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26 settembre - GEORGE SANTAYANA: l'importanza della memoria storica.

Autore: Restelli Silvio. Curatore: Mangiarotti don Gabriele.

George Santayana, nato Jorge Agustín Nicolás Ruiz de Santayana y Borrás (Madrid, 16 dicembre 1863 – Roma, 26 settembre 1952) filosofo, scrittore, poeta e saggista spagnolo, è rappresentante del cosiddetto realismo critico. Di lui ricordiamo - a più di 70 anni dalla morte - la famosa affermazione, che merita un'attenta considerazione in un tempo in cui la memoria storica è così poco considerata.

"Quelli che non sanno ricordare il passato sono condannati a ripeterlo“. (da "La vita della ragione")

E' la frase incisa in trenta lingue sul monumento all’ingresso del campo di concentramento di Dachau.

Per una riflessione sul valore della memoria in funzione del futuro vedi qui.


Dal 1872 visse negli USA, pur conservando la cittadinanza spagnola; nel 1889 si laureò alla Harvard University, dove poi (1898-1911) insegnò; soggiornò quindi in Inghilterra e in Francia e passò gli ultimi anni di vita a Roma.

Politicamente e culturalmente fu sempre su posizioni aristocratiche, fedele alla sua ispirazione cattolica originaria, tenacemente avverso sia all'individualismo romantico sia all'egualitarismo democratico, al liberismo e al pragmatismo, espressioni tipiche del clima ideologico statunitense della sua epoca, nonostante una qualche ambivalenza, particolarmente manifesta nel suo unico romanzo, The last puritan (1936).
Altre opere: Interpretation of poetry and religion (1900); Three philosophical poets (1910); Egotism in German philosophy (1915); Dialogus in limbo (1925); Platonism and the spiritual life (1927); The genteel tradition at bay (1931); Some turns of thought in modern philosophy (1933); Dominations and powers (1951), nonché l'autobiografia Persons and places (3 voll., 1944-53). Postume sono apparse le lettere (The letters of George Santayana, a cura di D. Cory, 1955).
Opere poetiche: Sonnets and other verses (1894); Lucifer, a theological tragedy (1898); The hermit of Carmel and other poems (1911); Poems (1923). S. fu fortemente interessato anche al problema religioso, specialmente alla figura di Cristo (The idea of Christ in the Gospel, 1946).