12 novembre - NIKLAS LUHMANN: la teoria relazionale applicata allo studio della società.
Autore: Restelli Silvio. Curatore: Mangiarotti don Gabriele.Uno dei maggiori esponenti della sociologia tedesca del XX secolo, N. Luhmann (Lüneburg, 8 dicembre 1927 – Oerlinghausen, 12 novembre 1998) applicò alla società la teoria dei sistemi sociali (sociologia), che ebbe un forte riscontro anche nel campo della filosofia.
A partire dai primi anni ’80, Niklas_Luhmann ha sviluppato con il sud d’Italia e con Raffaele De Giorgi un rapporto speciale culminato con la pubblicazione di "Teoria della Società", e con l’istituzione nel 1988 del "Centro Studi sul Rischio" presso l’Università degli Studi di Lecce.
Teoria dei sistemi sociali
La creazione intellettuale di Luhmann consiste nell'aver applicato alla società la teoria generale dei sistemi, che bisogna distinguere dalla teoria dei sistemi sociali di Talcott Parsons, la teoria dell'evoluzione biologica.
Luhmann parte dalla premessa, che gli elementi primari ed unici di un qualsiasi sistema sociale non siano gli agenti principali, ovvero gli uomini, ma gli effetti della comunicazione, ovvero comunicazioni che producono altra comunicazione. Senza comunicazione non esiste nessuna forma di sistema sociale, anzi la chiusura operativa del sistema sociale è operata proprio sul concetto di comunicazione. Tutto ciò che c'è nel sistema sociale è solo ed esclusivamente comunicazione.
Un sistema sociale (sistema chiuso) è in grado di costituirsi, ricostituirsi, ma soprattutto di autogestirsi (autoreferenzialità e autopoiesi). Questo è possibile solo mediante una perenne comunicazione.
Luhmann precisa che l'uomo non può essere considerato un sistema di questo tipo, perché in realtà rappresenta un altro tipo di sistema più complesso; il sistema psicologico (coscienza), che a differenza del primo è in grado di pensare.
I sistemi sociali invece non pensano, ma agiscono, sotto forma di:
1. interazione;
2. organizzazione;
3. società.
Secondo Luhmann l'osservazione sociologica contiene un elemento problematico. Essa compie ciò che viene descritto in quanto la stessa osservazione è parte dell'oggetto che intende descrivere. In quanto parte della società, l'osservazione deve contenere una componente autologica (deve descrivere anche se stessa nella forma dell'autosservazione).
Comunicazione
Luhmann radicalizza il concetto di comunicazione. E lo definisce come unità o sintesi di tre selezioni: emissione (Mitteilung), informazione e comprensione (quest'ultima intesa come osservazione della differenza delle due precedenti selezioni).
Anche alla sua geniale riflessione dobbiamo la nascita della sociologia relazionale di cui è maggiore esponente Pierpaolo Donati, che si fonda sull'importanza della relazione nello studio dei fatti sociali.
Nell'ambito della sociologia contemporanea, la teoria relazionale si pone come obiettivo soprattutto il superamento del funzionalismo (nelle sue varie versioni: strutturale, sistemico, comunicativo, etc.).
Il suo teorema fondamentale consiste nell'affermare che l'identità sociale di un qualsivoglia agente/attore A (individuale o collettivo) non consiste nella semplice e im-mediata relazione di un ente a sé stesso (A=A), né nella negazione di tutto ciò che è esterno ad A (A= negazione di tutto ciò che non è A), ma nella relazione fra A e l'altro da A (= relazione fra A e non-A).
Pertanto l'identità sociale non è né una pura costruzione o proiezione degli individui, né una funzione delle strutture della società, ma è l'effetto emergente delle relazioni attivate dai soggetti sociali.