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25 gennaio - ALPHONSE GABRIEL "AL" CAPONE, detto Scarface: uomo d'affari o capo della criminalità organizzata?

Autore: Restelli Silvio. Curatore: Mangiarotti don Gabriele.

Al Capone (New York, 17 gennaio 1899 – Miami, 25 gennaio 1947) fu un famoso mafioso statunitense di origine italiana, considerato un simbolo del gangsterismo americano e della crisi della legalità che gli Stati Uniti ebbero ad affrontare durante il proibizionismo.

Il personaggio, per la sua particolare storia e per alcuni suoi lati caratteriali, ben si prestava a divenire oggetto di interesse di certa letteratura popolare e di qualche opera cinematografica. Sullo schermo la sua figura è stata interpretata, fra gli altri, da Jason Robards, Rod Steiger, Ben Gazzara e Robert De Niro, talvolta indirettamente evocata, come per il film The Untouchables - Gli intoccabili, incentrato sull'opera degli agenti federali che riuscirono a neutralizzarlo.

I più celebri film che ne parlano sono sicuramente i due Scarface: il primo, diretto da Howard Hawks e interpretato da Paul Muni, si ispira al romanzo omonimo, che per motivi di copyright non usava i veri nomi dei personaggi (qui Capone è Tony Camonte); il secondo è il più celebre Scarface, scritto da Oliver Stone, diretto da Brian DePalma e interpretato da Al Pacino.
In questo remake i fatti raccontati sono gli stessi del film di Hawks, che viene romanzato e trasportato nell'America degli anni ottanta, cambiando il traffico di alcol con il traffico di cocaina. Il protagonista è ribattezzato Tony Montana (che si richiama al celebre giocatore di football Joe Montana) ed è un immigrato cubano.
Dal 2010 al 2014 è stato interpretato dall'attore inglese Stephen Graham nella serie televisiva Boardwalk Empire, prodotta da Martin Scorsese.


"Faccio i soldi soddisfacendo una domanda del pubblico. Se io violo una legge, i miei clienti, che sono centinaia tra la migliore gente di Chicago, sono colpevoli anch'essi. L'UNICA DIFFERENZA TRA DI NOI È CHE IO VENDO E LORO COMPRANO. TUTTI DICONO CHE SONO UN UOMO DEL RACKET, IO MI DEFINISCO UN UOMO D'AFFARI. QUANDO VENDO LIQUORE È CONTRABBANDO. QUANDO CHI STA SOPRA DI ME LO SERVE SU UN VASSOIO D'ARGENTO IN LAKESHORE DRIVE, È OSPITALITÀ." (in: Ada Becchi e Margherita Turvani, Proibito? il mercato mondiale della droga, Donzelli Editore, 1993, p. 3. ISBN 88-7989-009-3)