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25 giugno - JOSÉ MARÍA ROBLES HURTADO e i martiri messicani: la massoneria contro la Chiesa.

Autore: Silvio Restelli. Curatore: Mangiarotti don Gabriele.

Prete messicano, fondatore delle Suore del Cuore di Gesù Sacramentato, JOSÉ MARÍA ROBLES HURTADO (Mascota, 3 maggio 1888 – Quila, 25 giugno 1927) fu impiccato sotto il governo di Plutarco Elías Calles per aver continuato a esercitare il ministero parrocchiale nonostante il divieto; fu beatificato come martire nel 1992 e proclamato santo da papa Giovanni Paolo II nel 2000.

Dopo LE GRANDI PERSECUZIONI CONTRO LA CHIESA nel periodo della RIVOLUZIONE FRANCESE, delle LEGGI ANTICLERICALI DEI GOVERNI ITALIANI E FRANCESI della seconda metà dell’Ottocento, delle SANGUINOSE PERSECUZIONI CONTRO I MISSIONARI E FEDELI CATTOLICI IN CINA, negli anni a cavallo tra XIX E XX SECOLO; della RIVOLUZIONE BOLSCEVICA IN RUSSIA DEL 1918 e prima di arrivare negli anni 1934-1939 ALLA GRANDE CARNEFICINA DELLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA, si ebbe la PERSECUZIONE IN MESSICO dal 1915 al 1929.

Dopo la dittatura di Porfirio Diaz (1876-1911) si ebbe un periodo di rivoluzioni e di guerre civili; in quest’arco di anni, le condizioni della Chiesa nel Messico furono estremamente difficili, specialmente dopo l’entrata in vigore, il 5 febbraio 1917, della nuova COSTITUZIONE ANTICLERICALE E ANTIRELIGIOSA.
Il clero cattolico fu oggetto di minacce, soprusi e vessazioni da parte dei governi massonici, che si spinsero fino alla più bruta violenza e all’assassinio; in fondo si perseguitarono i preti solo perché sacerdoti.

In un continuo succedersi di presidenti chiamati a guidare il Paese, alcuni uccisi, in preda a costanti conflitti interni, si giunse alla nomina di PLUTARCO ELIAS CALLES nel 1924, questi lavorò per il risanamento economico, il rafforzamento del movimento operaio, favorì la distribuzione della terra ai contadini, ma INASPRÌ ANCHE LA LOTTA CONTRO LA CHIESA, che in varie occasioni e situazioni si tramutò in una vera e propria persecuzione; i sacerdoti ed i laici cattolici vennero a scontrarsi con il più acerrimo ateismo.

Papa Giovanni Paolo II il 22 novembre 1992, beatificò nella Basilica di S. Pietro, 25 di questi perseguitati, che da sacerdoti, parroci o laici, donarono con il martirio la loro vita per la difesa della Fede e per l’affermazione della presenza della Chiesa Cattolica in Messico.

Il 21 maggio del 2000 lo stesso pontefice li ha canonizzati tutti i 25 in Piazza S. Pietro, INDICANDO ALLA CHIESA UNIVERSALE L’ESEMPIO DELLA LORO SANTITÀ, OPERATA IN VITA E CORONATA DAL MARTIRIO FINALE.

Si riportano i 25 nomi, per ognuno esiste una scheda biografica:
Parroco Cristóbal Magallanes Jara - parroco Román Adame Rosales - parroco Rodrigo Aguilar Alemán - parroco Julio Alvarez Mendoza - parroco Luis Batis Sainz - sacerdote Agustín Caloca Cortés - parroco Mateo Correa Magallanes - sacerdote Atilano Cruz Alvarado - sacerdote Miguel de la Mora de la Mora - sacerdote Pedro Esqueda Ramírez - sacerdote Margarito Flores García - sacerdote José Isabel Flores Varela - sacerdote Pedro de Jesús Maldonado Lucero - sacerdote David Galván Bermudez - ragazzo Salvador Lara Puente - sacerdote Jesús Méndez Montoya - laico Manuel Morales - parroco Justino Orona Madrigal - sacerdote Sabás Reyes Salazar - parroco José María Robles Hurtado - ragazzo David Roldan Lara - sacerdote Toribio Romo Gonzáles - sacerdote Jenaro Sánchez Delgadillo - parroco David Uribe Velasco - viceparroco Tranquilino Ubiarco Robles. (La loro celebrazione collettiva è al 21 maggio).


Padre JOSÉ MARIA ROBLES HURTADO nacque a Mascota (Jalisco), diocesi di Tepic il 3 maggio 1888.
Parroco di Tecolotlán (Jalisco) fu un fervido apostolo della devozione al Sacro Cuore di Gesù, scrisse piccole opere divulgative del culto.
Fondatore della Congregazione religiosa delle “Sorelle del Cuore di Gesù Sacramentato”. Nel mese consacrato al culto del S. Cuore di Gesù, nel giugno del 1927, la bufera della persecuzione si abbatté sulla sua parrocchia di Tecolotlán, e il parroco fu arrestato e imprigionato.
Qualche giorno prima di uscire dalla prigione per essere ucciso, scrisse una poesia con i suoi ultimi desideri:
"Desidero amare il tuo Cuore, Gesù mio, con partecipazione totale, desidero amarlo con passione, desidero amarlo fino al martirio. Con l'anima ti benedico, mio Sacro Cuore; dimmi: Si arriva all'attimo della felice ed eterna unione?"

Il 25 giugno 1927, padre José Maria, proprio per il suo grande amore a Cristo, venne appeso ad un albero nella “sierra” di Quila, Jalisco (diocesi di Autlan) e lì lasciato morire.
Aveva concluso la sua poesia con una domanda ed un desiderio (“Si arriva all’attimo della felice ed eterna unione?”); essa esprime il grande desiderio di fede nell’Eucaristia, di questo esemplare uomo di Dio: seppe vivere ogni giorno il dono ricevuto da Cristo del sacerdozio, arrivando preparato e desideroso al supremo eroico momento di quella eterna unione. (Antonio Borrelli)

Per approfondire vedi anche qui.