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Utero in affitto e bambini in vendita, a Milano centro!

Fonte:
ProVita – CulturaCattolica.it
Orrore. Riportiamo dal sito NotizieProVita questa notizia. Speriamo che non sia passata sotto silenzio!

Il giorno 23 settembre il Dottor Said Daneshmand è passato a Milano per un periodo di circa 24 ore ed ha presenziato ad un evento per presentare se stesso e il suo lavoro ai potenziai clienti italiani.
Il Dottor Daneshmand si presenta come il fondatore di "The Fertility Center", una clinica negli Stati Uniti che si occupa di gravidanze surrogate servendo clienti provenienti da tutto il mondo.
L'evento era organizzato da Prepara, un ente, con sede in Spagna, il cui ufficio in Italia si occupa proprio di pubblicizzare i servizi del Fertility Center e di trovare clienti europei da presentare al Dottore.
Sfruttando tale occasione, Prepara ha organizzato un incontro esclusivo nel centro di Milano per parlare di GPA (Gravidanza per altri).
Due amici sono venuti a conoscenza dell’incontro previsto per il 23 settembre e, scrivendo all'indirizzo mail indicato nella pubblicità dell'evento, sono riusciti a farsi invitare, ricevendo via mail la comunicazione del luogo ed ora esatti dell’incontro. Questo è il racconto di ciò a cui hanno assistito, fingendo di essere una coppia.
Sul luogo dell’appuntamento vengono fatti accomodare in un salone, affittato per eventi privati, dove sono già presenti diverse coppie, etero o di soli uomini e c’è anche un single. Sono tutti lì per capire come fare per avere un figlio, nonostante sia loro impossibile per cause naturali.
Impossibile alla natura ma non al denaro.
Come a volerlo confermare, il primo tema trattato riguarda i costi per poter comprare un bambino appena partorito da una donna che rinuncia a qualsiasi diritto sul neonato.
Tutti sanno all’incirca quanto costa, quindi il Dottore si focalizza sui risparmi che la sua clinica può permettere a chi decida di rivolgersi a lui e voglia lasciargli in mano l’intero processo, a partire dal prelievo dei “gameti femminili” (gli ovuli, che al 50% determinano i caratteri fisici del nascituro), la selezione della “gestante” (o surrogata, colei che porterà il bambino in grembo per 9 mesi, comunemente chiamata madre), fino alle analisi di salute sugli embrioni (per eliminare bambini potenzialmente affetti da malattie cromosomiche o ereditarie e potendo anche sceglierne il sesso).
Le cifre sono:
5-10.000$ per gli ovuli
15-30.000$ per la madre surrogata
10.000$ per un esame dell’embrione
2-5.000$ per un esame del feto alla 10ma settimana (se questo test andasse male cosa succederà?).
Più vari altri costi per analisi sui “genitori”, sui gameti, le provvigioni di agenzie intermediarie ed avvocati. In totale si va dai 75.000$ ai 120.000$, senza considerare possibile sorprese, problemi o complicazioni…
Non serve neanche spiegare perché la “gestante” non può essere anche donatrice degli ovuli: si vuole limitare al minimo qualsiasi legame tra la donna che deve partorire ed il bambino, ma soprattutto ciò su cui si insiste di più è chiarire che sia la "donatrice" degli ovuli sia la “surrogata” vengono selezionate secondo criteri molto restrittivi, perché qualsiasi problema o complicazione durante la gravidanza o il parto farebbe lievitare i costi per i “genitori” (coloro che hanno messo il seme o comunque coloro che fin dal principio di tutto il processo sono titolari della paternità sul feto).
Tutto procede con molta naturalezza, col Dottore che presenta nei dettagli tutto il processo e le diverse opzioni tra cui i futuri “genitori” dovranno scegliere e c’è anche spazio per le battute: “al momento della selezione dell’ovulo possiamo scegliere secondo i nostri canoni di preferenza giusto? Magari una bella bionda con gli occhi azzurri alta 1.80”.
Questa battuta fa rabbrividire la nostra coppia: queste persone si ritengono già “genitori” dal momento in cui ci sarà un embrione che loro hanno deciso di far impiantare in una “surrogata”, probabilmente non rifiuteranno il bambino se non risponde a quanto richiesto, ma non è scontato, e questa ricerca dell’aspetto e della razza perfetta stride dolorosamente con la bellezza del desiderio di paternità e maternità, naturalmente insito nell’uomo.
Si chiude con le domande più particolari e specifiche dei potenziali clienti e si approfondiscono le opportunità di scegliere “gestanti” nei diversi paesi degli Stati Uniti o del Canada, scelta da fare anche in base agli strumenti legali ed assicurativi che ciascuna legislazione mette a disposizione dei “genitori”.
Ovviamente la Fertility Clinic offre i servigi dei propri avvocati o i contatti di legali esterni che seguano i propri clienti fin dalla stesura dei primi contratti con la donatrice degli ovuli e con la “gestante”, fino al momento di rimpatriare il bambino.
Quest’ultimo punto sorprende notevolmente i nostri protagonisti, il rimpatrio sembra solamente una formalità: “basta rientrare in Europa facendo scalo in un altro paese prima dell’Italia”, una volta atterrati in Europa, dopo aver ufficializzato presso le autorità europee che si sta rientrando con il proprio “figlio” di pochi giorni o poche settimane, il successivo passaggio da uno stato dell’unione all’Italia non darà nessun problema. Una coppia omosessuale lo conferma: “molte coppie di nostri amici gay hanno diversi bambini e non hanno avuto nessun problema”.
Successivamente la coppia si ferma a chiacchierare e, tra le lamentele sulla legge italiana, qualcuno afferma che di fatto in Italia tutto è illegale compreso questo incontro.
I ragazzi fingono di essere sorpresi ma sanno benissimo che la legge italiana recita: “Chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro”.

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