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29 novembre - FERRANTE APORTI: l'attenzione ai bambini delle classi popolari.

Autore: Silvio Restelli. Curatore: don Gabriele Mangiarotti.

Sacerdote e pedagogista italiano (San Martino dall'Argine, 20 novembre 1791 – Torino, 29 novembre 1858), pioniere dell'educazione scolastica infantile, una delle tante figure (di solito non valorizzate dal pensiero dominante diffuso) che hanno contribuito a costruire in Italia una società più giusta dedicandosi all'educazione dei bambini.

L'attenzione per la condizione di abbandono dei bambini appartenenti alle classi popolari lo induce a fondare a Cremona, nel 1828, il primo "asilo d'infanzia" in Italia, a pagamento, per alunni da due anni e mezzo a sei anni.
NEL 1830 APRE LA PRIMA SCUOLA INFANTILE GRATUITA, FINANZIATA DAL GOVERNO AUSTRIACO E DALLE AUTORITÀ SCOLASTICHE. L'INIZIATIVA SI DIFFONDE IN POCHI ANNI NEL RESTO DEL LOMBARDO-VENETO, IN TOSCANA, EMILIA E ROMAGNA.

Metodo pedagogico.
L'asilo doveva :
1. accogliere e preservare dai pericoli della strada i figli dei lavoratori (assistenza e prevenzione)
2. aiutare le famiglie a sostenerli mediante la refezione (refettorio)
3. educare i bambini nello sviluppo intellettivo, religioso, morale e fisico; all'educazione fisica erano dedicate 5 ore, mentre 4 ore erano dedicate all'attività intellettuale e morale
4. attraverso i fanciulli doveva migliorare le condizioni sociali del popolo e suscitare la coscienza nazionale
5. orari, contenuti e organizzazione della scuola erano gli stessi della scuola elementare: ingresso alle ore 8:00 e uscita alle ore 17:00.

Il primo asilo di Aporti è anteriore (1830) al giardino d'infanzia di Frobel (1840).
Nell'educazione intellettiva di Aporti è PRESENTE IL PRINCIPIO DELL'INTUIZIONE AFFERMATO DA PESTALOZZI.