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7 novembre - LEV NIKOLAEVIC TOLSTOJ: l'alternativa a Nietzsche.

Autore: Restelli Silvio. Curatore: Mangiarotti don Gabriele.

Lev Tolstoi, (Jasnaja Poljana, 28 agosto 1828 – Astapovo, 7 novembre 1910), scrittore, drammaturgo, filosofo, pedagogista, educatore, esegeta, teologo, editore ed attivista sociale russo. La sua grandissima opera letteraria costituisce una vera e propria alternativa al pensiero nichilistico che trovava in Nietzsche il suo profeta come osservano acutamente Schweitzer e Gandhi riportati.


«In quegli anni di fine secolo suscitò enorme risonanza in noi studenti la pubblicazione di scritti molto diversi fra loro: quelli di Nietzsche e di Tolstoj [...] Lo scrittore e pensatore russo esprimeva una visione ben diversa da quella del filosofo tedesco. Tolstoj era un sostenitore della cultura etica, e la considerava la verità profonda, raggiunta attraverso lunghe riflessioni ed esperienze di vita. Leggendo i suoi racconti noi ripercorrevamo assieme a lui il cammino verso la conoscenza della vera umanità e di una spiritualità semplice e schietta.» (Albert Schweitzer, Rispetto per la vita. Gli scritti più importanti nell'arco di un cinquantennio raccolti da Hans Walter Bahr, trad. Giuliana Gandolfo, Claudiana, Torino 1994, pp. 10-11)

«Quarant'anni fa, mentre attraversavo una grave crisi di scetticismo e dubbio, incappai nel libro di Tolstoj "Il Regno di Dio è dentro di voi", e ne fui profondamente colpito. A quel tempo credevo nella violenza. La lettura del libro mi guarì dallo scetticismo e fece di me un fermo credente nell'ahimsa. Quello che più mi ha attratto nella vita di Tolstoj è il fatto che egli ha praticato quello che predicava e non ha considerato nessun prezzo troppo alto per la ricerca della verità. Fu l'uomo più veritiero della sua epoca. La sua vita fu una lotta costante, una serie ininterrotta di sforzi per cercare la verità e metterla in pratica quando l'aveva trovata. [...] Fu il più grande apostolo della non-violenza che l'epoca attuale abbia dato. Nessuno in Occidente, prima o dopo di lui, ha parlato e scritto della non-violenza così ampiamente e insistentemente, e con tanta penetrazione e intuito. [...] La vera ahimsa dovrebbe significare libertà assoluta dalla cattiva volontà, dall'ira, dall'odio, e un sovrabbondante amore per tutto. La vita di Tolstoj, con il suo amore grande come l'oceano, dovrebbe servire da faro e da inesauribile fonte di ispirazione, per inculcare in noi questo vero e più alto tipo di ahimsa.»(Mahatma Gandhi, Antiche come le montagne, ed. di Comunità, Milano 1963, pp. 234-235)