Condividi:

19 Novembre - ANTONIO ANNARUMMA, prima vittima degli anni di piombo.

Autore: Restelli Silvio. Curatore: Mangiarotti don Gabriele.

Antonio Annarumma (Monteforte Irpino, 1948 – Milano, 19 novembre 1969) fu agente di polizia in forza al III reparto celere, e cadde a 21 anni, mentre prestava servizio durante una manifestazione indetta da due movimenti di estrema sinistra, l'Unione Comunisti Italiani (marxisti-leninisti) e il Movimento Studentesco di Mario Capanna.
Secondo alcuni storici, in primis Giorgio Galli, fu la PRIMA VITTIMA DEGLI ANNI DI PIOMBO.


Secondo la ricostruzione dei fatti della magistratura, da un vicino cantiere edile alcuni manifestanti raccolsero dei tubolari di acciaio e li lanciarono contro i mezzi della polizia. Un tubo colpì l'agente Antonio Annarumma, penetrandogli nel cranio, causandone una morte pressoché istantanea; il mezzo che guidava, senza più controllo, andò a urtare contro un altro.
La magistratura accertò:
* che i tre agenti che erano a bordo con Annarumma dichiararono di aver visto il tubolare colpire il collega;
* che l'autopsia riscontrò una ferita di sezione circolare di circa 50 millimetri con penetrazione fino a metà cranio della vittima;
* che il diametro dei tubolari che la polizia dichiara di aver raccolto sul luogo degli scontri era di 48 millimetri.
Agli atti è allegata una fotografia (non un filmato).

L'inchiesta della magistratura poté identificare con precisione le cause dolose della morte ma non poté identificare i responsabili della morte. Nessuno fu identificato né perseguito per la morte dell'agente venuto dal sud.
Il suo omicidio rimane quindi impunito, uno dei molti misteri degli anni di piombo.
Al caduto pervennero messaggi di solidarietà da parte del Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat e di tutto l'arco costituzionale. Al funerale partecipò una folla enorme: si era all'inizio di quelli che furono poi chiamati gli anni di piombo e la città era rimasta sconvolta da questo primo fatto di guerriglia urbana.

In seguito alla morte del collega ci furono forti proteste tra gli agenti di polizia e Mario Capanna, che si era presentato al funerale per dimostrare l’estraneità del movimento studentesco dai fatti, si salvò a stento dal linciaggio dei colleghi del defunto.
Il Corriere della Sera del 22 novembre 1969 pubblicò una foto dove si vedeva il commissario Luigi Calabresi soccorrere Mario Capanna, sottraendolo all'aggressione degli agenti e di militanti neofascisti.


In un recente libro, l'ex Questore di Milano, allora Dirigente della Squadra Mobile, Prefetto Achille Serra, ricorda l'incontro con il padre che andò a prendere il figlio morto.
Ad Annarumma è intitolato l'omonimo parco e la caserma sede del III reparto mobile di Milano.
Il 5 maggio 2009, viene conferita alla guardia del disciolto Corpo delle Guardie di PS la medaglia d'oro al merito civile con la seguente motivazione:
"Nel corso di un servizio di ordine pubblico, mentre era alla guida di un automezzo, veniva coinvolto negli incidenti tra gruppi di manifestanti e Forze dell'Ordine e colpito con una spranga di ferro alla testa. Mortalmente ferito immolava la giovane vita ai più nobili ideali di spirito di servizio. 19 novembre 1969 - Milano (MI)"