Il calendario del 25 Ottobre

Fonte:
CulturaCattolica.it
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Eventi

* 1415 - La battaglia di Azincourt (o di Agincourt) è considerata uno dei momenti più cupi della storia della Francia e al contrario uno dei più fulgidi della storia dell'Inghilterra e del suo re Enrico V.

* 1854 - Battaglia di Balaclava durante la Guerra di Crimea (Carica della brigata leggera)

* 1900 - Il Regno Unito si annette il Transvaal

* 1917 - Inizia la rivoluzione Russa cosiddetto "ottobre rosso"
La Rivoluzione russa è stata un evento sociopolitico che ha influenzato la storia mondiale di tutto il XX secolo.
L'Unione Sovietica, nata dalla Rivoluzione, fu il primo tentativo, su scala nazionale, di applicazione pratica delle teorie sociali ed economiche di Karl Marx e Friedrich Engels.
All'inizio del 1917 la Russia, che da tre anni combatteva nella prima guerra mondiale come membro della triplice intesa, era stremata. Le perdite ammontavano a più di sei milioni tra morti, feriti e prigionieri e tranne alcune vittorie sul fronte austriaco, ormai vanificate dagli eventi, la Russia aveva subito una grave serie di sconfitte che avevano comportato la perdita della Polonia russa, portando così il fronte all'interno dei suoi stessi confini.
Nelle città mancavano viveri e combustibile, anche a causa dello stato disastroso in cui versava il sistema ferroviario, e nelle campagne l'inquietudine dei contadini aumentava a causa del sempre maggior numero di reclutati per la guerra.
Il regime zarista, chiuso a riccio nella difesa del principio dell'autocrazia, aveva ormai perso del tutto il contatto con la realtà della Russia, al punto che anche molti degli elementi più conservatori delle classi tradizionalmente alleate del regime stavano prendendo coscienza che solo un'uscita di scena di Nicola II, e forse dello stesso zarismo, avrebbero loro permesso di mantenere il controllo dello stato.

* 1936 - Adolf Hitler e Benito Mussolini creano l'Asse Roma-Berlino

* 1944 - Il Giappone lancia i primi attacchi dei kamikaze, durante la Battaglia del Golfo di Leyte

* 1945 - Il Giappone consegna Taiwan alla Cina

* 1962 - Crisi dei missili di Cuba: Adlai Stevenson mostra all'ONU delle foto che dimostrano che missili sovietici sono installati a Cuba

* 1971 - Le Nazioni Unite accolgono la Repubblica Popolare Cinese ed espellono la Repubblica di Cina

* 1983 - Gli Stati Uniti invadono Grenada

* 1987 - Giuseppe Moscati viene proclamato santo

Anniversari

* 525 - Anicio Manlio Torquato Severino Boezio (latino: Anicius Manlius Torquatus Severinus Boethius; Roma, 476 – Pavia, 25 ottobre 525) è stato un filosofo latino. Noto semplicemente come Boezio, le sue opere influenzarono notevolmente la filosofia cristiana del Medioevo, tanto che alcuni lo collocano tra i fondatori della Scolastica.

* 1400 - Geoffrey Chaucer /ˈʤɛfri ˈʧɔːsə/ (Londra, ca. 1343 – Londra, 25 ottobre 1400) è stato uno scrittore, poeta, filosofo e burocrate e diplomatico inglese.
«Quando aprile con le sue dolci pioggie ha penetrato fino alla radice la siccità di marzo, impregnando ogni vena di quell'umore che la virtù di dar ai fiori, quando anche Zeffiro col suo dolce flauto ha rianimato per ogni bosco e ogni brughiera i teneri germogli, e il nuovo sole ha percorso metà del suo cammino in Ariete, e cantando melodiosi gli uccelletti che dormono tutta la notte ad occhi aperti la gente è allora presa dal desiderio di mettersi in pellegrinaggio...»
(Geoffrey Chaucer, tratto da I Racconti di Canterbury)
« [...] se Shakespeare e Milton sono i più grandi figli del loro Paese, Chaucer ne è comunque il padre.» (Gilbert Keith Chesterton)

Viene spesso riconosciuto come il padre della letteratura inglese. Benché abbia scritto diverse opere importanti, viene di solito ricordato in particolare per il suo capolavoro, pervenutoci incompleto, de I racconti di Canterbury. Alcuni studiosi sostengono inoltre che Chaucer sia stato il primo autore ad aver dimostrato la legittimità letteraria in volgare della lingua inglese. In un'epoca nella quale in Inghilterra la poesia veniva scritta prevalentemente in latino, francese e anglo-normanno, Chaucer fece uso della lingua volgare (middle English, evoluzione dell'old English parlato dagli Anglosassoni) elevando la lingua inglese del suo tempo a lingua letteraria.

