20 febbraio - ANTONIO ROSMINI fonda l'ISTITUTO DELLA CARITA'.

ANTONIO ROSMINI SERBATI fonda nel 1828, proprio il 20 febbraio, l'Istituto della carità al Sacro Monte di Domodossola.

ANTONIO ROSMINI SERBATI (1797-1855) fu secondogenito di Pier Modesto e di Giovanna dei Conti Formenti di Biacesa del Garda. Della sua nascita, avvenuta il 24 marzo, Rosmini renderà sempre grazie a Dio poiché «Egli la fece coincidere con la vigilia della Beata Maria Vergine Annunziata».

Viveva con sua sorella maggiore Margherita, entrata nelle Suore di Canossa, e con suo fratello più piccolo, Giuseppe.
Rosmini compì gli studi giuridici e teologici presso l'Università di Padova e ricevette a Chioggia, il 21 aprile 1821 l'ordinazione sacerdotale.

Iniziò a mostrare una profonda inclinazione per gli studi filosofici, incoraggiato in tal senso da papa Pio VII. Dal 1826 si trasferì a Milano dove strinse un profondo rapporto d'amicizia con Alessandro Manzoni che di lui ebbe a dire:
«è una delle sei o sette intelligenze che più onorano l'umanità».
Manzoni assistette Rosmini sul letto di morte, da cui trasse il testamento spirituale "Adorare, Tacere, Gioire".

Gli scritti di Antonio Rosmini destarono l'ammirazione, tra gli altri, anche di Giovanni Stefani, Niccolò Tommaseo e Vincenzo Gioberti dei quali pure divenne amico. Nel 1828 fondò al Sacro Monte di Domodossola la Congregazione religiosa dell'Istituto della Carità, detta dei "rosminiani".

Le Costituzioni della nuova famiglia religiosa, contenute in un libro che curò per tutta la vita, furono approvate da papa Gregorio XVI nel 1839.
A Borgomanero svolge la sua attività di insegnamento e di guida spirituale un collegio rosminiano, il "Collegio Rosmini", regolato dalla Congregazione delle Suore della Provvidenza rosminiane.

La sua spiritualità è ben illustrata dalle sue "Massime di perfezione cristiana" che furono da lui scritte per definire il fondamento spirituale sul quale tutti i cristiani potessero avere un cammino nella perfezione.

Nel Vangelo stesso è scritto: "Siate perfetti come è perfetto il vostro Padre celeste" (Mt 5,48)

1ª Massima: Desiderare unicamente ed infinitamente di piacere a Dio, cioè di essere giusto.

2ª Massima: Orientare tutti i propri pensieri e le azioni all'incremento e alla gloria della Chiesa di Cristo.

3ª Massima: Rimanere in perfetta tranquillità circa tutto ciò che avviene per disposizione di Dio riguardo alla Chiesa di Cristo, lavorando per essa secondo la chiamata di Dio.

4ª Massima: Abbandonare se stesso nella Provvidenza di Dio.

5ª Massima: Riconoscere intimamente il proprio nulla.

6ª Massima: Disporre tutte le occupazioni della propria vita con uno spirito di intelligenza.

Breve ma intensa la parentesi di Rosmini politico. Seguì papa Pio IX riparato a Gaeta dopo la proclamazione della Repubblica romana, ma la sua formazione attestatasi su ferme posizioni di cattolicesimo liberale era tale per cui fu costretto a ritirarsi sul Lago Maggiore, a Stresa.

Tuttavia, quando Pio IX volle istituire dopo il 1849 una Commissione incaricata della preparazione del testo per la definizione del famoso dogma dell'Immacolata Concezione, nonostante ben due sue opere (Le cinque piaghe della Chiesa e La costituzione secondo la giustizia sociale) fossero all'Indice, Rosmini fu chiamato a prendere parte a tale commissione.
Continuò a vivere a Stresa, fecondo nel perseguire il perfezionamento del suo sistema di pensiero con opere come “Logica” 1853 e “Psicologia” 1855, sino alla morte, avvenuta a 58 anni il 1º luglio 1855.
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