22 marzo - CLEMENS AUGUST VON GALEN (Dinklage, 16 marzo 1878 – Münster, 22 marzo 1946): il Leone di MUNSTER contro l'eutanasia.
Oggi 22 marzo, quando i falsi progressisti celebrano la recente approvazione in Spagna di una legge eutanasica, ricordiamo un grande cardinale tedesco, che si oppose esplicitamente al regime nazista che con la Aktion T4, concludeva nel 39 il programma eutanasico iniziato già negli anni 30 con l’eliminazione fisica di tutti quei malati che erano dotati di «vita indegna di vita» oppure «vita indegna di essere vissuta») e fu definito per il suo coraggio IL LEONE DI MUNSTER.“Si tratta di uomini e di donne, nostri prossimi, nostri fratelli, nostre sorelle! Dei poveri esseri umani, degli esseri umani malati! Sono improduttivi, se volete… Ma che significa? Che hanno perduto il diritto a vivere? Hai forse tu – ho forse io – il diritto di vivere solo finché siamo produttivi, fintanto che gli altri ci riconoscono come produttivi? Se si pone e si mette in pratica il principio secondo il quale gli uomini sono autorizzati a uccidere il prossimo che non produce… allora poveri noi tutti, perché tutti tendiamo a invecchiare […]. E allora nessuno sarà al sicuro: una commissione qualunque potrà stilare liste di persone improduttive che, a suo giudizio, saranno diventate indegne di vivere. E non ci sarà alcuna polizia a proteggerlo, lui: nessun tribunale vendicherà il suo omicidio e nessuno assicurerà a nessuna giustizia i suoi omicidi. E chi potrà avere la benché minima fiducia in un medico? Potrebbe segnalare un paziente come improduttivo e potrebbero allora essere diramate istruzioni per ucciderlo. (Denuncia contro il regime nazista durante un'omelia pronunciata il 3 agosto 1941)
Nacque nel castello familiare di Dinklage, presso la città di Oldenburg, il 16 marzo 1878. Figlio del conte Ferdinand Heribert Ludwig von Galen (1831 - 1906) e della contessa Elisabeth von Spee (1842 - 1920).
Undicesimo di tredici figli, crebbe in una famiglia estremamente credente. Frequentò il liceo dei Gesuiti a Feldkirck conseguendo la maturità nel 1896 a Vectha. Dopo gli studi a Freiburg (Svizzera), Innsbruck e Münster, venne ordinato sacerdote il 28 maggio 1904 a Münster. Dopo un breve periodo come vicario capitolare a Münster, venne nominato nel 1906 cappellano della chiesa di San Mattia a Berlino. Da allora cominciò un'intensa attività sacerdotale durata 23 anni nell’allora capitale dell’impero prussiano.
Dopo alcuni anni come curato della chiesa di San Clemente, divenne parroco della chiesa di San Mattia a Berlino–Schöneberg. Visse i difficili anni della Prima Guerra Mondiale, i tumulti del dopoguerra e il lungo periodo dell’epoca di Weimer.
Nel 1929 fu nominato parroco della chiesa parrocchiale di San Lamberto a Münster. Dopo la morte del vescovo Johannes Poggenburg, von Galen, fu nominato vescovo di Münster. Il 28 ottobre 1933 ricevette la consacrazione episcopale. Come motto d’elezione scelse: "Nec Laudibus, Nec Timore" (non con le lodi né con la minaccia io devio dalle vie di Dio).
Vescovo di Münster durante il periodo nazionalsocialista von Galen si distinse per la sua opposizione al regime. Il 3 agosto 1941 denunciò violentemente in un suo sermone il programma di «eutanasia» nazista visto come negazione del comandamento divino «non uccidere».
La sua critica portò Hitler a sospendere ufficialmente (ufficiosamente le uccisioni proseguirono fino alla caduta del Terzo Reich) il programma di uccisioni, dal nome convenzionale di Aktion T4, a danno di disabili psichici e fisici. La sua popolarità crebbe a tal punto che le sue omelie furono diffuse clandestinamente per tutta la Germania, arrivando anche nelle mani degli alleati i quali, per scoraggiare i soldati del Reich, fecero paracadutare sulle linee tedesche le sue denunce sulla violazione dei diritti dell'uomo.
Tutta questa popolarità e i continui attacchi contro il regime provocarono forti reazioni tra i gerarchi nazisti. Martin Bormann propone di impiccare Von Galen all'istante, mentre Goebbels ribatte:
«Se ora si procedesse contro il vescovo, tutta la Westfalia andrebbe persa per l'impegno bellico.»
Hitler, per evitare una sommossa popolare, decise, per il momento, di lasciar stare il vescovo di Münster, per poi pareggiare i conti dopo la vittoria finale. Si procedette, però, al tentativo di isolare Von Galen, arrestando tutti quelli che lo aiutavano, tutti quelli che approvavano quanto diceva e tutti quelli che diffondevano in qualunque maniera le sue omelie. Vennero arrestate centinaia di persone, di cui alcune decine finirono in campi di concentramento.
Alla fine della guerra, si pose alla difesa del suo popolo, scagliandosi contro il governo militare alleato e la teoria di una colpa collettiva del popolo tedesco, accusato di silenziosa accettazione della politica di Hitler:
«Sotto il nazismo dissi pubblicamente, e lo dissi anche riguardo a Hitler nel '39, quando nessuna potenza intervenne allora per ostacolare le sue mire espansionistiche: la giustizia è il fondamento dello stato. Se la giustizia non viene ristabilita, allora il nostro popolo morirà per putrefazione interna. Oggi devo dire: se tra i popoli non viene rispettato il diritto, allora non verrà mai la pace e la concordia.»
Papa Pio XII lo elevò al rango di cardinale nel concistoro del 21 febbraio 1946. I giornali si riferirono alla sua persona chiamandolo "Il Leone di Münster".
Al ricevimento in onore del ritorno alla sua diocesi come porporato, commosso, si rivolse ai suoi fedeli dicendo che i nazisti lo avrebbero ucciso, se loro non l'avessero appoggiato.
Morì il 22 marzo 1946 all'età di 68 anni. Papa Giovanni Paolo II lo dichiarò Venerabile il 20 dicembre 2003. Il 9 ottobre 2005 Von Galen è stato beatificato da papa Benedetto XVI