* 1647 - Evangelista Torricelli (Faenza, 15 ottobre 1608 – Firenze, 25 ottobre 1647) è stato un matematico e fisico italiano.
Evangelista Torricelli nacque a Faenza il 15 ottobre del 1608. Venne iniziato allo studio dallo zio materno, Alessandro Torricelli (Don Jacopo, monaco camaldolese), che curò la sua educazione primaria. Frequentò poi la scuola dei Gesuiti tra il 1624 e il 1625 dove si avvicinò agli studi di matematica, che approfondì studiando a Roma sotto la guida di Benedetto Castelli (1577-1644), padre benedettino, rinomato professore di matematica ed idraulica al Collegio della Sapienza, e illustre discepolo di Galileo.
L'11 settembre del 1632 Evangelista Torricelli scrisse a Galileo Galilei una lettera di risposta a sue richieste a Benedetto Castelli, che assente in quei giorni aveva lasciato allo studente il compito di segretario; in tale lettera Torricelli colse l'occasione per presentarsi a Galileo, che egli ammirava grandemente come cultore di astronomia e di matematica. Il vivere da vicino le vicende del processo a Galileo indusse Torricelli a dedicarsi più strettamente alla matematica nonostante padroneggiasse gli strumenti teorici e fosse un abile costruttore di cannocchiali.
Negli anni dal 1632 al 1641 egli lavorò e studiò a Roma con padre Castelli e poi divenne segretario di Giovanni Ciampoli, un alto prelato e intellettuale devoto a Galileo, che Torricelli seguì nei suoi incarichi governativi nelle Marche e nell’Umbria. Nel 1641 Castelli presentò a Galileo, nel suo ritiro ad Arcetri, il manoscritto dell'opera di Torricelli dal titolo: De motu gravium suggerendogli di impiegarlo come discepolo e assistente. Così fu e il 10 ottobre 1641 Torricelli divenne assistente di Galileo, assieme a Vincenzo Viviani, e su domanda e insistenza di Galilei si trasferì nella sua abitazione.
Galileo morì pochi mesi dopo (l'8 gennaio del 1642). Alla sua morte, il Granduca Ferdinando II de' Medici nominò Torricelli suo successore come matematico della Corte e divenne professore di matematica presso l'Accademia fiorentina.
Oltre all’attività di matematico e studioso di Geometria, nel corso della quale elaborò diversi importanti teoremi e anticipò il Calcolo infinitesimale, egli si dedicò alla Fisica, studiando il moto dei gravi e dei fluidi e approfondendo l’Ottica. Possedeva un laboratorio nel quale realizzava egli stesso lenti e telescopi. A causa della sua prematura scomparsa, non conosciamo i particolari del processo originale di lavorazione, poiché lo scienziato lo aveva coperto da segreto.
Torricelli si dedicò anche allo studio dei fluidi, giungendo ad inventare il barometro a mercurio chiamato "tubo di Torricelli" o "tubo da vuoto di Torricelli" prima della fine del 1600. Nello stesso 1644 pubblicò l'opera in tre parti dal titolo: Opera geometrica, della quale De motu gravium costituisce la seconda parte.
Torricelli morì a Firenze a soli 39 anni, pochi giorni dopo aver contratto probabilmente il tifo, e venne sepolto nella basilica di San Lorenzo.

