San Vittore
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Il santo che si festeggaia L'8 Maggio è San Vittore il Moro, questo attributo, moro, oltre a indicare il colore bruno della pella degli africani vuole dire «mauro», cioè nativo dlla Mauretania, un'antica regione dell'Africa corrispondente alla zona dell'odierno Marocco.
Vittore era soldato ai tempi di Massimiano, imperatore d'Occidente e si trovava a Milano; fu proprio Massimiano a dare inizio ad una delle ultime persecuzioni, prima che, sempre a Milano, nel 313, Costantino promulgasse il famoso editto che riconosceva ai cristiani completa libertà di culto.
Il giovane Vittore aveva sempre seguito fedelmente il suo imperatore, ma ancor più fedelmente seguiva gli insegnamenti di Gesù. Sottoposto ad interrogatorio confessò la sua fede riaffermando al tempo stesso la fedeltà all'imperatore per tutto ciò che riguardava la sua vita civile e la disciplina militare.
Anche minacciato di tortura tenne fede al suo impegno e nelle mani di feroci persecutori mantenne un atteggiamento chiaro e lineare, pur subendo i più duri tormenti, fustigato e bastonato, fu infine ricoperto di rovente piombo fuso, sopravvissuto a questi supplizi, venne decapitato nell'anno 303.
Vittore il Moro è diventato presto uno dei santi più popolari e venerati di Milano, ed il suo nome venne cambiato in quello di Vittore da Milano.
Sant'Ambrogio scriveva che Vittore era uno dei principali patroni della città e San Gregorio di Tours riporta molto miracoli che sono avvenuti presso la tomba del martire Mauretano.