Lettera al Ministro Giannini
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Senatrice, nonché Ministro dell’Istruzione,
leggo le sue dichiarazioni di oggi, così riassunte - ad esempio - dal sito web de “Il fatto quotidiano” [ma si veda anche “Repubblica”, ecc.]:
“Chi ha parlato e continua a parlare di teoria ‘gender’ in relazione al progetto educativo del Governo di Renzi sulla scuola compie una truffa culturale. Ci tuteleremo con gli strumenti a nostra disposizione, anche per vie legali”.
Davvero stupefacente.
Innanzitutto Lei mi ha dato del truffatore, così come a tanti italiani che sono assolutamente convinti, a ragion veduta, che nei provvedimenti del vostro governo la teoria del gender c’è, eccome. Quindi, piano con le parole, egregia professoressa! La buona educazione vale anche per i ministri, non lo sapeva?
E poi, suvvia, quel minacciare denunce invece di rispondere nel merito! Che brutta cosa, tipica dei governanti con qualche tendenza autoritaria. Qui vale sempre l’invito del grande Totò: “Ma ci faccia il piacere!”
Riporto poi la seconda citazione presente nello stesso sito:
“Mi auguro ci sia un ravvedimento immediato” in quella parte della Chiesa cattolica che ritiene essere presente nella Buona Scuola la teoria del gender. Il ministro Giannini ha ricordato che anche il vescovo di Padova ha fatto una circolare proprio criticando quella corrente cattolica che ritiene legato il gender alla Buona scuola e “dicendo ‘no signori, siete sulla strada sbagliata, state prendendo una colossale cantonata’, se vogliamo essere buoni e non vedere malafede e una strumentalizzazione ad arte”.
Ciò premesso, le invio il link ad un articolo - tratto da un sito non allineato al clima culturale dominante e politicamente corretto al quale, con tutta evidenza, si abbeverano quotidianamente i membri del governo Renzi e della maggioranza - che spiega molto bene come la teoria del gender sia presente nella legge sulla (presunta e non dimostrata) “buona scuola”, attraverso il classico rimando a norma che rimanda a sua volta ad altri atti. Segno, anche questo, di una oggettiva volontà di far passare tale teoria in modo surrettizio, senza avere il coraggio di dirlo con parole chiare nella norma votata dal parlamento.
Per farla breve, abbia la compiacenza - tra una votazione di “fiducia” e l’altra in senato, tra una conferenza stampa e l’altra - di leggere con attenzione [e sottolineo con attenzione] l’articolo, e poi replichi - se ne ha la capacità, gli argomenti, e il coraggio - a tono.
Poi ci faccia sapere.
Superfluo sottolineare, en passant, che - mentre Lei rilascia le fondamentali dichiarazioni di cui sopra - noi genitori continuiamo a portare a scuola la carta igienica e a dipingere le pareti delle aule; prossimamente dovremo anche pensare alle tapparelle.
Prima di togliere il disturbo, mi coglie il dovere di ringraziarla per il momento di allegria che mi ha regalato con quell’invito al ”ravvedimento immediato” di quella parte della Chiesa cattolica ecc. ecc..
Davvero esilarante!
La saluto.
Giuseppe M. Civati