Chissà se si accorgeranno?
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(Don Giussani, tratto da A. Savorana, Vita di don Giussani, pag. 682)

Vediamo se domani i mass media rinunceranno a qualche riga sulla decadenza e i processi passati presenti futuri di B, sulle primarie del Pd, sulla spaccatura nel centro dx, sul gossip, sui sondaggi fantascientifici se dovessimo andare alle urne tra mezz’ora chi vincerebbe, e daranno spazio agli oltre centomila volontari che, in più di diecimila supermercati d’Italia hanno dato vita alla XVII Giornata Nazionale della Colletta alimentare. Lo scorso anno 5 milioni di italiani hanno acquistato cibo per chi non può farlo, e sono state raccolte 9622 tonnellate di alimenti.
Scusate se do i numeri; è solo per far capire che una moltitudine che si muove in questo modo è (dovrebbe essere!) una notizia, LA notizia. Vediamo lo spazio che le riserveranno i giornali.
Sapete una cosa? Mi sa che domani apriremo i quotidiani e troveremo ciò che abbiamo trovato gli anni precedenti: solo qualche breve comunicato stampa. Numero dei volontari, dati sui punti vendita, quantità di cibo raccolto. Niente di niente sui volti, sulle storie, sul senso profondo di questa iniziativa.
E allora mi sorge un sospetto.
Nell’era postmoderna dei desideri (del singolo) al potere, fa paura tutta questa gente che un giorno rompe le fila e gusta cosa significa agire gratuitamente: donare un po’ del proprio tempo per un bene più grande, donare qualcosa a chi è in difficoltà.
Nei supermercati d’Italia, oggi, bambini, giovani, adulti, anziani stanno testimoniando che «si può vivere così»: facendo “rete” nel senso più nobile del termine e condividendo i bisogni di chi ci sta accanto. Alzando lo sguardo dal proprio egoistico tornaconto e avendo in mente un bene che sia, finalmente, bene comune.
E’ cultura, questa. E’ la modalità più vera per costruire un mondo che sia dell’uomo per l’uomo.
I cristiani la chiamano «carità», che è roba dell’Altro mondo in questo mondo.
Sì, deve essere per questo che domani – proprio come lo scorso anno, e quelli precedenti – la stampa che piace alla gente che piace opterà per le amenità politically correct di sempre e relegherà questa notizia in un angolino.
Oggi che la compravendita dei bambini si spaccia per “civiltà”, la gratuità è insopportabile. Letteralmente.