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I Nonni per la libertà di educazione

Fonte:
www.nonniduepuntozero.eu
La nostra Costituzione Italiana, all’art. 30, prevede quanto segue: “È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori dal matrimonio”. Questo articolo viene dimenticato dalla cultura corrente e, quindi, dalla politica

L’associazione NONNI2.0, riunita in assemblea il 10 maggio 2025, ha approvato la presente risoluzione in cui si ribadisce che l’emergenza più grave che caratterizza i nostri tempi è quella educativa.
Tale emergenza è causata dalla concezione relativista che sta invadendo il mondo; questa concezione impedisce agli adulti di avanzare proposte che coinvolgano i giovani in ipotesi di vita positive. Questa crisi è stata paradossalmente accentuata da un pensiero che delega soprattutto allo Stato ogni strumento educativo. Anche la famiglia, purtroppo, è stata, a poco a poco, nel corso degli anni, convinta in questa direzione, dimenticando così la sua primaria e insostituibile responsabilità, che si sostanzia nel dovere di educare ed istruire i figli, ma anche nel diritto a svolgere liberamente questo suo compito. Non a caso, la nostra Costituzione, all’art. 30, prevede quanto segue: “È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori dal matrimonio”. Questo articolo viene dimenticato dalla cultura corrente e, quindi, dalla politica. La conseguenza è che alla famiglia che vorrebbe mettere in atto il proprio “dovere e diritto” viene impedita la possibilità di scegliere liberamente la scuola a cui iscrivere i propri figli.
Questa situazione è diventata insopportabile, anche dal punto di vista democratico, visto che si tratta di un diritto costituzionale fondamentale.
Le istituzioni, dunque, devono rispettare questo diritto dei genitori e nel contempo i genitori devono riprendere coscienza del loro dovere, che non è delegabile.
La nostra associazione chiede fermamente che il Governo italiano, nella sua interezza, assuma con urgenza, anche nel rispetto dell’art. 31 della Costituzione, le misure economiche necessarie affinché i genitori possano esercitare appieno il loro dovere/diritto e indica, come possibile strumento a livello nazionale, quello del “buono scuola” alla famiglia, che già opera con successo nella Regione Lombardia.
La prossima legge finanziaria non potrà sottrarsi, ancora una volta, a questa decisione, che non farebbe che applicare chiari principi costituzionali, ridando alla famiglia il suo pieno “dovere e diritto” ad istruire ed educare i figli, con la conseguente necessaria libertà.
L’associazione confida che Premier, Ministro dell’Economia, Ministro dell’Istruzione e del Merito e Ministro della Famiglia assumano una chiara iniziativa in questo senso.
L’associazione NONNI2.0 è disponibile a sostenere anche pubblicamente questa battaglia di libertà e di giustizia insieme a tutte le associazioni che hanno a cuore la tutela della famiglia e delle sue responsabilità.

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