8 ottobre - GABRIEL MARCEL: l'essere come mistero.
Gabriel Marcel (Parigi, 7 dicembre 1889 – Parigi, 8 ottobre 1973) è filosofo e scrittore francese, di religione ebraica, NEL 1929 SI È CONVERTITO AL CATTOLICESIMO trovando in esso l'orizzonte che cercava.Nel 1935 pubblica un'altra opera importante, introdotta dalla pubblicazione di poco precedente del saggio "Posizione e approcci concreti del mistero ontologico: essere e avere", in cui approda al tema dell'esistenza in rapporto all'essere e all'avere, nonché alla distinzione tra problema e mistero.
In tutta la sua opera è chiara l'ispirazione religiosa del suo pensiero, volto al rapporto tra uomo e uomo e tra uomo e Dio, e a rifiutare qualsiasi oggettivazione possibile di tali rapporti, IN UNA LOGICA CHE CONCEPISCE L'ESISTENZA COME DONO e non come problema, aprendo l'uomo al mondo in una dimensione dell'essere che si può scorgere e cogliere nei due fondamentali momenti della FEDELTÀ e dell'AMORE, che dunque fondano la soggettività rivolta verso l'altro e verso Dio.
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LA FILOSOFIA DI MARCEL: L'ESSERE COME MISTERO
Criticando la separazione di origine cartesiana tra soggetto ed oggetto, che ha portato l'uomo a pensare in maniera ingiusta di poter dominare il mondo, Marcel afferma che è necessario ricuperare l'unità fra soggetto ed oggetto, partendo dall'Io e dal corpo, che non è altro da me, in quanto "io sono il mio corpo".
È errato considerare la domanda sull'essere come un problema e tentare di risolverlo in termini razionali; esso, infatti, è un mistero e come tale trascende l'analisi razionale.
L'UOMO PUÒ SCEGLIERE TRA L'AVERE E L'ESSERE.
IL PRIMO È L'ATTEGGIAMENTO ERRATO DI CHI SI AFFIDA IN MODO COMPLETO ALL'ANALISI EMPIRICA ED OGGETTIVIZZANTE DELLA SCIENZA; IL SECONDO È PROPRIO DI CHI ACCETTA IL MISTERO DELL'ESSERE E LA SUA TRASCENDENZA. Per potersi avvicinare ad esso sono necessari: l'amore, come rapporto con un altro Io che è unico e differente da tutti gli altri (superando il Cogito ergo sum cartesiano che scinde il soggetto capace di conoscere e il soggetto vitale) e la fede in Dio, che Marcel definisce il Tu assoluto.
Secondo Marcel, ESISTE UNA PROFONDA DIFFERENZA TRA PROBLEMA E MISTERO.
Il primo si presenta oggettivamente come un qualcosa che si pone di fronte al soggetto; il soggetto, tuttavia, non è implicato nel problema stesso, cioè si trova in una posizione esterna, vede le cose dall'alto, e tenta una soluzione che possa essere intersoggettivamente condivisa; in questo caso la soluzione è in linea di principio distinta dal processo che ne ha permesso l'individuazione. Il mistero, invece, è un enigma che coinvolge in prima persona il soggetto, in quanto immerso nel mistero dell'essere; in questo caso la soluzione non è un procedimento scientifico oggettivante e a portata di mano, bensì un percorso personale che apre la strada alla trascendenza.
La stessa distinzione si può quindi fare tra due diverse concezioni del sapere: QUELLA SCIENTIFICO-OGGETTIVANTE E QUELLA FILOSOFICO-ESISTENZIALE. Per la conoscenza scientifica, infatti, ciò che conta è il risultato, e una volta che questo sia stato raggiunto diventa irrilevante sia il percorso che si è fatto per ottenerlo, sia l'autore di tale percorso. Per fare un esempio: se uno scienziato scopre una formula chimica per ottenere una medicina, ciò che più conta è tale formula, mentre come ci si è arrivati e chi l'ha scoperta non servono ai fini dell'utilizzo di tale prodotto.
In filosofia la questione cambia radicalmente: il percorso filosofico, intrapreso da un soggetto ricercante, non è separabile dal risultato raggiunto, anche perché questo è spesso parziale e, più che risolvere problemi, indica e suggerisce categorie interpretative. Il filosofo, inoltre, è esso stesso coinvolto nella propria riflessione, cosìcché qualsiasi teoria non può prescindere dal proprio autore, e dal cammino che egli ha svolto per approdare alla sua verità.
Mentre era ancora in vita, gli studiosi etichettarono la riflessione di Marcel col nome di "esistenzialismo"; egli, però, rifiutò di considerare se stesso un esistenzialista (come del resto già faceva Heidegger) e preferì definire la sua filosofia "socratismo cristiano".
OPERE
• Il sacro nell'età della tecnica
• Manifesti metodologici di una filosofia concreta
• Dal rifiuto all'invocazione, saggio di filosofia concreta 1940
• Homo viator
• Il declino della saggezza
• La dignità umana e le sue matrici esistenziali
• Dialogo sulla speranza
• Gli uomini contro l'umano
• Il mistero dell'essere 1951
BIBLIOGRAFIA
• Pietro Prini, Gabriel Marcel e la metodologia dell'inverificabile, Edizioni Studium, Roma 1977. ISBN 8838233705
• Marco Lancellotti, Marcel. Antinomie e metafisica, Edizioni Studium, Roma 2003. ISBN 8838239169
• Sergio Labate, "Intimità e trascendenza. La questione dell'io a partire da Gabriel Marcel", Edizioni Scientifiche italiane, Napoli 2007. ISBN 8849514255