CONCILIO VATICANO II – DECRETO PER I FEDELI LAICI APOSTOLICAM ACTUOSITATEM (estratti)
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1. ... Le circostanze odierne richiedono assolutamente che il loro apostolato [dei laici] sia più intenso e più esteso. ... senza l’opera dei laici la Chiesa a stento potrebbe essere presente e operante. Il segno di questa molteplice e urgente necessità è l’evidente intervento dello Spirito Santo, il quale rende oggi sempre più consapevoli i laici della loro responsabilità e dovunque li stimola a mettersi a servizio di Cristo e della Chiesa.
3. I laici derivano il dovere e il diritto all’apostolato dalla loro stessa unione con Cristo capo. ... testimoniare dappertutto il Cristo. ... A tutti i cristiani quindi è imposto il nobile impegno di lavorare affinché il divino messaggio della salvezza sia conosciuto e accettato da tutti gli uomini, su tutta la terra.
4. ... con animo generoso si dedicano totalmente ad estendere il regno di Dio e ad animare e perfezionare con lo spirito cristiano l’ordine delle realtà temporali. ... cercano di piacere più a Dio che agli uomini, sempre pronti a lasciare tutto per Cristo (cfr. Lc 14,26) e a soffrire persecuzione per la giustizia (cfr. Mt 5,10)
5. L’opera della redenzione di Cristo ha per natura sua come fine la salvezza degli uomini, però abbraccia pure il rinnovamento di tutto l’ordine temporale. Di conseguenza la missione della Chiesa non mira soltanto a portare il messaggio di Cristo e la sua grazia agli uomini, ma anche ad animare e perfezionare l’ordine temporale con lo spirito evangelico. I laici, dunque, svolgendo tale missione della Chiesa, esercitano il loro apostolato nella Chiesa e nel mondo, nell’ordine spirituale e in quello temporale. Questi ordini, sebbene siano distinti, tuttavia sono così legati nell’unico disegno divino, che Dio stesso intende ricapitolare in Cristo tutto il mondo per formare una creazione nuova: in modo iniziale sulla terra, in modo perfetto alla fine del tempo.
6. ... tale apostolato non consiste soltanto nella testimonianza della vita; il vero apostolo cerca le occasioni per annunziare Cristo con la parola sia ai non credenti per condurli alla fede, sia ai fedeli per istruirli, confermarli ed indurli ad una vita più fervente; «poiché l’amore di Cristo ci sospinge » (2 Cor 5,14) e nel cuore di tutti devono echeggiare le parole dell’Apostolo: «Guai a me se non annunciassi il Vangelo » (1 Cor 9,16) (11).
Siccome in questo nostro tempo nascono nuove questioni e si diffondono gravissimi errori che cercano di abbattere dalle fondamenta la religione, l’ordine morale e la stessa società umana, questo sacro Concilio esorta vivamente tutti i laici, perché secondo la misura dei loro talenti e della loro formazione dottrinale, e seguendo il pensiero della Chiesa, adempiano con diligenza anche maggiore la parte loro spettante nell’enucleare, difendere e rettamente applicare i principi cristiani ai problemi attuali.
7. Quanto al mondo, è questo il disegno di Dio: che gli uomini, con animo concorde, instaurino e perfezionino sempre più l’ordine delle realtà temporali. Tutto ciò che compone l’ordine temporale, cioè i beni della vita e della famiglia, la cultura, l’economia, le arti e le professioni, le istituzioni della comunità politica, le relazioni internazionali e così via, la loro evoluzione e il loro progresso
Nel corso della storia, l’uso delle cose temporali è stato macchiato da gravi manchevolezze, perché gli uomini, in conseguenza del peccato originale, spesso sono caduti in moltissimi errori intorno al vero Dio, alla natura dell’uomo e ai principi della legge morale: allora i costumi e le istituzioni umane sono stati corrotti e non di rado conculcata la stessa persona umana. Anche ai nostri giorni
È compito di tutta la Chiesa aiutare gli uomini affinché siano resi capaci di ben costruire tutto l’ordine temporale e di ordinarlo a Dio per mezzo di Cristo.
È compito dei pastori enunciare con chiarezza i principi circa il fine della creazione e l’uso del mondo, dare gli aiuti morali e spirituali affinché l’ordine temporale venga instaurato in Cristo.
