21 novembre - papa GELASIO I: la distinzione dei poteri tra Chiesa e Stato.

49° Papa della Chiesa cattolica, che lo venera come santo. Il suo papato durò dal 1 marzo 492 alla sua morte.
Papa_Gelasio_I (... – 21 novembre 496) si appoggiò ad Ambrogio e ad Agostino per formulare, nel 494, un fondamento politico per la Chiesa Cattolica d'Occidente basato su una distinzione dei poteri derivata dal diritto romano. Gelasio definì i poteri separati di Chiesa e Stato che, da allora, hanno caratterizzato la cultura occidentale. Un percorso analogo l'Islam non lo ha ancora compiuto oggi!

Gelasio sosteneva con fermezza che Roma doveva il suo primato ecclesiastico non ad uno Concilio Ecumenico né a tutta l'importanza temporale che potesse aver posseduto, ma alla Divina istituzione da parte di Cristo stesso, che conferì il primato sull'intera chiesa a Pietro ed ai suoi successori (si vedano in particolar modo le sue lettere ai vescovi orientali ed il decreto sui libri canonici ed apocrifi). Nei suoi rapporti con l'imperatore si mise allo stesso livello dei grandi pontefici medioevali; Gelasio faceva notare che esistevano figure nella tradizione Biblica che erano sia Re che sacerdoti, come Melchisedec, ma dall'epoca di Cristo.

«Due sono, Augusto Imperatore, quelle che reggono principalmente questo mondo: la sacra autorità dei vescovi e la potestà regale. Delle quali tanto più grave è la responsabilità dei sacerdoti in quanto devono rendere conto a Dio di tutti gli uomini, re compresi.»

«Se nell’ordine delle cose pubbliche i vescovi riconoscono la potestà che ti è stata data da Dio, e obbediscono alle tue leggi senza voler andare contro le tue decisioni nelle cose del mondo; con quale affetto devi tu obbedire a coloro che sono incaricati di dispensare i sacri misteri?»

Basandosi sulla tradizione romana, il potere della chiesa era auctoritas, un potere legislativo, mentre l'autorità dell'Imperatore era potestas, un potere esecutivo.

Nel diritto romano, che era supremo, l'auctoritas era superiore alla potestas. Il problema immediato di Gelasio era di tenere l'Imperatore al di fuori degli affari dottrinali, formulando un contrappeso alla contrastante teorie bizantina del potere, generalmente caratterizzata come Cesaropapismo.

Lo scisma prodotto da Felice e Gelasio si ricompose infine, ma non per sempre, e la teoria gelasiana dei poteri di auctoritas e potestas rimase assopita fino a quando non fu risvegliata, in una forma radicalmente nuova, da Papa Gregorio VII, che domandò, non solo la separazione di Chiesa e Stato, ma la soggezione di tutti i Re e gli Imperatori all'autorità papale.