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Al popolo ucraino

Fonte:
CulturaCattolica.it
Il sinodo della Chiesa ortodossa ucraina. Patriarcato di Mosca
25 giugno 2015

“Noi condanniamo decisamente ogni falsità contro la Chiesa ortodossa ucraina (COUPM) contro il suo episcopato, calunnie che, negli ultimi tempi, si fano sentire sulla stampa nazionale”. Così l’agenzia “Interfaks-Religija” riporta dal testo del sinodo rivolto al popolo ucraino.
“Accuse infondate” nei confronti della Chiesa hanno già raggiunto il livello di guerra informatica, si dice nel documento.
I gerarchi della COUPM sottolineano che dai tempi del principe Vladimir la Chiesa “ha sempre condiviso con il suo popolo la sua gioia e le sue pene” mentre tutti i tentativi di accusare senza fondamento la COUPM di non essere patriottica sono una manifestazione di populismo.
“Invece, affinché in questo complesso tempo tutti noi possiamo riunirci per raggiungere uno scopo comune, cioè il benessere e la stabilizzazione dello stato, cercano di farci litigare fra noi e così distruggere la pace e la tranquillità in Ucraina”. Così è detto nel documento.
I partecipanti alla seduta sottolinearono che la COUPM si pronuncia per l’indipendenza dello stato e per l’integrità territoriale dell’Ucraina.
“La nostra Chiesa riunisce tutta l’Ucraina. Essa è la Chiesa del popolo ucraino. I suoi fedeli vivono in Occidente, in Oriente e nel Settentrione dell’Ucraina e nel suo ambito ci sono persone di varia nazionalità e di varie convinzioni politiche. Ma noi tutti siamo uniti in Cristo. Proprio questa unità e pluralità deve essere la nostra Patria ucraina”. Si dice nei documenti del sinodo.
Inoltre il sinodo ha invitto i suoi fedeli a diminuire il livello delle aggressioni nella società. “Soltanto superando in se stessi l’odio e l’intolleranza possiamo ristabilire la pace in Ucraina”. E’ detto nel testo rivolto al popolo.
Il sinodo ha pure sottolineato la disponibilità al dialogo con “i gruppi ecclesiastici non riconosciuti”.
Inoltre nei documenti preparativi del sinodo viene notato che il dialogo deve svolgersi “sul fondamento del diritto canonico e senza che in questo processo si inseriscano fattori extra ecclesiastici”
Noi comprendiamo il desiderio del potere statale di avere un’unità ecclesiale “ma siamo contrari all’intromissione dello stato all’interno della vita ecclesiale”. Si legge nel comunicato del sinodo.
Nello stesso tempo nella COUPM si fa notare che al rinnovamento dell’unità della Chiesa sono in contrasto “gli avvenimenti aggressivi e l’occupazione delle chiese da parte dei dissidenti”.
Negli ultimi tempi le comunità della nostra Chiesa più volte furono sottoposte e sono sottoposte ai tentativi di appropriazione in favore del così detto Patriarcato di Kiev. Fino ad oggi sono state occupate 23 chiese della COUPM” Ha detto il comunicato.

Nota
Pr comprendere occorre tener presente che in Ucraina esistono tre Chiese ortodosse: la più numerosa e ufficialmente riconosciuta che è la COUPM, La Chiesa ortodossa Patriarcato di Kiev che conta 4.500 parrocchie e la Chiesa ortodossa ucraina autonoma che conta 1.500 parrocchie. Le due ultime non sono ufficialmente riconosciute dalla Ortodossia Universale.
Nello scorso maggio le due ultime chiese si sono trovate per intravvedere una possibile unità far di loro. Alla riunione erano presenti, per
la prima volta, a anche delegati del Patriarcato di Costantinopoli, il che fa pensare al desiderio delle due chiese di essere riconosciuti dalla Ortodossia Universale.
Per il momento il Patriarcato di Mosca tace. La COUPM si è dimostrata disponibile al dialogo. Prevedere come si svilupperanno i rapporti non siamo in grado. Ci auguriamo che al più presto cessi la guerra e si consolidi fra gli ortodossi una più grande e profonda unità. L’unità fra gli ortodossi ci è cara come ci è cara l’unità fra i cattolici.

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