I laici devono assumere il rinnovamento dell’ordine temporale come compito proprio e in esso, guidati dalla luce del Vangelo e dal pensiero della Chiesa e mossi dalla carità cristiana, operare direttamente e in modo concreto
Tra le opere di simile apostolato si distingue eminentemente l’azione sociale dei cristiani. Il Concilio desidera oggi che essa si estenda a tutto l’ambito dell’ordine temporale, anche a quello della cultura.
8. ... L’azione caritativa ora può e deve abbracciare tutti assolutamente gli uomini e tutte quante le necessità.
Sono sempre stati doveri dei coniugi, ed oggi sono la parte principale del loro apostolato:
a) manifestare e comprovare, con l’esempio della propria vita, l’indissolubilità e la santità del vincolo matrimoniale;
b) affermare con fortezza il diritto e il dovere che spetta per natura ai genitori e ai tutori di educare cristianamente la prole;
c) difendere la dignità e la legittima autonomia della famiglia. Essi dunque e gli altri fedeli collaborino con gli uomini di buona volontà, affinché nella legislazione civile siano sanciti e difesi questi sacri diritti
12 ... I giovani debbono divenire i primi e immediati apostoli dei giovani, esercitando da loro stessi l’apostolato fra di loro, tenendo conto dell’ambiente sociale in cui vivono (24).... Anche i fanciulli hanno la loro attività apostolica. Secondo le proprie forze sono veri testimoni viventi di Cristo tra i compagni.
13. L’apostolato dell’ambiente sociale, cioè l’impegno nel permeare di spirito cristiano la mentalità e i costumi, le leggi e le strutture della comunità in cui uno vive, è un compito e un obbligo talmente proprio dei laici, che nessun altro può mai debitamente compierlo al loro posto. In questo campo i laici possono esercitare l’apostolato del simile verso il simile. Qui completano la testimonianza della vita con la testimonianza della parola
14. Immenso è il campo di apostolato che si apre nell’ordine nazionale e internazionale ... i cattolici si sentano obbligati a promuovere il vero bene comune e facciano valere il peso della propria opinione in maniera tale che il potere civile venga esercitato secondo giustizia e le leggi corrispondano ai precetti morali e al bene comune.
Nelle attuali circostanze, poi, è assolutamente necessario che nell’ambiente di lavoro dei laici sia rafforzata la forma di apostolato associata e organizzata ... l’apostolato incida anche sulla mentalità generale e sulle condizioni sociali di coloro ai quali si rivolge
Salvo il dovuto legame con l’autorità ecclesiastica (31) i laici hanno il diritto di creare associazioni e guidarle
24. Spetta alla gerarchia promuovere l’apostolato dei laici, fornire i principi e gli aiuti spirituali, ordinare l’esercizio dell’apostolato medesimo al bene comune della Chiesa, vigilare affinché la dottrina e le disposizioni fondamentali siano rispettate.
Nei confronti delle opere e istituzioni di ordine temporale, il compito della gerarchia consiste nell’insegnare e interpretare autenticamente i principi dell’ordine morale che devono essere seguiti nelle cose temporali; inoltre è in suo potere giudicare, tutto ben considerato e servendosi dell’aiuto di esperti, della conformità di tali opere e istituzioni con i principi morali, e stabilire quali cose sono necessarie per custodire e promuovere i beni di ordine soprannaturale.
ESORTAZIONE FINALE
33. Il sacro Concilio scongiura perciò nel Signore tutti i laici a rispondere volentieri, con generosità e con slancio alla voce di Cristo, che in quest’ora li invita con maggiore insistenza, e all’impulso dello Spirito Santo. In modo speciale sentano questo appello come rivolto a se stessi i più giovani e l’accolgano con gioia e magnanimità.
È il Signore stesso infatti che ancora una volta per mezzo di questo santo Sinodo invita tutti i laici ad unirsi sempre più intimamente a lui e, sentendo come proprio tutto ciò che è di lui (cfr. Fil 2,5), si associno alla sua missione salvifica.
È ancora lui che li manda in ogni città e in ogni luogo dove egli sta per venire (cfr. Lc 10,1),
Roma, presso San Pietro 18 novembre 1965.
Io PAOLO Vescovo della Chiesa Cattolica
Seguono le firme dei Padri.