7 settembre - SERGIO ENDRIGO: che fatica essere poeti.

La vita amico è l'arte dell'incontro
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Così ha scritto Giancarlo Governi, in una ottima trasmissione-ritratto su di lui, significativamente intitolata Sergio Endrigo, che fatica essere poeti.
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Un poeta della musica italiana , un uomo colto e gentile figlio di un Italia perbene e migliore di quella di oggi (Pola, 15 giugno 1933 – Roma, 7 settembre 2005), egli è meno conosciuto per l'ostracismo delle case discografiche ma è stato un grande del livello di Gaber, Paoli, De Andrè, Tenco, Guccini e De Gregori, un grande sia come autore di canzoni sia come cantante, la sua voce calda ed intonata e le parole delle sue canzoni fanno venire la pelle d'oca dall'emozione, fate bene attenzione a come ne parla Ennio Morricone, uno che di musica se ne intende davvero.

Il video è tratto dalla trasmissione RAI "Ritratti" di Giancarlo Governi e spero che serva a fare conoscere Endrigo alle giovani generazioni e a quelle persone che non lo conoscono bene o che lo hanno dimenticato.

Le canzoni che canta sono in ordine di apparizione:
1) Canzone per te (Prima al Festival di Sanremo del 1968)
2) 1947 (del 1969, tratta il dramma dei profughi dell'Istria, sua terra natale, che visse in prima persona)
3) Bolle di sapone (la sua prima canzone del 1960)
4) Io che amo solo te (successo internazionale del 1962, specie in Brasile)
5) Vecchia balera (del 1962, parla dell'ambiente delle balere dove ha iniziato a cantare)
6) Via Broletto (del 1962, parla di un delitto d'amore)
7) Il soldato di Napoleone (del 1962, testo di Pasolini)
8) Canzone per te (filmato tratto dal Festival di Sanremo del 1968, parla della solitudine dopo un abbandono che però non potrà mai cancellare ciò che di bello c'è stato in un amore che è finito)
9) Perchè non dormi fratello (del 1967, canzone contro l'indifferenza e la superficialità)
10) La guerra (1963)
11) Il dolce paese (canzone profetica del 1968 che sembra un'ironica fotografia dell'Italia di oggi)
12) Il treno che viene dal sud (del 1967, canzone che parla dell'immigrazione degli italiani del sud verso il nord nell' Italia negli anni cinquanta e sessanta)
13) Girotondo intorno al mondo (del 1966, è un inno alla pace e alla fratellanza tra i popoli che Endrigo intravvede come speranza grazie alla nuova mentalità che si stava affacciando con le giovani generazioni degli anni 60)
14) Camminando e cantando (canzone di protesta del 1968 contro le dittature e i signori della guerra)
15) Anch'io ti ricorderò (del 1968, dedicata alla figura di Che Guevara)
16) La casa (del 1968, canzone per bambini scritta in collaborazione con Vinicius De Moraes, poeta brasiliano che ha scritto i versi della "Ragazza di Ipanema" e di molte altre importanti canzoni della bossa nova brasiliana)
17) Ci vuole un fiore (del 1974, canzone per bambini il cui testo è di Gianni Rodari, il più grande scrittore per l'infanzia che l'Italia ha avuto nel 900)
18) L'arca di Noè (canzone ecologista del 1970 che parla dell'inquinamento e della distruzione che il nostro pianeta sta subendo a causa dell'avidità umana e di una fredda tecnologia)
19) Lontano dagli occhi (del 1969, canzone su un amore non corrisposto)
20) Aria di neve (del 1962, parla della fine di un amore)
21) Teresa (del 1965, canzone censurata perchè parlava di un amore con una ragazza non più vergine, argomento alquanto scabroso in quegli anni, un amore vissuto in piena libertà e senza ipocrisie come unico modo per essere veramente felici)

Per conoscere meglio Endrigo consiglio di ascoltare altre canzoni non presenti in questo video: I tuoi vent'anni e La brava gente del 1961, Era d'estate, La rosa bianca, e Se le cose stanno così del 1963, Ora che sai del 1964, Come stasera mai, Dimmi la verità e Mani bucate del 1965, Questo amore per sempre, Adesso sì e La ballata dell'ex del 1966, Dove credi di andare del 1967, La colomba del 1968, Una breve stagione del 1969, Una storia, Io che vivo camminando, Erano per te e Quando ti lascio del 1971.

Per approfondire
Che fatica essere uomini: Endrigo contro i partiti.
Vedi qui.