10 Febbraio - PIO XI: nel centro del dibattito.
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ACHILLE RATTI fu eletto papa il 6 febbraio 1922 alla quattordicesima votazione. Il conclave era stato in effetti contrastato: da un lato i conservatori puntavano sul cardinale Merry del Val, ex Cardinal Segretario di Stato di papa Pio X, mentre i cardinali più "liberali" sostenevano il Cardinale Segretario di Stato in carica, il cardinale Pietro Gasparri.
Pontificato
La sua prima enciclica Ubi arcano Dei consilio, del 23 dicembre 1922, manifestò il programma del suo pontificato, peraltro ben riassunto nel suo motto "pax Christi in regno Christi", la pace di Cristo nel Regno di Cristo. Detto altrimenti, a fronte della tendenza a ridurre la fede a questione privata, papa Pio XI pensava invece che i cattolici dovessero operare per creare una società totalmente cristiana, nella quale Cristo regnasse su ogni aspetto della vita.
Egli intendeva dunque costruire una nuova cristianità che, rinunciando alle forme istituzionali dell'Ancien Régime, si sforzasse di muoversi nel seno della società contemporanea. Nuova cristianità che soltanto la Chiesa cattolica costituita da Dio e interprete delle verità rivelate era in grado di promuovere.
Questo programma fu completato dalle encicliche, Quas primas (11 dicembre 1925), con la quale fu pure instituita la festa di Cristo Re e Miserentissimus Redemptor (8 maggio 1928), sul culto del Sacro Cuore.
Papa Pio XI procedette a numerose beatificazioni, e canonizzazioni, (per un totale di 496 beati e 33 santi), fra le quali quelle di Bernadette Soubirous, Giovanni Bosco, Teresa di Lisieux, Giovanni Maria Vianney e Antonio Maria Gianelli.
Egli nominò pure quattro nuovi dottori della Chiesa: Pietro Canisio, Giovanni della Croce, Roberto Bellarmino e Alberto Magno. In particolare procedette alla beatificazione di 191 martiri, vittime della Rivoluzione francese, "una perturbazione universale durante la quale furono affermati, con tanta arroganza, i diritti dell'uomo"[3].
Ratti vide nel mero rientro dei protestanti e ortodossi nella Chiesa cattolica la vera soluzione alla questione ecumenica come scrisse nell'enciclica Mortalium animos del (6 gennaio 1928). Tradizionale fu pure la sua risposta alle questioni di morale sessuale con la Casti Connubii del (31 dicembre 1930).
La morte e il discorso scomparso
Nel febbraio 1939 Pio XI convocò a Roma tutto l'episcopato italiano in occasione del I decennale della "conciliazione" con lo Stato Italiano, del XVII anno del suo pontificato e il 40° anno del suo sacerdozio. Nei giorni 11 e 12 febbraio egli avrebbe pronunciato un importante discorso, preparato da mesi, che sarebbe stato il suo testamento spirituale e dove, probabilmente, avrebbe denuciato la violazione dei Patti Lateranensi da parte del governo fascista e le persecuzioni razziali in Germania. Tale discorso è rimasto segreto fino al pontificato di papa Giovanni XXIII quando nel 1959 vennero pubblicate alcune parti. Egli infatti morì per un attacco cardiaco dopo una lunga malattia, [11] nella notte del 10 febbraio 1939.
È ormai assodato che il testo dell'enciclica fu fatto distruggere per ordine di Pacelli [12], al tempo Cardinal Segretario di Stato che auspicava di intraprendere nuove e più pacate relazioni con la Germania e l'Italia.
Nel settembre 2008, un congresso organizzato a Roma dalla Pave The Way Foundation sull'operato di Pio XII nei confronti degli ebrei ha riportato la questione dei rapporti tra il Vaticano e le dittature totalitarie nell'interesse dei media.
Un'ex dirigente della Federazione Universitaria Cattolica Italiana, Bianca Penco (vice-presidente della federazione tra il 1939 e il 1942 e presidente nazionale insieme a Giulio Andreotti e Ivo Murgia tra il 1942 e il 1947), ha rilasciato un'intervista al Secolo XIX in cui parla della questione.
Secondo il racconto della Penco, Pio XI avrebbe ricevuto alcuni esponenti di spicco della federazione nel febbraio del 1939, annunciando a questi che aveva preparato un discorso che era intenzionato a tenere l'11 febbraio, in occasione del decennale del Concordato: questo discorso sarebbe stato critico nei confronti del nazismo e del fascismo, e avrebbe anche contenuto riferimenti alle persecuzioni dei cristiani che in quegli anni avvenivano in Germania. Il Papa, secondo l'intervista, avrebbe dovuto anche annunciare un'enciclica contro l'antisemitismo.