* 1733 - Giovanni Girolamo Saccheri (Sanremo, 5 settembre 1667 – Milano, 25 ottobre 1733) è stato un gesuita e matematico italiano.
È considerato il padre, seppure inconsapevole, delle geometrie non euclidee.
Biografia
Saccheri entrò diciottenne nell'ordine della Compagnia di Gesù a Genova, e venne ordinato sacerdote a Como nel 1694. Insegnò in vari collegi gesuiti, quindi filosofia e teologia prima a Torino poi a Pavia, dove gli fu affidata la cattedra di Matematica fino alla morte.
Il suo nome è legato in particolare alle conseguenze della sua pubblicazione, "Euclides ab omni nævo vindicatus" (Euclide riscattato da ogni difetto) del 1733, in cui aveva creduto di dimostrare per assurdo il V postulato delle rette parallele, di Euclide. La sua dimostrazione non era corretta, ma le conseguenze da lui tratte dalla negazione del V postulato costituiscono, contro le sue intenzioni, una serie di teoremi che di fatto appartengono alla geometria non euclidea. Tuttavia la sua incrollabile convinzione sulla validità della geometria euclidea gli impedì di rendersi conto dei risultati raggiunti.
Saccheri era anche un valente giocatore di scacchi: era in grado di giocare contemporaneamente tre partite alla cieca, riproducendole poi a ritroso.

* 1861 - Friedrich Carl von Savigny (Francoforte sul Meno, 21 febbraio 1779 – Berlino, 25 ottobre 1861) è stato un giurista e filosofo tedesco, probabilmente il massimo esponente della scuola storica del diritto e fondatore della pandettistica.
Von Savigny si oppose radicalmente tanto al giusnaturalismo, quanto all’illuminismo, in quanto entrambi fondati sul pregiudizio di poter stabilire un modello di comportamento giuridico valido, non in quanto prodotto derivato dalla storia, ma in quanto prodotto razionale conforme alla mente e all’intelletto. A loro giudizio solo il diritto che si costruiva al tavolino del filosofo era un diritto razionale, che veniva proposto all’Uomo prescindendo dal discorso storiografico, dalla tradizione, dalla memoria del passato giuridico.
Lo storicismo di Von Savigny, invece, riteneva che il passato non andasse affatto svalutato, né rinnegato perché costituiva il substrato fondamentale sul quale muoversi: non si può prescindere dalla storia perché c’è una palese concatenazione tra passato, presente e futuro. L’idea di un diritto universalmente valido è un’utopia che non bada alla realtà concreta, al divenire storico della società. Per Savigny, perciò, il vero diritto naturale era il diritto consuetudinario in quanto conforme alla natura di quel popolo, del cui livello di civiltà è espressione. In questo senso il diritto naturale è il diritto che si attua nella storia ed è creazione spontanea dei singoli popoli ed è quindi assurdo ciò che Thibaut proponeva, in quanto artificioso, astratto e non corrispondente alla natura del singolo popolo. La codificazione del diritto una volta per sempre avrebbe bloccato lo sviluppo di una società, della quale il diritto è un’espressione.

* 1935 - Henri Pirenne (Verviers, 23 dicembre 1862 – Uccle, 25 ottobre 1935) è stato uno storico belga.
Fu anche una delle voci più autorevoli della resistenza non-violenta ai tedeschi che avevano occupato il Belgio nel corso della I guerra mondiale.
Due sono i contributi principali di Pirenne alla visione della storia europea:
* la cosiddetta "tesi di Pirenne", riguardante l'epoca di inizio del Medioevo.
* una visione peculiare della storia medievale del Belgio.
Pirenne sviluppò la sua "tesi" per la prima volta in una serie di lavori scritti tra il 1922 e il 1923 e passò poi il resto della sua vita alla ricerca di prove che suffragassero la sua tesi. Culmine della sua opera è il libro Maometto e Carlomagno, pubblicato per la prima volta nel 1922.

