«Apertura di un dialogo privato...» (?)
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«Quando la comunicazione ha il prevalente scopo di indurre… alla manipolazione delle persone, ci troviamo di fronte a un’aggressione violenta come quella subita dall’uomo percosso dai briganti e abbandonato lungo la strada, come leggiamo nella parabola…»: abbiamo appreso la notizia dai giornali secondo cui il Papa avrebbe scritto e benedetto la signora Francesca Pardi e la signora Maria Silvia, promotrici di una campagna contro la famiglia naturale e in favore della adozione dei figli tramite la pratica dell’«utero in affitto». Così la signora scrive sui social network: «Monsignor Peter Brian Wells a nome di Papa Francesco, su carta intestata del Vaticano… MI RINGRAZIA PER IL DELICATO GESTO E PER I SENTIMENTI CHE LO HANNO SUGGERITO E AUSPICA UNA SEMPRE PIU' PROFICUA ATTIVITA' AL SERVIZIO DELLE GIOVANI GENERAZIONI E DELLA DIFFUSIONE DEGLI AUTENTICI VALORI UMANI E CRISTIANI.»
Inoltre sempre sul sito che ci ha fornito questa notizia, a cura della Pardi, si afferma: «ho parlato personalmente con il portavoce del Vaticano e mi ha detto che l'hanno letta, e hanno risposto con la stessa correttezza della mia lettera. Che si tratta dell'apertura di un dialogo privato.»
È disgustoso che «l'apertura di un dialogo privato» sia strumentalmente e scorrettamente usata per fini e scopi differenti.
Ci auguriamo che il confronto tra uomini sia improntato a rispetto, e che quel rispetto tanto invocato da chi ha scritto la lettera al Papa sia innanzitutto praticato da loro. Per parte nostra lo abbiamo sempre vissuto, sapendo per lunga tradizione distinguere tra rispetto delle persone e confronto delle idee.
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