16 ottobre - GASTON BACHELARD: la nuova epistemologia.

Filosofo della scienza e della poesia francese, epistemologo illustre, Gaston Bachelard (Bar-sur-Aube, 27 giugno 1884 – Parigi, 16 ottobre 1962) è autore di numerose riflessioni legate alla conoscenza e alla ricerca.
Ha avuto una carriera fuori dal comune. All'inizio impiegato alle poste, prende la laurea e diventa professore di fisica e chimica a Bar-sur-Aube. Riesce nel 1922 a laurearsi anche in filosofia e insegna questa materia alla Facoltà di Dijon prima di diventare professore alla Sorbona fino al 1954.
http://it.wikipedia.org/wiki/Gaston_Bachelard

Pensiero
Nella sua opera fondamentale: "Il nuovo spirito scientifico" (1934), Gaston Bachelard compie un superamento del dibattito tra empirismo e razionalismo, così come Karl Popper, autore a cui viene spesso contrapposto.
Per Bachelard, il materialismo razionale si trova al centro di uno spettro epistemologico le cui due estremità sono costituite dall'idealismo e dal materialismo.
Bachelard si impegna per una critica severa dell'induttivismo e dell'empirismo.
Il fatto scientifico si trova sempre costruito alla luce di una problematica teorica. La scienza si sviluppa in opposizione all'evidenza, contro le illusioni della conoscenza immediata. È in questo senso che Bachelard parla di una «filosofia del non».
L'accesso alla conoscenza come la storia delle scienze è dunque segnata da un «taglio epistemologico» che opera una separazione con il pensiero prescientifico.
Produrre conoscenze nuove significa dunque superare "ostacoli epistemologici", secondo l'espressione di Bachelard che parla anche di rottura epistemologica.

Per Bachelard, ogni conoscenza è una conoscenza avvicinata: «Scientificamente, si pensa il vero come correzione storica di un lungo errore, si pensa l'esperienza come correzione della comune e prima illusione».

Bachelard si impegna per un'epistemologia concordataria. Ritiene sia indispensabile superare l'opposizione tra empirismo e razionalismo:
«Né razionalità vuota, né materialismo sconnesso». L'attività scientifica richiede la messa in opera di un razionalismo applicato » o di «un materialismo razionale».
Avendo le sue idee numerose affinità con quelle di Ferdinand Gonseth, contribuì con lui alla creazione e alla vita della rivista "Dialectica".

Nella seconda parte della sua impresa filosofica, Bachelard si consacra a uno studio approfondito dell'immaginario poetico.
In un testo divenuto celebre, "Le dormeur éveillé", dichiara:
"La nostra appartenenza al mondo delle immagini è più forte, più costitutiva del nostro essere che non l'appartenenza al mondo delle idee".
Incoraggia allore le dolcezze del fantasticare (della "rêverie") e si lascia andare alle evocazioni ispirate dalla "fiamma di una candela".
In Italiano è stato tradotto dalla Pellicano libri "La filosofia del non" (dall'originale: La philosophie du non, Presses Universitaires de France, 1975)

Citazioni
? «È vicino all'acqua che ho meglio compreso che il fantasticare è un universo in espansione, un soffio di odori che fuoriesce dalle cose per mezzo di una persona che sogna. Se voglio studiare la vita delle immagini dell'acqua, mi occorre quindi riconoscere il loro ruolo dominante nel fiume e nelle fonti del mio paese. Io sono nato in un paese di ruscelli e di fiumi, in un angolo della Champagne vallonea, nel Vallage, così chiamato a causa del gran numero dei suoi avvallamenti. La più bella delle dimore sarebbe per me nell'incavo di una valle, sul bordo di un corso d'acqua, alla breve ombra di salici e vimini».

? «C'est près de l'eau que j'ai le mieux compris que la rêverie est un univers en émanation, un souffle odorant qui sort des choses par l'intermédiaire d'un rêveur. Si je veux étudier la vie des images de l'eau, il me faut donc rendre leur rôle dominant à la rivière et aux sources de mon pays. Je suis né dans un pays de ruisseaux et de rivières, dans un coin de Champagne vallonnée, dans le Vallage, ainsi nommé à cause du grand nombre de ses vallons. La plus belle des demeures serait pour moi au creux d'un vallon, au bord d'une eau vive, dans l'ombre courte des saules et des osières

? «e checché se ne dica, nella vita scientifica, i problemi non si pongono da sè. È precisamente questo senso del problema che dà il segno di un vero spirito scientifico. Per uno spirito scientifico, ogni conoscenza è una risposta a una domanda. Se non ci fossero domande non potremmo avere conoscenza scientifica. Niente va da sè. Niente è dato. Tutto è costruito»
? «Et, quoi qu'on en dise, dans la vie scientifique, les problèmes ne se posent pas d'eux-mêmes. C'est précisément ce sens du problème qui donne la marque du véritable esprit scientifique. Pour un esprit scientifique, toute connaissance est une réponse à une question. S'il n'y a pas eu de question, il ne peut y avoir de connaissance scientifique. Rien ne va de soi. Rien n'est donné. Tout est construit.» La formation de l'esprit scientifique, p. 14, Librairie Philosophique J. Vrin, 1970.

? «al di sopra del soggetto oltre l'oggetto, la scienza moderna si fonda sul progetto. Nel pensiero scientifico la meditazione da parte del soggetto sull'oggetto prende sempre la forma del progetto.
? «Au-dessus du sujet, au-delà de l'objet, la science moderne se fonde sur le projet. Dans la pensée scientifique, la méditation de l'objet par le sujet prend toujours la forme du projet.» Le Nouvel Esprit scientifique.

? «la conoscenza del reale è una luce che proietta sempre da qualche parte delle ombre»
*«La connaissance du réel est une lumière qui projette toujours quelque part des ombres.»

? «è l'oggettivazione che domina l'oggettività; l'oggettività non è altro che il prodotto di una oggettivazione corretta»*
? «c'est l'objectivation qui domine l'objectivité; l'objectivité n'est que le produit d'une objectivation correcte.» Études

? «ogni nuova verità nasce nonostante l'evidenza»
? «Toute nouvelle vérité naît malgré l'évidence»

? «C'est en se tenant assez longtemps sur la surface irisée que nous comprendrons le prix de la profondeur»
? «È stando abbastanza a lungo sulla superficie iridescente che capiremo il prezzo della profondità»