* 1985 - Costantino Mortati (Corigliano Calabro, 27 dicembre 1891 – Roma, 25 ottobre 1985) è stato un giurista e costituzionalista italiano.
È annoverato fra i più autorevoli giuristi italiani del Novecento. Tra i suoi allievi sono da ricordare Giuseppe Ferrari e Leopoldo Elia.
Studiò prima a San Demetrio Corone, dove conseguì il diploma di maturità classica, e poi a Catania. Nel 1914 si laureò in Giurisprudenza a Roma. Nel 1917 si laureò,sempre a Roma, in Filosofia e nel 1930 in Scienze Politiche. Dal 1936 insegnò Diritto costituzionale all'Università di Messina. Fu poi professore di Diritto costituzionale a Macerata, dove fu anche rettore. In seguito insegnò Diritto pubblico a Napoli.
Nel 1946 fu eletto deputato all'Assemblea costituente e fece parte della Commissione dei 75, dove fu uno dei protagonisti. A questo personaggio così schivo e riservato si devono molti caratteri attribuiti nella Costituzione agli istituti parlamentari ....
Fu ordinario di Diritto costituzionale italiano e comparato nella Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Roma "La Sapienza". Fu anche segretario della Corte dei Conti. Nel 1960 fu nominato giudice della Corte costituzionale, dove rimase fino al 1972. Nell'ultimo periodo fu vice presidente. Nel 1977 fu colpito da una grave forma di paralisi. Morì a Roma nel 1985.
Le opere
Molto importanti i suoi studi sulla costituzione materiale del 1940. Tali studi, trascurati per lunghi anni, sono stati rivisitati alla fine del XX secolo e riscuotono oggi notevole consenso. La sua visione della Costituzione è in qualche modo intermedia tra la posizione di Hans Kelsen e quella di Carl Schmitt. Al riguardo si può sostenere che il punto di riferimento è l’individuazione dell’elemento primigenio dell’esperienza giuridica, che egli individua nell’”ordinamento” più che nelle “norme”, rovesciando la posizione di Kelsen e differenziandosi dal pensiero schmittiano, che poneva viceversa l'accento sulla "decisione". All'interno della sua idea di costituzione materiale è assegnato un ruolo fondamentale al partito politico. E', altresì, da ricordare il suo importante manuale, le "Istituzioni di diritto pubblico", più volte ampliato e ristampato.
Scrisse molte opere, tra cui: L'ordinamento del governo nel nuovo diritto pubblico italiano (1931); La costituzione in senso materiale (1940); La costituente. La teoria. La storia. Il problema italiano. (1946); Lezioni di diritto costituzionale italiano e comparato (1965); Le forme di governo (1973); Istituzioni di diritto pubblico (1975-76 (I-II), 1991 (I)).
Merita ricordare che Mortati proveniva dalla comunità albanese di Civita in Calabria e che in qualche modo apparteneva a due diverse culture (albanese ed italiana). Probabilmente ciò contribuì alla ricchezza della sua cultura e delle sue idee.

* 1996 - Ennio De Giorgi (Lecce, 8 febbraio 1928 – Pisa, 25 ottobre 1996) è stato un matematico italiano.
«All'inizio e alla fine abbiamo il mistero. Potremmo dire che abbiamo il disegno di Dio. A questo mistero la matematica ci avvicina, senza penetrarlo.» (Ennio De Giorgi)
Dopo il conseguimento della maturità presso il Liceo "Giuseppe Palmieri" di Lecce intraprese gli studi di ingegneria a Roma. Fu però incoraggiato da Mauro Picone ad iscriversi alla facoltà di matematica dove si laureò nel 1950.
Divenne noto nel mondo scientifico quando, nel 1957, risolse il XIX problema di Hilbert, alla cui soluzione si erano dedicati per oltre mezzo secolo i più importanti studiosi di matematica.
Nel 1958 fu vincitore di una cattedra di Analisi Matematica presso l'Università di Messina, ma l'anno successivo fu chiamato ad insegnare presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, ove restò per tutta la vita.
Con la sua opera scientifica, dalle ricerche sulle equazioni alle derivate parziali, al calcolo delle variazioni, alla teoria geometrica della misura, fino agli ultimi studi di logica e fondamenti della scienza, aprì prospettive prima inimmaginabili alla matematica mondiale.
Ricevette numerosi e prestigiosi premi e riconoscimenti tra i quali, nel 1973, il Premio Presidente della Repubblica dall'Accademia dei Lincei e, nel 1990, il prestigioso Premio Wolf a Tel Aviv.
Fu socio, tra le altre, dell'Accademia Nazionale dei Lincei, della Pontificia Accademia delle Scienze e, dal 1995, dell'Académie des Sciences e della Academy of Sciences degli Stati Uniti.
Oltre che un grande matematico fu un uomo di grande umanità, fede e impegno civile. Grande era la sua disponibilità nei confronti di chiunque avesse bisogno dei suoi consigli, del suo tempo o del suo denaro. Dalla fede profonda, rifletté molto sul rapporto tra scienza e fede. Sostenitore della responsabilità degli uomini di cultura nel promuovere l'amicizia e la comprensione tra i popoli e nel prevenire le guerre, riteneva la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo un documento internazionale di notevolissima importanza. Dedicò notevole impegno alla difesa dei diritti dell'uomo (molti dei suoi appelli e interventi sono raccolti in: Ennio De Giorgi, Anche la scienza ha bisogno di sognare, a cura di Franco Bassani, Antonio Marino, Carlo Sbordone, Pisa, 2001). Quale socio di Amnesty International fin dai primi anni settanta, si adoperò attivamente per la liberazione di altri matematici quali il russo Leonid Pliusc e l'uruguaiano José Louis Masser

