Lettera dei battisti al Presidente Putin
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9 luglio 2015

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Egregio Signor presidente
Ci rivolgiamo a Lei per un problema estremamente serio.
Il 3 luglio 2015 la Duma governativa della Federazione Russa ha accettato in lettura definiva la legge federale 480736-6 “Sui cambiamenti introdotti alla legge federale” “sulla libertà di coscienza e le associazioni religiose”.
La legge obbliga i gruppi religiosi a notificare in forma scritta l’inizio dell’organo della propria attività, del responsabile e prendere la decisione per la registrazione statale delle organizzazioni religiose.”
Inoltre nell’avviso si esige di indicare i luoghi dove si svolgono le funzioni religiose, come pure i cittadini che fanno parte del gruppo religioso, comunicando il loro cognome, nome, l’origine e l’indirizzo.
Noi abbiamo, più di una volta, indirizzato al suo nome le istanze dove esprimevamo la nostra preoccupazione rispetto all’indirizzo apertamente contrario del progetto di legge all’attuale legge.
Nonostante questo il Governo della Russia, che è autore del progetto giuridico, non lo ha corretto come non corrispondente alla Costituzione russa, e la Duma di stato lo approvò.
Intendiamo ancora una volta richiamare la Sua attenzione sul fatto che questa legge approvata è in contraddizione con la Costituzione e con le leggi della Federazione Russa.
1. La Costituzione della Federazione Russa gode della suprema forza giuridica (art. 15). Ad ognuno viene garantita la libertà di coscienza e la libertà di professare la fede (art. 28). “I cittadini della Federazione Russa hanno il diritto di riunirsi pacificamente e svolgere riunioni” (art.31). La nuova legge popone di rendere condizionale il diritto dei cittadini alla libertà di coscienza e di riunione, di renderli dipendenti dalla notificazione sull’inizio dell’attività del gruppo religioso. Dove si pone una condizione viene meno la libertà. Introdurre delle condizioni è il primo passo per introdurre proibizioni.
2. La legge attuale priva i partecipanti del gruppo religioso del diritto garantito dal n. 5 art. 3 della legge federale secondo la quale “nessuno è obbligato a comunicare i suoi rapporti nei confronti della religione”.
3. Secondo l’art. 7 della legge federale “sulla libertà di coscienza e sulle comunità religiose”, “al gruppo religioso nell’attuale legge federale si riconosce la libera unione dei cittadini, l’educazione agli scopi di confessare in comune e diffondere la fede, attività garantita senza restrizioni statali …”. La nuova legge, nonostante questa precisazione, esige dai gruppi religiosi di passare attraverso una registrazione notificata.
4. La Corte costituzionale della Federazione russa nella sua delibera del 5 dicembre 2012 ha dichiarato che anche i provvedimenti religiosi pubblici non esigono una dura regolamentazione giuridica a meno che “non esigano dagli organi del potere pubblico che prenda delle misure dirette ad assicurare l’ordine sociale e la sicurezza”. La nuova legge stabilisce un controllo perfino su provvedimenti religiosi non pubblici. Questo è semplicemente in contraddizione con ciò che è fissato dalla Corte costituzionale della Federazione Russa.
Questa registrazione, sebbene sia definita “di notifica” in realtà significa stabilire un controllo sui gruppi religiosi.
La nuova legge vanifica il dritto garantito dalla Costituzione sulla libertà di coscienza e sulla libertà di professione religiosa.
L’esigenza contraria al diritto di registrazione obbligatoria dei gruppi religiosi rende legittima la persecuzione di persone innocenti per la loro fedeltà a Dio, perché molti cristiani, notando l’indirizzo amministrativo limitato dalla legge, sono profondamente intenti a non essere d’accordo alla loro imposta obbligatorietà alla registrazione di notifica.
Le chiese cristiane non registrate per lungo tempo nella Federazione Russa si trovavano nella posizione di gruppi religiosi e svolgevano le loro funzioni religiose senza registrazione scritta. Il potere poteva benissimo convincersi che queste chiese non costituivano nessun pericolo per la struttura costituzionale dello stato. Non violavano l’ordine sociale, i diritti e le libertà dei cittadini. La nuova legge pone queste chiese fuori dalla legalità.
Non c’è da dubitare che Lei sappia delle persecuzioni contro le chiese non registrate battiste negli ultimi dieci anni del potere sovietico. Furono disperse celebrazioni religiose, multate, accusate falsamente, molti fedeli arrestati, imprigionati, bastonati, perfino uccisi. Ora questo può ripetersi.
E’ ben noto che le limitazioni nella sfera della libertà conduce alla repressione (la comune dichiarazione dei diritti dell’uomo è un preambolo). Lei non può non sapere che nel 1923 con ingaggi forzati hanno sottoposto allo stato l’Unione dei cristiani evangelici e l’Unione dei battisti, che inizialmente giunse alla distruzione delle due Unioni ed in seguito si giunse alla persecuzione dei credenti che negli anni 1937-1938 giunsero a repressioni in massa e alla fucilazione di persone totalmente innocenti (non soltanto dei cristiani).
A questo, volontariamente o involontariamente, sono diretti gli sforzi di stabilire il controllo sui gruppi religiosi. Stabilire il controllo da parte di impiegati dello stato sulla confessione e la diffusione della fede equivale affermare che nella Federazione Russa non si riconosce più la libertà di coscienza dei cittadini.
Accettare questa legge significa che il potere in Russia non tiene più in considerazione che la Federazione Russa possa essere la norma giuridica fondamentale dello Stato russo.
Egregio Signor Presidente!
Lei, come capo dello stato, porta, di fronte a Dio Supremo e di fronte al popolo russo, la responsabilità per l’osservanza dei diritti di libertà dei cittadini anche perché le leggi dello stato corrispondono alla Costituzione della Federazione Russa.
Sul fondamento della Costituzione della Federazione Russa (art. 60, art. 84) noi ci rivolgiamo a Lei come garante della Costituzione della Federazione Russa, dei diritti e della libertà della persona e del cittadino con la petizione a non sottoscrivere la legge federale n. 480736-6 sull’introduzione di cambiamenti nella legge federale “sulla libertà di coscienza e sulle unità religiose” in vista della sua estremamente anti-legale direzione e per le gravi conseguenze che essa apre alla società russa.
Che Dio La benedica!
(Chiediamo calorosamente ai collaboratori dell’Amministrazione del Presidente di trasmettere le nostre richieste personalmente al Presidente V. V. Putin. E’ indispensabile che Lui personalmente possa leggere perché la legge 480736-6 sarà consegnata a Lui per sottoscriverla)
5 luglio 2015
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