12 giugno - GASPARE BERTONI, un sacerdote santo che si prodiga per l'evangelizzazione del popolo

Gaspare_Bertoni (Verona, 9 ottobre 1777 – Verona, 12 giugno 1853) è un sacerdote italiano, fondatore della Congregazione delle Sacre Stimmate di Nostro Signore Gesù Cristo (Stimmatini). È venerato come santo dalla Chiesa cattolica.

Nato a Verona il 9 ottobre 1777, a 18 anni risponde alla chiamata al sacerdozio, ma proprio mentre inizia il corso di teologia la sua città subisce l'invasione straniera. Il giovane chierico si distingue per l'assistenza ai malati e ai feriti, entrando a far parte dell'«Evangelica Fratellanza degli Spedalieri».

Ordinato sacerdote il 20 settembre 1800, gli viene affidata la cura spirituale della gioventù. Nel maggio 1808 viene chiamato a dirigere spiritualmente la nascente Congregazione delle Figlie della Carità, fondate da santa Maddalena di Canossa; guida anche la serva di Dio Leopoldina Naudet, fondatrice delle Sorelle della Sacra Famiglia. Con alcuni compagni formati nei suoi Oratori, nel 1816 dà inizio " presso la Chiesa delle Stimmate di San Francesco " all'istituto religioso dei «Missionari apostolici in aiuto dei vescovi», detto poi delle «Stimmate di Nostro Signore Gesù Cristo». Provato da continue malattie, muore a Verona il 12 giugno 1853. Giovanni Paolo II lo proclama santo il 1° novembre 1989. (Avv.)

Il processo di beatificazione e canonizzazione
Il 1 novembre 1975 fu proclamato beato dal Papa Paolo VI, che di lui disse:
«Vediamo in questa mite e preveggente figura l'apostolo dei giovani, che anche oggi indica la via da seguire per un avvenire sicuro della società.» (Omelia di papa Paolo VI nella messa di Canonizzazione di San Gaspare Bertoni)

Il 1 novembre 1989 fu proclamato santo dal Papa Giovanni Paolo II, spiegando che:
«Egli appartiene a quella schiera di santi, di beati, di servi di Dio, che prodigiosamente si sviluppò in terra veneta all’inizio del secolo scorso, in mezzo a gravissime vicende di guerre, devastazioni e povertà. Consapevole, come altre anime elette di quell’epoca, che si stava scrivendo una nuova pagina di storia e che era in formazione una nuova cultura , si prodigò per una rinnovata evangelizzazione tra il popolo.» (Omelia di papa Giovanni Paolo II nella messa di Canonizzazione di Gaspare Bertoni e Riccardo Pampuri)

Aveva detto di lui papa Paolo VI: "Si prodiga per i concittadini curando le piaghe lasciate dalla guerra; e avendo avvertito l’urgenza di curare la gioventù, che vedeva in balia di sé stessa, priva di formazione, egli, nella povertà e umiltà più assoluta, raccoglie ragazzi e giovani nel suo primo oratorio, che sorge col nome di Coorte mariana".
L’oratorio, e poi la scuola gratuita. Ecco pronto il nuovo strumento formativo, di cui il regime napoleonico intuisce presto la forza innovativa, decidendo di sopprimerlo. Anche se poi la storia sopprimerà il regime napoleonico, mentre gli oratori si moltiplicheranno, dappertutto.

La sua congregazione, ideata per essere in stretta collaborazione con i vescovi, prendeva spunto dall'espressione «Euntes, docete in diocesi et mundo» («Andate e predicate nella diocesi e nel mondo»), tratta a sua volta dalle parole di Gesù Cristo riportate nel vangelo di Matteo: «Andate e predicate» (Matteo 28,19[1]). Dopo la caduta di Napoleone, il 20 dicembre 1817 venne nominato "missionario apostolico" da papa Pio VII.