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26 agosto - PROCLAMAZIONE DEI DIRITTI DELL'UOMO che comprendono il DIRITTO ALLA VITA (E ALLA NASCITA).

Autore: Restelli Silvio. Curatore: Mangiarotti don Gabriele.

Le tre formulazioni storiche dei diritti umani sono: in primo luogo quella contenuta nella Dichiarazione di indipendenza americana (1776), poi quella della Rivoluzione Francese (1789) e infine quella dell'Assemblea delle Nazioni Unite (1948.)

Da notare che solo nella formulazione dell'assemblea francese è assente il diritto alla vita che pure in quella americana era affermato e che sarà riaffermato solennemente dalla Dichiarazione dell'Assemblea delle Nazioni Unite nel 1948.


Nella Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d'America del 1776 potevamo leggere in premessa:

"...Noi riteniamo che sono per se stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e il perseguimento della Felicità; che per garantire questi diritti sono istituiti tra gli uomini governi che derivano i loro giusti poteri dal consenso dei governati; che ogni qualvolta una qualsiasi forma di governo tende a negare questi fini, il popolo ha diritto di mutarla o abolirla e di istituire un nuovo governo fondato su tali principi e di organizzarne i poteri nella forma che sembri al popolo meglio atta a procurare la sua Sicurezza e la sua Felicità..."

Nella Dichiarazione dei diritti dell'uomo alla Convenzione della Rivoluzione Francese innanzitutto viene dichiarato solennemente il principio di uguaglianza tra tutti gli esseri umani (art. 1); segue l'elencazione dei diritti naturali ed imprescrittibili dell'uomo cui deve essere improntata l'azione delle associazioni politiche (art. 2), che vengono individuati in:
• libertà della persona,
• proprietà (diritto "inviolabile e sacro" secondo l'art. 17),
• sicurezza,
• resistenza all'oppressione.

La formulazione dell'ONU (1948) è la seguente:

....L'Assemblea generale proclama la presente Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo come l'ideale comune da raggiungere da tutti i popoli e da tutte le nazioni affinché tutti gli individui e tutti gli organi della società, tenendo sempre presente allo spirito tale dichiarazione, si sforzino, attraverso l'insegnamento e l'educazione, di sviluppare il rispetto di tali diritti e libertà e di assicurarne, attraverso misure progressive di ordine nazionale e internazionale, il riconoscimento e la applicazione universale ed effettiva, sia fra le popolazioni degli Stati-Membri stessi, sia fra quelle dei territori riposti sotto la loro giurisdizione.

Articolo 1
Tutti gli esseri umani nascono liberi e uguali in dignità e diritti. Sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire in uno spirito di fraternità vicendevole.

Articolo 2
Ognuno può valersi di tutti i diritti e di tutte le libertà proclamate nella presente dichiarazione, senza alcuna distinzione di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, d'opinione politica e di qualsiasi altra opinione, d'origine nazionale o sociale, che derivi da fortuna, nascita o da qualsiasi altra situazione. Inoltre non si farà alcuna distinzione basata sullo statuto politico, amministrativo o internazionale del paese o del territorio a cui una persona appartiene, sia detto territorio indipendente, sotto tutela o non autonomo, o subisca qualunque altra limitazione di sovranità.

Articolo 3
Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della sua persona.

Seguono altri 27 articoli tra i quali importante è l'articolo 18
Articolo 18
Ogni persona ha diritto alla libertà di cambiare religione, come pure di manifestare la propria religione o convinzione sola o in comune, in pubblico o in privato, con l'insegnamento, le pratiche, il culto e la celebrazione dei riti.

Nella Concezione attuale i diritti umani (o diritti dell'uomo) sono una branca del diritto e una concezione filosofico-politica.

Tra i diritti fondamentali dell'essere umano si possono e devono ricordare, tra gli altri, il diritto alla libertà individuale, il diritto alla vita (che comprende anche il diritto universale alla nascita), il diritto all'autodeterminazione, il diritto a un giusto processo, il diritto ad un'esistenza dignitosa, il diritto alla libertà religiosa con il conseguente diritto a cambiare la propria religione, oltre che, di recente tipizzazione normativa, il diritto alla protezione dei propri dati personali (privacy).