28 Dicembre. Francesco II di Borbone e Vittorio Emanuele III. Due figure "reali" da rivedere storiograficamente.

Fonte:
CulturaCattolica.it
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Oggi 28 Dicembre ricordiamo due personaggi “regali” sui quali la revisione storica appare necessaria ai fini della ricostruzione delle nostre vicende nazionali italiane: il primo è Francesco II di Borbone (morto nel 1894) e il secondo Vittorio Emanuele III, (morto nel 1947) penultimo esponente della dinastia dei Savoia, il cui contributo alla storia d’Italia è spesso sottovalutato a favore di altri protagonisti politici.
Del Regno del primo la storiografia risorgimentale tradizionale ha scritto tutto il male possibile, su spinta di inglesi, francesi e Savoia, preoccupati di difendersi dall’accusa di invasione militare di uno Stato sovrano. A documentazione vedi il contributo di Angela Pellicciari e l’articolo di
Francesco Pappalardo sulla questione meridionale.

Del secondo basti pensare che il suo lungo regno (quarantasei anni) vide, oltre alle due guerre mondiali, l'introduzione del suffragio universale maschile (1912), delle prime importanti forme di protezione sociale, il declino e il crollo dello Stato liberale (1900-1922), la nascita e il crollo dello Stato fascista (1925-1943), la composizione della Questione romana (1929), il raggiungimento dei massimi confini territoriali dell'Italia unita, le maggiori conquiste in ambito coloniale (Libia ed Etiopia).
Vittorio Emanuele III fu noto anche come "Re soldato" e "Re di Peschiera" per l'assidua presenza al fronte durante la prima guerra mondiale.
Su ognuna di tali questioni sarebbe importante riconsiderare il ruolo della monarchia sabauda, che di solito non è adeguatamente indagato. Vedi il seguente link.