1 febbraio - WERNER KARL HEISENBERG: il principio di indeterminazione.

Quando era studente, incontrò Niels Bohr a Göttingen nel 1922. Ciò permise lo sviluppo di una fruttuosa collaborazione tra i due.
Heisenberg ebbe l'idea della meccanica matriciale, la prima formalizzazione della meccanica quantistica, nel 1925.
Il suo principio di indeterminazione, introdotto nel 1927, AFFERMA CHE LA MISURA SIMULTANEA DI DUE VARIABILI CONIUGATE, COME POSIZIONE E QUANTITÀ DI MOTO OPPURE ENERGIA E TEMPO, NON PUÒ ESSERE COMPIUTA SENZA UN'INCERTEZZA INELIMINABILE.
Assieme a Bohr, HEISENBERG (Würzburg, 5 dicembre 1901 – Monaco di Baviera, 1º febbraio 1976) formulò l'interpretazione di Copenaghen della MECCANICA QUANTISTICA.
Ricevette il Premio Nobel per la fisica nel 1932 "per la creazione della meccanica quantistica, la cui applicazione, tra le altre cose, ha portato alla scoperta delle forme allotrope dell'idrogeno".

Il lavoro durante la guerra
La fissione nucleare venne scoperta in Germania nel 1939. Heisenberg rimase in Germania durante la seconda guerra mondiale, lavorando sotto il regime nazista. Guidò il programma nucleare tedesco, ma i limiti della sua collaborazione sono controversi.

Rivelò l'esistenza del programma a Bohr durante una conferenza a Copenaghen nel settembre 1941. Dopo l'incontro, la lunga amicizia tra Bohr e Heisenberg terminò bruscamente. Bohr si unì in seguito al progetto Manhattan.
Si è speculato sul fatto che Heisenberg avesse degli scrupoli morali e cercò di rallentare il progetto. Heisenberg stesso tentò di sostenere questa tesi. Il libro "Heisenberg's War" di Thomas Power e l'opera teatrale "Copenhagen" di Michael Frayn adottarono questa interpretazione.

Nel febbraio 2002, emerse una lettera scritta da Bohr ad Heisenberg nel 1957 (ma mai spedita): vi si legge che Heisenberg, nella conversazione con Bohr del 1941, non espresse alcun problema morale riguardo al progetto di costruzione della bomba; si deduce inoltre che Heisenberg aveva speso i precedenti due anni lavorandovi quasi esclusivamente, convinto che la bomba avrebbe deciso l'esito della guerra.

Molti storici della scienza considerano questo scritto come prova della sua adesione al progetto nazista; altri obiettano che Bohr comprese male le intenzioni di Heisenberg.