Ma Achille Ratti morì la notte prima, il 10 febbraio e Pacelli, al tempo Cardinal Segretario di Stato e dopo poco meno di un mese eletto al pontificato come papa Pio XII, avrebbe deciso di non divulgare il contenuto di questi documenti. La Penco afferma anche che dopo la morte di papa Ratti, alle richieste dei rappresentanti della FUCI di avere informazioni sul destino del discorso che avevano potuto osservare in anteprima, l'esistenza stessa di questo sarebbe stata negata. [13]
Sulla base di un presunto memoriale del cardinale Tisserant ritrovato nel 1972, prese corpo la leggenda che Pio XI fosse stato avvelenato per ordine di Benito Mussolini, il quale avendo avuto sentore della possibilità di essere condannato e forse scomunicato avrebbe incaricato il professore medico Francesco Petacci di avvelenare il Pontefice. Questa teoria venne seccamente smentita dal cardinale Carlo Confalonieri, segretario personale di Pio XI. Questa teoria è stata inoltre esclusa dalla nota studiosa Emma Fattorini, reputando la tesi come un eccesso di immaginazione che non ritrova il minimo riscontro nell'attuale documentazione. Inoltre il medico Francesco Petacci non ebbe accesso alla stanza del Pontefice se non dopo la sua morte. [14]
Note
1. ^ M Cuaz Le Alpi Edito a Bologna 2005 pag 122
2. ^ Pierre Milza, Serge Berstein: Storia del Fascismo. 1980, Editions du Seuil
3. ^ E. Fattorini, Pio XI, Hitler e Mussolini, Einaudi, Torino, 2007
"Mi riferisco alla beatificazione dei martiri della Rivoluzione francese, quella rivoluzione che, come ebbe a dire nel 1922 aveva portato alla "perturbazione universale durante la quale furono affermati, con tanta arroganza, i diritti dell'uomo"
11. ^ AES, Stati Ecclesiastici, pos 576, fascicolo 607 dagli appunti del cardinale Tardini
"Il Papa sta male. Il professor Bonanome ha riscontrato disturbi alla prostata. Il professor Cesaliacherchi ha notato debolezza cardiaca (40-44 pulsazioni), conseguenza, come pure i dolori alla prostata, dei disturbi di circolazione. Eppure il Santo Padre ha dettato lui stesso un comunicato che comincia così -Il Papa sta bene, ma per precauzione si astiene dal dare udienze per poter essere pronto alle cerimonie di sabato e domenica- Abbiamo un po' modificato quest'annuncio per non dire bugie, pur non dicendo tutta la verità. Di più, l'anticamera ha dattilografato il solito foglio delle udienze con una lunga fila di nomi. Ciò per dare al Papa (e c'è bisogno?) l'illusione che si è tutti persuasi che lui stia bene e che si prepari ogni cosa come d'ordinario. Mi domando: è bene fare così?
12. ^ E. Fattorini, Pio XI, Hitler e Mussolini, Einaudi, Torino, 2007 pag. 214 "Appena morto il papa, Pacelli ordina l'immediata distruzione di tutte le copie del testo scritto da Pio XI, già composto in tipografia e pronto per essere distribuito ai vescovi."
13. ^ Mussolini, Hitler e lo scontro tra i due Papi, articolo de "Il Secolo XIX", del 21 settembre 2008
14. ^ E. Fattorini, Pio XI, Hitler e Mussolini, Einaudi, Torino, 2007 pag 224
"Il clima di mistero su come andarono gli avvenimenti di quegli ultimi giorni tornerà ancora a lungo nel tempo fino ad alimentare addirittura il sospetto che il Pontefice fosse stato avvelenato su commissione di Benito Mussolini, tramite il medico, dottor Petacci. Un eccesso d'immaginazione che non trova il minimo riscontro nell'attuale documentazione, ma che resta indicativa del clima. Il cardinale Tisserant avrebbe dichiarato "Lo hanno liquidato", nessuno in quel momento si azzardò a chiedere se aveva delle prove: il professor Francesco Petacci ebbe accesso alla stanza privata del pontefice subito dopo la morte di questi. Fu lui a occuparsi degli interventi necessari per la conservazione della salma."
Per approfondire vedi l'articolo di Simone Baroncia qui. e quello di Giorgio Vecchio qui.
Vedi anche:
Il Tempo e la Storia (23/06/2015) qui;
Pio Xi contro le leggi razziali qui;
Pier Luigi Guiducci - Oltre la leggenda: il Vaticano e la fuga dei criminali nazisti qui.