramite le acquisizioni dell'antropologia scientifica inserite in una cornice filosofica. Ma mentre l'antropologia filosofica di Max Scheler è rimasta un progetto, quella di Gehlen si è sviluppata in un confronto serrato con gli sviluppi delle scienze sociali contemporanee.
In questo senso costituisce un modello per autori come H. Plessner e, per certi aspetti, come Niklas Luhmann.
In L'uomo. La sua natura e il suo posto nel mondo (1940), Gehlen fissa uno 'schema antropologico' il cui scopo è operare un categorizzazione filosofica dell'essere umano, concepito come 'essere incompiuto', fallibile, esposto al rischio del futuro, e quindi - diversamente dalle altre specie animali adattate dall'istinto ai loro ambienti specifici - bisognoso di strutturarsi; in questo senso l'uomo è per definizione un 'essere da disciplinare'.
L'insieme delle strutture che rispondono all'incompletezza umana è costituito dalla cultura, che ha la funzione di una 'seconda natura'. Una categoria, centrale dell'antropologia di Gehlen è quindi l'azione o 'auto-attività' con cui l'uomo produce e riproduce le proprie condizioni culturali.
All' eccesso pulsionale, la sovrabbondanza di bisogni indotta dal fatto che l'uomo non è naturalmente strutturato, la cultura risponde con le sue procedure, che si collocano sotto la categoria generale dell' esonero. L'esonero rappresenta, anzitutto, un allontanamento dall'immediata pressione delle pulsioni e un passaggio a piani di azione (attività simbolica, intellettiva e riflessiva) non direttamente connessi ai bisogni primari; in secondo luogo, esso tende a fissarsi stabilmente in istituzioni, che surrogano il rapporto dell'uomo con i bisogni e gli forniscono un orizzonte stabile.
Il mezzo principale delle varie funzioni dell'esonero è costituito dal linguaggio, che permette un rapporto con le cose mantenendole a distanza mediante l'uso di simboli. L'estendersi delle funzioni dell'esonero provoca però una progressiva inibizione delle fonti dell'azione. Gli effetti di questo conflitto tra azione originaria (e vita pulsionale) e sfera delle istituzioni culturali vengono analizzati (in modo per certi versi parallelo al Freud di Il disagio delle civiltà e al Nietzsche della Volontà di potenza) in Uomo primitivo e civiltà sviluppata (1956); l'analisi diviene ancora più pessimistica in L'uomo nell'era della tecnica (1957), in cui la tecnica appare come l'istituzione neutra e incontrollata che assorbe sviluppandosi autonomamente, le tendenze originarie all'azione.
Accanto a volumi di antropologia istituzionale e a saggi sulla morale (Morale e ipermorale, 1969) Gehlen ha coltivato interessi di estetica e sociologia dell'arte (Quadri d'epoca, 1960).

* 1995 - Gerald ('Gerry') Malcolm Durrell OBE (Jamshedpur, 7 gennaio 1925 – Jersey, 30 gennaio 1995) è stato uno zoologo, esploratore e saggista britannico.
Fu conosciuto soprattutto per aver fondato la Durrell Wildlife Conservation Trust, un'organizzazione con lo scopo di salvare le specie in via di estinzione, e lo Zoo del Jersey sull'isola di Jersey (Isole del Canale) nel 1958. Era il fratello minore dello scrittore e poeta Lawrence Durrell. Passò la propria infanza a Corfù.
I suoi scritti sono un mix di autobiografia e zoologia, caratterizzati dal frequente ricorso all'ironia, e soprattutto sono basati su esperienze personali. Gerald Durrell ci ha fatto scoprire la natura con passione, attraverso i suoi occhi di naturalista, descrivendo con astuzia il mondo degli animali e quello degli uomini ed evidenziando gli aspetti deleteri dell'umanità. Si tratta così di un incredibile lavoro di scienza popolare.
Ad esempio, il suo saggio Le naturaliste en campagne (scritto in collaborazione con sua moglie Lee Durrell), è un avvio allo studio scientifico degli ecosistemi, che contiene un grande numero di informazioni sugli ecosistemi lontani ed allo stesso tempo la descrizione di esperimenti da fare in casa, nel proprio giardino. In tal modo, egli introduce il lettore senza sforzo nel cuore del processo scientifico.
Si ricordano tra le sue opere: La mia famiglia e altri animali (My family and others animals, 1956), Incontri con animali (Encounters with animals, 1958), Luoghi sotto spirito (Fillets of plaice, 1972), L'uccello beffardo (The mockery bird, 1981), Il naturalismo dilettante (1982), Durrell in Russia (1986), in collaborazione con la moglie, e Io e i lemuri (The Aye-Aye and I, 1990), resoconto di un viaggio in Madagascar.

▪ 2006 - Coretta Scott King (27 aprile 1927 – 30 gennaio 2006) è stata una pacifista statunitense, moglie del Premio Nobel per la Pace Martin Luther King e anch'essa attivista per i diritti civili.

* 2008 - Marcial Maciel Degollado (Cotija de la Paz, 10 marzo 1920 – Miami, 30 gennaio 2008) è stato un sacerdote messicano di confessione cattolica, fondatore della Congregazione dei Legionari di Cristo e del Movimento Regnum Christi.
Sul finire della sua vita gli fu imposta dalla Santa Sede una vita riservata di preghiera e di penitenza e la rinuncia a ogni ministero pubblico (cfr. paragrafo Il caso Maciel).

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