14 luglio - GIUSEPPE PREZZOLINI, la coerenza intellettuale di un anarchico conservatore.
Autore: Restelli Silvio. Curatore: Mangiarotti don Gabriele.«L'italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (da Codice della vita italiana, capitolo I, "Dei furbi e dei fessi",
Giuseppe Prezzolini).
“Una sola cosa, come riconosciuto ormai da tutti, Giuseppe Prezzolini ha curato e preservato, talora a caro prezzo: la sua libertà. Lui che non amava i beni materiali fece della sua indipendenza e libertà di espressione un totem inviolabile”.
“Un uomo unico per coerenza intellettuale”, secondo la definizione data dallo storico Renzo De Felice.
All’amico Mussolini, di cui fu editore e in un certo senso scopritore, avrebbe potuto chiedere tutto, la nomina ad accademico, quella ad ambasciatore o a senatore. Lui che con l’antifascismo non volle mai avere nulla a che fare gli chiese la liberazione di un oppositore al regime e alcuni mobili per Casa Italiana (l’istituzione culturale di cui fu direttore negli Usa). E, viceversa, quando il fascismo cadde travolto dalla sconfitta e intellettuali, sfacciatamente compromessi con il regime, prendevano dalla sera al mattino le distanze, Prezzolini sfidando l’impopolarità continuava a dare del movimento mussoliniano un giudizio articolato e obiettivo. La libertà è per Prezzolini il bene supremo dell’uomo”.
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Nato "per caso" (come lui amava dire) a Perugia il 27 gennaio 1882 da genitori senesi, Prezzolini si trova, dato il mestiere del padre Luigi (era Prefetto del Regno), a viaggiare molto.
Persa la madre ancora bambino, Prezzolini cresce studiando nella fornita biblioteca del padre.
Perso anche il padre in giovane età, iniziò la sua attività di giornalista ed editore ad appena 21 anni. Agli inizi del '900 si trasferì a Parigi dove entrò in contatto con alcuni grandi uomini di cultura francesi del tempo, fra cui Georges Sorel e Henri Bergson. Prima ancora di partire per la Francia aveva conosciuto Giovanni Papini insieme al quale fondò nel 1903 la rivista Leonardo, pubblicata fino al 1908.
Conobbe inoltre Benedetto Croce che influenzò profondamente la sua visione culturale. Nel 1908 fondò “La Voce”, prestigiosa rivista letteraria da lui diretta fino al 1913, e che durante il suo periodo di esistenza (verrà pubblicata fino al 1916) spazierà su temi legati alla letteratura, politica e società, e avrà tra i suoi collaboratori numerose personalità di spicco dell'Italia del tempo.
Partecipò alla Prima guerra mondiale come capitano dell'Esercito italiano.
Si trasferì negli Stati Uniti nel 1929 dove insegnò alla Columbia University di New York.
Dopo oltre 25 anni di permanenza negli Stati Uniti, tornò in Italia e si stabilì sulla costiera amalfitana, a Vietri sul Mare.
Continuando la sua attività di scrittore e di articolista per Il Resto del Carlino, si trasferì nel 1968 a Lugano dove morì, centenario, il 13 luglio del 1982.
Tra le opere maggiori: i memoriali “Dopo Caporetto” (1919) e “Vittorio Veneto” (1920); diversi saggi come “La cultura italiana” (scritto con Giovanni Papini, 1906), biografie, come “Benito Mussolini” (1924), “Vita di Niccolò Machiavelli fiorentino” (1927) e altre opere (America in pantofole, 1950; L'italiano inutile, 1953; Diario 1942-1968, 1980 e il Manifesto dei conservatori).
Il suo archivio ed epistolario è stato donato alla Biblioteca Cantonale di Lugano dove è tuttora conservato.
Una parte consistente del carteggio di Giuseppe Prezzolini è stata edita dalle "Edizioni di Storia e Letteratura" di Roma.
Bibliografia
• Benvenuto, Beppe. Giuseppe Prezzolini. Palermo, Sellerio, 2003. ISBN 88-389-1837-6.
• Betocchi, Silvia (a cura di). Giuseppe Prezzolini: gli anni americani, 1929-1962. Firenze, Gabinetto G. P. Vieusseux, 1994.
• Biondi, Marino. Giuseppe Prezzolini : diario di un secolo. Bolzano, Centro di cultura dell'Alto Adige, 2001.
• Campanile, Marina (a cura di). Giuseppe Prezzolini nella formazione della coscienza critica degli italiani : atti del Convegno nazionale di studi, Caserta, 25-26-27 ottobre 1985. Napoli, Banco di Napoli, 1987.
• Iannone, Luigi. Un conservatore atipico : Giuseppe Prezzolini intellettuale politicamente scorretto. Roma, Pantheon, 2003. ISBN 88-7434-048-6.
• Pino Pongolini, Francesca. Bibliografia delle opere di Giuseppe Prezzolini. Estr. da: Prezzolini, un secolo di attività P. 85-156. Milano, Rusconi, 1982.
• Pino Pongolini, Francesca. I cento anni di Giuseppe Prezzolini : catalogo della mostra bio-bibliografica. Locarno, Pedrazzini, 1982.
• Ragusa, Olga. Gli anni americani di Giuseppe Prezzolini. Firenze, Le Monnier, 2001. ISBN 88-00-84115-5.
• Rossi, Ernesto. Giuseppe Prezzolini : uomo senza pregiudizi. Firenze, La nuova Italia, 1962
• Salek, Roberto. Giuseppe Prezzolini : una biografia intellettuale. Firenze, Le lettere, 2002. ISBN 88-7166-586-4.
• Sangiuliano, Gennaro. Giuseppe Prezzolini : l'anarchico conservatore. Milano, Mursia, 2008. ISBN 9788842539407.