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21 Luglio. LO STORICO ALLUNAGGIO di Neil Amstrong e l'affermarsi dell'ideologia scientista.

Fonte:
CulturaCattolica.it
Proprio alla scienza e alla tecnica che ne deriva si affida l'uomo del XXI secolo per dare una speranza di salvezza, ma nel far questo è costretto ad attribuire all'approccio scientifico una capacità di soluzione di tutti i problemi che esso non può avere.

Oggi nella notte tra il 20 e il 21 Luglio del 1969, l’uomo sbarca sulla luna.
Per una documentazione video, ecco il dossier de “La Storia siamo noi” con la telecronaca in diretta dell'avvenimento.

A più di quarant'anni dallo sbarco, ripercorriamo quel fatidico giorno insieme a Tito Stagno, il giornalista che con la sua cronaca in diretta guidò l'Italia passo passo verso il momento dell'allunaggio.

Alle 19.28 di domenica 20 luglio 1969 inizia quell’avventura!
Per il ventunesimo volo spaziale umano degli Usa si mette in moto la diretta più lunga che la Rai abbia mai fatto.

La sfida
Da tempo la Nasa voleva superare i russi, che all’inizio degli anni ’60, agli occhi del mondo, erano i veri padroni dello spazio: una sfida politica, in piena guerra fredda.
I dati, fino a quel momento erano i seguenti:
-il primo satellite in orbita intorno alla terra, il 4 ottobre 1957 era stato russo;
-il primo animale nello spazio, il 3 novembre 1957 era stato russo,
-il primo essere umano in orbita il 12 aprile 1961 era stato russo;
-la prima donna nello spazio, il 16 giugno 1963, russa;

La Nasa decide di lanciare il programma Apollo come dimostrazione che il sistema americano avrebbe potuto essere il migliore in assoluto.

Nel suo discorso che diede inizio all'Apollo, Kennedy dichiarò che nessun altro programma avrebbe avuto un effetto così grande sulle mire a lungo raggio del programma spaziale americano. Il progetto fu studiato, naturalmente, sia dalla NASA che dalle altre principali aziende partecipanti. La "serie di estensioni dell'Apollo", chiamata successivamente "programma di applicazioni dell'Apollo", propose almeno 10 voli. Molti di questi avrebbero usato lo spazio occupato dal modulo lunare nel Saturn per il trasporto di apparecchiatura scientifica.

Il primo viaggio intorno alla luna
Il 21 dicembre 1968 da Huston stava per partire l’Apollo 8: per la prima volta nella storia, l’uomo orbiterà intorno alla luna. In quella capsula c’erano tutte le speranze dell’America, concentrate nell'equipaggio composto da Frank Borman, William Alison Anders e Michael Collins.
La mattina della Vigilia di Natale (24 dicembre) la navicella spaziale raggiunse l'orbita lunare. Durante le successive 20 ore la navicella Apollo girò intorno alla Luna per dieci volte. In parte tale missione venne trasmessa in diretta televisiva durante la quale gli astronauti lessero il racconto della creazione del mondo, cioè le prime parole della Bibbia dal libro della Genesi.
Da allora, né la luna né la terra sarebbero più state le stesse.

La missione
Il 15 ottobre 1969 Neil Amstrong è comandante della missione. Il primo uomo a toccare il suolo della luna. Insieme a lui parteciparono Michael Collins , pilota del modulo di comando e Buzz Aldrin , pilota del modulo lunare.
Il 20 luglio 1969 il modulo lunare chiamato "Eagle" venne separato dal "Columbia". Collins rimase a bordo del Columbia, mentre l'Eagle con Armstrong e Aldrin, scendeva sulla superficie. Dopo un attento controllo visivo, Eagle accese il motore e iniziò la discesa. Durante questa fase, gli astronauti si accorsero che il sito dell'atterraggio era molto più roccioso di quanto avessero indicato le fotografie. Progettarono la disposizione delle attrezzature per installare l'Early Apollo Scientific Experiment Package (EASEP) e issare la bandiera americana, studiando il sito dell'allunaggio dalle due finestre triangolari dell'Eagle, che permettevano loro di avere una visione di 60°.
Le prime immagini in bianco e nero di un uomo sulla Luna vennero viste in diretta da almeno 600 milioni di persone sparse in tutto il mondo.

