A piedi... 21 - Rito Latino nel Santo Sepolcro
XI giorno di viaggio – 7/1/2009 – Santo Sepolcro – Custodia di Terrasanta – Ein Karem – Sobhy- Autore:
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- Stamattina sveglia alle 5.45. Santa Messa al Santo Sepolcro alle 6.30. Andiamo io, Silvio (mio paziente compagno di stanza), Vale, Stefano, Sara, Fabio. Poi ci raggiungono Barbara e Armanda. L’unica Messa cattolica feriale è alle 6.30 (!)
- Alba sulla Porta di Damasco. Blu e azzurro dietro la trama di ocra. Dentro la città vecchia i vicoli bui e i negozi chiusi. Nella Basilica i copti (o forse sono Siro-Giacobiti...) dietro l’Anasthasis salmodiano monotonamente, agitando fastidiosi turiboli con appesi campanelli, ma il nostro organo (cattolico) si impone.
- Messa tutta in latino, comprese le letture (Deo gratias!). Intensissima impressione come della potenza di tutto il Rito Latino, di tutto l’Occidente alle spalle del prete che officia. In fondo i frati francescani sostengono la Liturgia. Immedesimazione, affidamento di coloro che mi sono cari. Mi scorrono davanti i loro visi... sono tutti dati a Lui.
- La Comunione è sotto le Due Specie, la ricevo inginocchiato. Non riesco a scrivere ciò che è stato, meno emozione di ieri, più immedesimazione in ciò che mi era posto innanzi, l’ostia bagnata nel vino...
- Breve giro della Basilica, adorazione del Calvario e della Santa Croce... Dio, quello che è lì, quello che c’è lì! Tutta la mia vita sia irradiata d’ora innanzi dal pensiero del Santo Sepolcro, da questi momenti, da queste pietre che ho toccato! Riesco a entrare due volte, mi inchino, dentro il Santo Sepolcro, dentro l’Anasthasis... ahimè, Sobhy ci ha confermato come la Chiesa Ortodossa sia ferma, immobile e stia perdendo fedeli... non sono in grado di fare i conti con la modernità. La Chiesa Cattolica con tutti i suoi enormi difetti, e tutte le defezioni, si sta giocando...
- All’uscita Gerusalemme che si apre. Poi l’incontro con Padre Pizzaballa, Custode di Terrasanta. Racconta della prospettiva demografica dei musulmani: è preoccupante... ma lui è colui cui è stata affidata la custodia dei Luoghi Santi. Parla dei popoli che sono qui, di Israele, ecc. Poi ce ne torniamo al Santo Sepolcro per un’ultima visita. Affido tutti e Cripu (che mi aveva mandato il messaggio) mentre mi prostro al Buco della Croce.
- L’altro giorno, usciti dall’Orto del Getsemani (la Pietra del Getsemani, la Pietra del Getsemani...) Donge ricordava come venendo qui in pellegrinaggio si veda tutto con una densità incredibile, tutto assieme... e poi, nel corso dei mesi e degli anni, si inizi ad afferrare sempre più chiaramente ciò che all’inizio era passato quasi indifferente... che la mia vita possa essere incisa per sempre!
- Prima di partire, caffè turco davanti alla Porta di Damasco. Poi verso Ein Karem, a piedi, attraversiamo i nuovi quartieri, ebraici, di Gerusalemme, dopo aver rivisto le antiche mura e la Porta di Jaffa (con il tratto di mura demolito per far passare il Kaiser), la torre di Davide. I quartieri ebraici sono identici ai nostri, mi sembra di essere ritornato nella “banalità” dell’Europa. È incredibile, 3000 chilometri in 300 metri!
A piedi per le colline a occidente di Gerusalemme. Paesaggio simile alla Galilea, più boschi (anche conifere!), il tutto un po’ più curato.