2 gennaio - EDWARD BURNETT TYLOR, padre del pensiero unico.
Autore: Restelli Silvio. Curatore: Mangiarotti don Gabriele.Grande antropologo britannico, EDWARD BURNETT TYLOR (Londra, 2 ottobre 1832 – Wellington, 2 gennaio 1917) fu, con Darwin e con la sua opera, alla base di quei concetti del pensiero diffuso dominante utilizzati per indicare il livello di civiltà dei popoli: MODERNO OPPOSTO A PREMODERNO E A POST-MODERNO, SVILUPPATO (INDUSTRIALE) OPPOSTO A SOTTOSVILUPPATO (AGRICOLO), COMPLESSITÀ OPPOSTO A SEMPLICITÀ, STRUTTURA OPPOSTA A DISAGGREGAZIONE, CULTURA/APPRENDIMENTO CONTRAPPOSTA A NATURA/ISTINTO, CIVILE CONTRAPPOSTO A PRIMITIVO O A BARBARO, PROGRESSO/DINAMICO CONTRAPPOSTO A CONSERVAZIONE/STATICA, OCCIDENTE/EUROPEO CONTRAPPOSTO A NON OCCIDENTE/EXTRA-EUROPEO.
Nel 1871 Edward Tylor pubblicò il saggio “Primitive Culture” in cui presentava la prima e più importante definizione sistematica del concetto di cultura. Essa recita:
«La cultura, o civiltà, intesa nel suo ampio senso etnografico, è quell’insieme complesso che include la conoscenza, le credenze, l’arte, la morale, il diritto, il costume e qualsiasi altra capacità e abitudine acquisita dall’uomo come membro di una società.»
Nella sua definizione Tylor introduce una nozione molto importante, quella cioè di insieme complesso.
Tutti quegli elementi citati da Tylor – costume, arte, morale, credenze ecc. – non sono slegati gli uni dagli altri ma costituiscono una totalità organizzata tale per cui la cultura è un tutto diverso dalla somma delle parti che la compongono.
L’idea di Tylor è quella di una storia dell’umanità evolutiva, concepita come una successione di stadi culturali che procedono dal semplice al complesso in vista di un progresso costante.
Questo processo sarebbe unilineare e universale, nel senso che la cultura è una sola, unica per tutta l’umanità, e le differenze tra culture non sono che stadi diversi della sua evoluzione. Tutta l’umanità è quindi destinata a percorrere lo stesso cammino e passare per le stesse tappe.
La critica di questo impianto concettuale è ancora in atto e coinvolge tematiche molto importanti per la convivenza (vedi il lavoro di Huntington): confronto/scontro di civiltà, dialogo tra diversi, accoglienza non solo come integrazione, meticciato di culture, ecc.
Rispetto a tale quadro concettuale è importante anzi fondamentale riaffermare come fa il Cardinale Biffi nel suo magistrale intervento (vedi allegato) l'esistenza della cultura cristiana, come conseguenza necessaria dell'incontro con Cristo.
Ecco il link al suo fondamentale testo: G.Biffi, Per una cultura cristiana .