Verità o complotto?
Immediatamente dopo lo sbarco sulla luna e per quarant'anni, sono stati in molti a credere alla teoria del complotto. Esistono sostenitori accaniti che hanno elencato i più disparati elementi di evidenza che la missione ed il conseguente allunnaggio si sarebbero svolti ad Hollywood e non sulla Luna: bandiere che sventolano troppo, mancanza di stelle nello sfondo, ombre sospette e molto altro. Nel luglio del 2009 con la missione denominata Lunar Reconnaissance Orbiter sono state acquisite una serie di nuove immagini del suolo lunare. Queste immagini mostrano la superficie della luna ove si vedono sia i moduli lunari usati per l'atterraggio (incluso quello dell'Apollo 11) e le apparecchiature usate per gli esperimenti scientifici sia, in un caso, le impronte lasciate da un astronauta della missione Apollo 14.

Curiosità
8000 sigarette, 6mila caffè per la notte più lunga della TV italiana.
Una notte che ha impegnato 250 persone, tra giornalisti, tecnici e operai.
Lo studio Tre di Via Teulada è stato, infatti, il passaggio obbligato delle ansie, delle attese e di tutte le emozioni procurate dalle 25 ore lunari.

Riflessione


Ma che c'entra con il pensiero diffuso dominante (pdd da ora in poi)? Che c'entra con la speranza del futuro?
La nostra tesi è che proprio alla scienza e alla tecnica che ne deriva si affida il pdd per dare una speranza di salvezza, ma che nel far questo è costretto ad attribuire all'approccio scientifico una capacità di soluzione di tutti i problemi che esso non può avere.

Come primo passo il pensiero dominante deve abbandonare come adolescenziali le domande sulla vita che sono così specifiche dell'essere umano (chi sono? da dove vengo? dove vado?) e sostituirle con quelle tipiche dell'orizzonte prassistico: come posso risolvere il problema x o il problema y? Solo quei problemi che accettano un approccio sperimentale quantitativo possono in qualche modo essere risolti e alimentare la speranza dell'uomo.

Termini come Dio, felicità, bene, male, destino, bellezza, eternità rappresentano per il pensiero unico concetti vuoti che impediscono alla mente e alla ragione di funzionare nell'unico modo (quello scientifico-tecnico) con il quale essa possiede l'arma più potente di cui l'umanità dispone.

Niente discussioni su Dio e sulla religione, su ciò che è bene e ciò che è male (da ricondurre al massimo a ciò che è utile oppure no) sul senso della vita e sulla bellezza (da ricondurre al massimo a motivazione dell'agire o a strumenti di piacere individuale o collettivo). L'unica possibilità di verità che possediamo ci è data dalla scienza e dalla tecnica: tutte le altre questioni sono prive di valore veritativo e perciò sono da ricondurre all'ambito del piacere individuale soggettivo o dell'utile sociale.

Questa concezione del mondo non solo è già avvenuta (cioè si è formata nella storia) ma è ben consolidata a livello di senso comune.
Un certo percorso della filosofia moderna e contemporanea l'ha giustificata
e resa "incontrovertibile". E il pensiero dominante/unico la sta diffondendo al livello delle masse, utilizzando i mezzi di comunicazione sociale e la rete.

Se questo è vero è necessario sottoporre a critica tale pensiero (insieme ai mezzi di comunicazione sociale) e proporre una filosofia più vera, fondata su una critica della modernità e capace di accogliere l'incontro con Gesù, che è via, verità e vita.

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