Manifesto per un voto senza rimpianti

Fonte:
http://www.samizdatonline.it/
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ELEZIONI DEL 9-10 APRILE 2006

Manifesto per un voto senza rimpianti


Caro concittadino,

vogliamo proporti, nelle righe che seguono, un invito ad approfondire le ragioni del tuo libero voto alla luce di quanto propone la Chiesa, cattolico o no che tu sia.
Il documento è diviso in 3 parti: i principi ideali che sottoponiamo alla tua approvazione critica, i criteri concreti della scelta che derivano da tali principi e alcuni dati della storia recente che aiutino a scegliere per il futuro.

1. PRINCIPI IDEALI

Posto che la politica non possa essere da sola la risposta alla domanda di ogni uomo – compito che appartiene principalmente alla proposta educativa che la società è in grado di proporre e alla libera risposta del singolo – è comunque vero che la sua funzione è fondamentale sia nel porre le condizioni per cui questa proposta sia possibile, sia nel dare, attraverso le leggi, le linee-guida del cammino di un popolo.
Ecco in dettaglio i principi ideali su cui ti invitiamo a giudicare le varie proposte politiche:

  • La difesa della vita, “la nuova frontiera della questione sociale”, come espresso da papa Benedetto XVI, e del mistero dell’amore fra uomo e donna aperto alla procreazione
  • Una concezione dell’uomo che non riduca l’essere umano a strumento della scienza o a cancro dell’ambiente o a puro consumatore oppure ancora alla sola sessualità
  • Un’attenzione alla libertà, dignità suprema della persona, in tutte le sue declinazioni, a cominciare dalla libertà religiosa e dalla libertà di educazione: ad ogni cittadino (religioso o laico) sia permesso di proporre a tutti i livelli della vita pubblica il suo credo senza limitazioni, compatibilmente con i principi che fondano la storia e la tradizione del popolo italiano
  • Una carità basata sulla società e che non sia annullata o limitata dall’azione dello Stato (“Non uno Stato che regoli e domini tutto è ciò che ci occorre, ma invece uno Stato che generosamente riconosca e sostenga, nella linea del principio di sussidiarietà, le iniziative che sorgono dalle diverse forze sociali” – Benedetto XVI, enciclica Deus caritas est)


2. CRITERI DELLA SCELTA

Per operare concretamente la scelta, occorre distinguere, nel marasma quotidianamente proposto dai media e dai politici, che cosa veramente ci sta a cuore.
Riportiamo, al proposito, il brano della “Nota sull’impegno e il comportamento dei cattolici nella vita politica” (dell’allora Card. J. Ratzinger, 2002), in cui vengono sinteticamente descritte le esigenze etiche irrinunciabili per un cattolico che si cimenti con la politica:


“Quando l’azione politica viene a confrontarsi con principi morali che non ammettono deroghe, eccezioni o compromesso alcuno, allora l’impegno dei cattolici si fa più evidente e carico di responsabilità. Dinanzi a queste esigenze etiche fondamentali e irrinunciabili, infatti, i credenti devono sapere che è in gioco l’essenza dell’ordine morale, che riguarda il bene integrale della persona. E’ questo il caso delle leggi civili in materia di aborto e di eutanasia (da non confondersi con la rinuncia all’accanimento terapeutico, la quale è, anche moralmente, legittima), che devono tutelare il diritto primario alla vita a partire dal suo concepimento fino al suo termine naturale. Allo stesso modo occorre ribadire il dovere di rispettare e proteggere i diritti dell’embrione umano. Analogamente, devono essere salvaguardate la tutela e la promozione della famiglia, fondata sul matrimonio monogamico tra persone di sesso diverso e protetta nella sua unità e stabilità, a fronte delle moderne leggi sul divorzio: ad essa non possono essere giuridicamente equiparate in alcun modo altre forme di convivenza, né queste possono ricevere in quanto tali un riconoscimento legale. Così pure la garanzia della libertà di educazione ai genitori per i propri figli è un diritto inalienabile, riconosciuto tra l’altro nelle Dichiarazioni internazionali dei diritti umani. Alla stessa stregua, si deve pensare alla tutela sociale dei minori e alla liberazione delle vittime dalle moderne forme di schiavitù (si pensi ad esempio, alla droga e allo sfruttamento della prostituzione). Non può essere esente da questo elenco il diritto alla libertà religiosa e lo sviluppo per un’economia che sia al servizio della persona e del bene comune, nel rispetto della giustizia sociale, del principio di solidarietà umana e di quello di sussidiarietà, secondo il quale «i diritti delle persone, delle famiglie e dei gruppi, e il loro esercizio devono essere riconosciuti». [21] Come non vedere, infine, in questa esemplificazione il grande tema della pace. Una visione irenica e ideologica tende, a volte, a secolarizzare il valore della pace mentre, in altri casi, si cede a un sommario giudizio etico dimenticando la complessità delle ragioni in questione. La pace è sempre «frutto della giustizia ed effetto della carità»; [22] esige il rifiuto radicale e assoluto della violenza e del terrorismo e richiede un impegno costante e vigile da parte di chi ha la responsabilità politica”.