* 2002 - René Thom (Montbéliard, 2 settembre 1923 – Bures-sur-Yvette, 25 ottobre 2002) è stato un matematico e filosofo francese.
Si è laureato in matematica all'Ecole Normale Supérieure di Parigi per poi entrare come ricercatore al centro nazionale di ricerche francese nel 1947 e vi è rimasto fino al 1951. Ha insegnato presso le facoltà di scienze a Strasburgo ed a Grenoble. Dal 1963 ha insegnato all'Istituto di alti studi scientifici di Bures-sur-Yvette. Nel 1958 gli viene assegnata la medaglia Fields, il massimo riconoscimento internazionale per la matematica. È stato membro dell'accademia delle arti e delle scienze statunitense e dell'accademia delle scienze di Parigi dal 1976
Il pensiero
René Thom è uno dei principali costruttori della topologia differenziale, ma è noto in particolare per la teoria delle catastrofi con la quale ha cercato di applicare la matematica ai fenomeni naturali. In particolare, la teoria studia i modelli matematici di fenomeni discontinui causati dalla continua variazione dei parametri da cui dipendono. Thom ha classificato sette possibili tipi di catastrofi elementari dove per catastrofe si intende un cambiamento improvviso di un processo strutturalmente stabile. Questa teoria si applica alla genesi ed all'evoluzione in campi che vanno dalle scienze fisiche (meteorologia, fisica, ingegneria, biologia) alle scienze umane e sociali (linguistica, semiotica, etologia, sociologia, economia). Secondo Thom, il mondo non è caotico ma è una serie di strutture razionali la cui successione è oggetto d'indagine della morfologia.

* 2007 - >Pietro Scoppola (Roma, 14 dicembre 1926 – Roma, 25 ottobre 2007) è stato uno storico, docente e politico italiano, uno dei principali esponenti italiani del cattolicesimo democratico.
Cenni biografici
Dal 1974 al 1978 è stato capo redattore della rivista Il Mulino.
Negli anni sessanta si schiera a favore di una legge che istituisca il divorzio, in dissenso rispetto alla posizione assunta in quella circostanza dalla Democrazia Cristiana, partito di riferimento di Scoppola. In particolare «nel 1974 fu tra i promotori dei Comitati per il "no" al referendum sul divorzio. La sua presa di posizione da cattolico militante fu ovviamente importantissima nella vittoria del "no".»
Nella IX legislatura (1983-'87) viene eletto senatore - indipendente nelle liste della DC. È stato uno dei massimi studiosi al mondo della figura di Alcide De Gasperi.
Nel 1992 aderisce al movimento politico Unione dei Progressisti 18 ottobre.
Negli ultimi anni si era avvicinato alla Margherita, in particolare al gruppo dei Popolari.
Dal 2003 al 2007, è stato presidente nazionale della Rete dei Cittadini per l'Ulivo.
È stato professore ordinario di Storia contemporanea all'Università La Sapienza di Roma.
È stato membro della Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO.
Ha collaborato al quotidiano La Repubblica.
La notizia della sua morte è stata data, nel corso di una seduta del Senato della Repubblica, dal senatore Giorgio Tonini.
In un comunicato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lo ha ricordato come un «illuminato interprete del pensiero e del movimento cattolico, assertore e promotore di dialogo nello spirito della Costituzione».