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14 gennaio - LEWIS CARROLL, maestro di pensiero creativo e di anticonformismo.

Autore: Restelli Silvio. Curatore: Mangiarotti don Gabriele.

«Allora dovresti dire quello a cui credi», riprese la Lepre Marzolina.«È quello che faccio», rispose subito Alice; «almeno credo a quello che dico, che poi è la stessa cosa.»
«Non è affatto la stessa cosa!» disse il Cappellaio. «Scusa, è come se tu dicessi che vedo quello che mangio è la stessa cosa di mangio quello che vedo!»

IL PENSIERO DIFFUSO DOMINANTE, nell'esaltare la scienza sperimentale come unica conoscenza vera, stabilisce un'identità assoluta tra fede e soggettività arbitraria, trasformando la parresia socratica in presuntuosa affermazione del proprio punto di vista soggettivo e disconoscendo completamente il processo che ci porta a costruire le nostre convinzioni: IL FATTO CIOÈ CHE LA NOSTRA COSCIENZA (BEN EDUCATA DALLA LOGICA) HA LA CAPACITÀ DI RICONOSCERE IN MODO INTUITIVO LA VERITÀ ATTRAVERSO L'EVIDENZA (sinderesi).


LEWIS CARROLL (Daresbury, 27 gennaio 1832 – Guildford, 14 gennaio 1898) fu scrittore, matematico, fotografo e logico britannico.
E' celebre soprattutto per i due libri "Alice nel Paese delle Meraviglie" e "Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò", opere che sono state apprezzate da una straordinaria varietà di lettori, dai bambini a grandi scienziati e pensatori.

Fra gli autori che hanno apertamente dichiarato di considerare Alice una fonte di ispirazione per le loro opere si possono ricordare James Joyce, Jorge Luis Borges e John Lennon. In molti paesi del mondo esistono club e società di estimatori di Carroll.
A Lewis Carroll è dedicato un importante premio per la letteratura per ragazzi, il Lewis Carroll Shelf Award.

Quando giunse alla Christ Church il nuovo rettore Henry Liddell, Dodgson, docente di Matematica, divenne suo ottimo amico di famiglia, in particolare della signora e dei figli. Con le tre figlie Ina, Alice e Edith era solito fare giri in barca e pic-nic, arrivando fino a Godstow e Nuneham.

Fu durante una di queste gite, nel 1862, che Dodgson inventò le linee generali di una storia fantastica per divertire le tre bambine. Alice Liddell lo pregò di metterla per iscritto.
Ne nacque un manoscritto intitolato "Alice's Adventures Under Ground" ("Le avventure di Alice sotto la terra"), che si trova oggi nella British Library (sebbene sia naturale ritenere che la Alice del titolo sia Alice Liddell, pare che ciò sia stato smentito da Dodgson).

Sua produzione meno nota è, certamente, quella che riguarda la sua passione per la logica e per la matematica. Con il suo vero nome fece pubblicare una serie di trattati di logica di cui si ricordano, tra gli altri, "Euclide ed i suoi rivali moderni" (1879), "Il gioco della logica" (1887), "Che cosa disse la tartaruga ad Achille" (1894) e "La logica simbolica", pubblicato nel 1894. L'intelligenza fuori dal comune di Dodgson è dimostrata anche da alcune sue invenzioni.

Nel 1891 creò un sistema di scrittura detto “nyctografia” che consentiva di scrivere al buio, usando un codice di segni su una griglia rettangolare dotata di buchi quadrati. Inventò anche un gioco di carta e matita, il word ladder (la "scala delle parole"). Sebbene pochissimi conoscano l'inventore e l'origine di questo gioco, esso è piuttosto diffuso in tutto il mondo.