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6 gennaio - GREGOR JOHANN MENDEL: precursore della moderna genetica.

Autore: Restelli Silvio. Curatore: Mangiarotti don Gabriele.

Biologo e canonico agostiniano ceco, GREGOR MENDEL (Hyncice, 20 luglio 1822 – Brno, 6 gennaio 1884)è considerato, per le sue osservazioni sui caratteri ereditari, il precursore della moderna genetica,
(il nome "Gregor" - con cui Mendel è oggi universalmente noto - gli fu in realtà attribuito all'atto della sua ordinazione sacerdotale), Mendel come tanti altri protagonisti della ricerca scientifica moderna che appartengono alla Chiesa Cattolica o comunque all'esperienza cristiana rappresenta la smentita del dogma del pensiero diffuso dominante circa la presunta inimicizia tra la fede cristiana e la scienza moderna. Per un approfondimento vedi il seguente link scienziati credenti.


Il concetto base concepito dal monaco era molto innovativo, egli infatti dedusse che l'ereditarietà era un fenomeno dovuto ad agenti specifici contenuti nei genitori, al contrario di quanto creduto all'epoca. Non si può tuttavia ancora parlare di genetica.

Mendel identificò dopo sette anni di selezione sette "Linee pure": sette varietà di pisello che differivano per caratteri estremamente visibili (forma del seme: liscio o rugoso; colore del seme giallo o verde): e proprio grazie a queste caratteristiche che tale pianta (Pisum sativum) si prestava particolarmente, oltre che a un semplice sistema riproduttivo; il monaco poteva impollinare a piacimento i suoi vegetali. Egli operò con un vastissimo numero di esemplari perché sapeva che le leggi della probabilità si manifestano sui grandi numeri.

Mendel prese due varietà di piante di pisello completamente diverse, appartenenti alle cosiddette linee pure (ovvero quelle nelle quali l'aspetto è rimasto costante dopo numerose generazioni), ed iniziò ad incrociare le suddette per caratteri specularmente diversi: ad esempio una pianta a fiori rossi con una pianta a fiori bianchi.

Notò che la prima generazione filiale (detta anche F1) manifestava soltanto uno dei caratteri delle generazioni parentali (detta anche P) e ne dedusse che uno dei due caratteri doveva essere dominante rispetto all'altro: da questa osservazione trae origine la legge sulla dominanza.
Incrociando poi tra loro le piante della generazione F1, Mendel osservò la ricomparsa, in parte della successiva generazione, di caratteri "persi" nella F1 e capì quindi che essi non erano realmente scomparsi, bensì erano stati "oscurati" da quello dominante. Osservando la periodicità della seconda generazione filiale o F2, (tre esemplari mostrano il gene dominante e uno il gene recessivo) Mendel portò le scoperte ancora più avanti:

• L'esistenza dei geni (detti in un primo momento caratteri determinanti ereditari);
• I fenotipi alternativi presenti nella F2 sono definiti da forme diverse dello stesso gene, tali forme sono chiamate alleli;
• per dare origine alla periodicità della F2 ogni tipo di gene deve essere presente, nelle piante di pisello adulte, con due coppie per cellula che si segregano al momento della produzione dei gameti.

Le leggi di Mendel
1. Legge della dominanza (o legge della omogeneità di fenotipo): Gli individui nati dall'incrocio tra due ceppi puri che differiscono per una coppia di fattori presentano tutti uno solo dei due fattori, quello dominante. Questo significa che, in ogni caso, nella generazione successiva uno dei caratteri antagonisti non si manifesta mai nel fenotipo.

2. Legge della segregazione (o legge della disgiunzione): durante il processo di meiosi, i caratteri (siano essi dominanti o recessivi) si posizionano casualmente sui cromosomi omologhi. A seguito della divisione e della successiva fecondazione i cromosomi che andranno a unirsi posseggono dei caratteri casuali ereditati da entrambi i genitori.

3. Legge dell'assortimento indipendente (o legge di indipendenza dei caratteri): I caratteri si trasmettono indipendentemente l'uno dagli altri,secondo precise combinazioni
La prima però non è una vera e propria legge.

Le leggi di Mendel, per definizione, sono quella della segregazione e quella dell'assortimento indipendente.
Esistono anche delle eccezioni alla legge della dominanza: una pianta può presentare fiori di vario colore. Se si incrocia una pianta con fiori rossi con una con fiori bianchi, si ottiene un fiore rosa (bocca di leone) perché entrambi i geni dei colori sono dominanti; in questo caso si chiama dominazione incompleta.
Al principio del '900, con la riscoperta delle teorie di Mendel, le scienze evoluzionistiche "incrociarono" le sue scoperte con le ipotesi di Darwin, si ebbe così la nascita della cosidetta "sintesi moderna", ovvero la teoria evolutiva più autorevole, che rimase in auge fino agli anni '70 del '900.

Questa teoria postulava la graduale selezione dei caratteri più favorevoli, alla luce delle teorie genetiche, seguendo un adattamento delle specie all'ambiente. Questa teoria è stata in parte modificata e resa più rispondente alle prove empiriche dalla "teoria degli equilibri punteggiati", che comunque riconosce le leggi di Mendel e il fondamentale contributo della genetica per studiare i processi evolutivi.