Pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto
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In un tempo in cui tutto deve essere indolore, veloce e rapido, quando i minuti sono sempre contati, che significato assume questo camminare nella notte verso il Santuario di Loreto in compagnia di migliaia di persone, ognuna con i propri propositi, le proprie invocazioni da rivolgere alla Madre di DIO?
Il pellegrinaggio a piedi da Macerata a Loreto era alla sua ventisettesima edizione.
Ne avevo sentito parlare spesso ma non avevo mai partecipato, quest’anno ho accolto l’invito di un’amica e ho esteso l’invito a mio marito e ad altri amici, così mi sono trovata in mezzo al fiume di umanità che nella notte ha camminato verso la santa casa di Loreto, a me è sembrato la metafora della vita d’ogni uomo e della vita della Chiesa.
Alla prima edizione erano in trecento a camminare per i ventotto chilometri che vanno da Macerata a Loreto, alla 27° edizione in cinquantamila.
E’ già accaduto nella storia, Cristo è partito con dodici, non tutti uguali, non tutti fedeli, uno persino traditore, ma la Chiesa resiste e ci è maestra da più di duemila anni.
Il Pellegrinaggio ha inizio allo stadio all’Helvia Recina di Macerata la gente canta, ascolta le testimonianze di Giuliano Ferrara che si proclama non credente ma stupito da questo popolo in cammino, le autorità porgono il saluto, la Messa è officiata da Monsignor Angelo Scola, poi si parte nel buio della notte.
Ci sono tratti in salita, altri in discesa, si cammina in pianura tenendo per mano la persona che si ama, in un ideale cammino verso il proprio destino, si cercano gli amici che sono davanti a te, e si tende lo sguardo a chi ti segue.
Cos’è questo se non il vivere di ogni uomo?
Dopo una notte di cammino e di preghiera, dopo aver ascoltato le testimonianze di chi ha trovato nella fede la risposta a quella sete di felicità o di chi è ancora alla ricerca di qualcosa che ha solo intuito buono per sé, quando ti sembra che la fatica abbia il sopravvento, le gambe sono diventate due pezzi di legno e i piedi sono doloranti, guardi intorno a te e vedi una signora anziana, curva, appoggiata ad un bastone che trascina i piedi e capisci che come te ha camminato tutta la notte e allora prosegui e vedi quelli che hanno l’età dei tuoi figli e le gambe e il cuore colmi di giovinezza, saltano da un fosso all’altro e sorpassano la fila correndo sul ciglio dei campi di grano.
Nei paesi la gente ha sfidato il sonno ed il vento per aspettare il serpente di pellegrini che si snoda tra le strade, tra le colline le fiaccole accese illuminano la notte.
Quando stai per cedere e i tuoi amici stanchi come te ti dicono: “Pensa cosa deve aver patito nostro Signore…” allora prosegui, questo è il Pellegrinaggio a piedi Macerata Loreto, e molto altro cui le parole non sanno dare forma.
Sono i pensieri che ti accompagnano nella notte, tra un canto e una decina del rosario, sono i volti dei tuoi amici che sai stanno lottando con la malattia, con la fatica del vivere, sono i volti dei tuoi figli che affidi alla Madonna, sono le tue amarezze e i tuoi problemi che si sciolgono nelle lacrime che la notte nasconde e quando arrivi sai di avere partecipato a qualcosa che non saprai raccontare fino in fondo, qualcosa che vorresti che altri potessero provare e se cedi e la fatica ed il dolore hanno il sopravvento, una mano amica ti si posa sulla spalla per consolarti e assicurarti che le tue preghiere e la tua fatica non andranno perse, questo, ma molto di più di questo è il pellegrinaggio alla Santa Casa di Loreto, quel luogo tangibile da dove tutto ebbe inizio, quelle mura che ascoltarono le parole dell’angelo a Maria, quella casa dove tutto ebbe inizio.
Perché la fede è proprio qualcosa di tangibile, di sperimentabile nella vita, non un’idea, non una serie di regole, ma un avvenimento presente, oggi.