CRITERI PRATICI DELLA SCELTA
E’ importante considerare il “contesto” in cui si troverà ad agire il parlamentare che ci rappresenterà: la singola persona è limitata dal partito che la sostiene e il partito è limitato dalla coalizione cui aderisce. Occorre quindi chiedersi se la persona di mia fiducia avrà la possibilità di portare realisticamente a frutto i suoi propositi ideali. Nel dettaglio:
Coalizione
Fare attenzione al condizionamento di giornali e media, i quali puntano “ossessivamente” solo su alcuni aspetti (come la crescita economica o l’impresentabilità di alcuni candidati), perdendo di vista il quadro generale, ovvero l’idea di uomo e di società di ogni coalizione che si presenta agli elettori
Partito
Poiché non è possibile prevedere nella rigidità di un programma tutte le future azioni di una maggioranza parlamentare, ti invitiamo a dare un giudizio leale e critico su ogni partito per stabilire in coscienza quale sia il più adatto per portare avanti in particolare quelle “esigenze etiche irrinunciabili” che abbiamo posto alla tua attenzione
Uomo politico
Nella scelta di un partito politico, non sono decisive le valutazioni morali sulle singole persone, ma piuttosto le possibili azioni che queste intraprenderanno sulla base delle loro convinzioni (ad esempio, un politico divorziato che difende il matrimonio è politicamente preferibile ad un politico “fedele” che indebolisce la famiglia)



3. ALCUNI FATTI DELLA STORIA RECENTE
Ecco il comportamento delle coalizioni che si presentano alle prossime elzioni, nelle ultime votazioni italiane ed europee sui temi sopra descritti:

ITALIA

Legge 40: esclude ogni sperimentazione sull’embrione umano (marzo 2004)


Voto:
  • Casa delle Libertà: 96% favorevoli, 3% astenuti, 1% contrari
  • Unione: 18% favorevoli, 82% contrari
    (dati ricavati dal sito ufficiale del Senato - http://www.senato.it/)


Numero di proposte di legge a favore dell’eutanasia:
  • Casa delle Libertà: nessuna
  • Unione: 5 (depenalizzazione per i medici che fanno morire i malati consenzienti)


Numero di proposte di legge contro l’eutanasia:
  • Casa delle Libertà: 1 (punibilità dei medici che praticano l’eutanasia)
  • Unione: nessuna


Numero di proposte di legge a favore dell’equiparazione eterosessualità-omosessualità
  • Casa delle Libertà: nessuna
  • Unione: 4 (adozione figli per coppie omosessuali, matrimonio omosessuale, registro unioni civili, PACS)


UNIONE EUROPEA

Risoluzione che condanna come omofobi gli stati che non equiparano le coppie omosessuali a quelle eterosessuali (gennaio 2006)


Voto:
  • Casa delle Libertà: 11% favorevoli, 3% astenuti, 86% contrari
  • Unione: 76% favorevoli, 24% contrari
    (dati ricavati dal sito ufficiale del Parlamento Europeo www.europarl.eu.int/ suddividendo i parlamentari in base alle attuali alleanze elettorali)


Risoluzione che invita gli stati a limitare la libertà religiosa quando questa “entri in conflitto con i diritti delle donne” ad esempio sui temi dell’aborto e della contraccezione (ottobre 2005): confermata la tendenza di voto esposta analiticamente per la risoluzione sull’omofobia

Nel 2002 la Commissione Europea, sotto la presidenza del prof. Romano Prodi, finanzia con 32 milioni di euro UNFPA, fondo dell’ONU che ha sostenuto in Cina la politica di riduzione delle nascite, cioè il figlio unico obbligatorio, anche mediante contraccezione ed aborti forzati


(Un ringraziamento all’associazione “Nuove Onde” e al sito www.FattiSentire.net, da cui sono state tratte preziose indicazioni)

Associazione Samizdatonline
(http://www.samizdatonline.it)