Il diavolo probabilmente...
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Ricordo di avere visto tempo fa un film di Robert Bresson, dal titolo inquietante: “Il diavolo probabilmente…”. Raccontava la storia di «Charles, […] uno studente parigino che vive per contro proprio. È anticonformista, pacifista ed ecologista. Mentre altri giovani si riuniscono per discutere di politica, manifestare o sensibilizzare l'opinione pubblica, lui capisce che tutto questo è inutile perché il male del mondo è inestirpabile e gli uomini viaggiano su una nave di folli. Comprata una pistola, chiede a un amico drogato di ucciderlo, di notte, nel cimitero del “Père Lachaise” a Parigi.» [http://www.cinemadelsilenzio.it/index.php?id=327&mod=film]
Potrebbe questa essere la considerazione su quanto sta accadendo in Italia e nel mondo.
Ho trovato questo articolo su Il Foglio di oggi, 16 febbraio 2013, a proposito della proposta di legge sulla eutanasia.
«Dopo il mariage gay, l’eutanasia
La Francia di Hollande insegue Zapatero. Di questo passo lo supererà
Il diavolo si nasconde nei particolari, ed è ben più importante di un particolare la frase del documento dell’Ordine dei medici francese che, senza mai usare la parola “eutanasia”, invita a prevedere una “sedazione profonda e terminale” per alcuni casi non previsti dalla vigente legge Leonetti sul fine vita. La quale, scrivono i medici, “può non offrire soluzione per certe agonie prolungate o per dei dolori psicologici e/o fisici che, malgrado i mezzi messi in opera, restano incontrollabili”. Dopo aver ribadito, nel preambolo del documento, “i principi etici da sempre patrimonio della medicina fin dall’origine: non dare deliberatamente la morte e vietarsi ogni accanimento irragionevole”, ecco che l’Ordine dei medici francese chiede di introdurre la possibilità di somministrare una sedazione profonda (la quale comporta necessariamente l’accelerazione della morte del paziente) non solo nei casi fino a oggi previsti, vale a dire per i malati terminali arrivati all’agonia – una pratica del tutto legittima, che nulla c’entra con l’eutanasia – ma anche in presenza di “dolori psicologici e/o fisici” che “restano incontrollabili”. E allora, in presenza di “richieste persistenti, lucide e reiterate della persona” sulla quale le cure palliative (anche per dolori “psicologici”, va sottolineato) non abbiano effetto, e previa la decisione collegiale dei medici curanti, dovrebbe essere prevista “una sedazione profonda e terminale”.»
In che cosa questa debba distinguersi dall’eutanasia non è affatto chiaro. E’ invece chiarissima la determinazione del presidente Hollande, che non potendo mettere in campo nessun decisionismo sulle questioni economiche e sociali si dedica a quelle etiche, di arrivare entro l’autunno a una legge sull’eutanasia. Di arrivarci nonostante il rapporto della commissione da lui stesso istituita – e affidata al presidente onorario del Comitato di bioetica, Didier Sicard – abbia chiarito che non è necessaria, in Francia, una nuova legge, ma solo una maggiore applicazione e una conoscenza più diffusa delle norme e delle buone pratiche già a disposizione. Come è avvenuto per il matrimonio gay, promessa elettorale numero 41 da mantenere a ogni costo, compreso quello di spaccare in due il paese, la promessa elettorale di “un’assistenza medicalizzata per concludere dignitosamente la vita” (leggi: eutanasia) sarà legge. E il documento dei medici francesi aiuta.
Perché «il diavolo»? Almeno per due semplici ragioni: da un lato per la menzogna, per cui le cose (in questo caso l’eutanasia) non vengono chiamate con il loro vero nome (e qui si può anche ricordare che l’aborto viene chiamato «interruzione volontaria della gravidanza», e – più spesso – con la semplice sigla IVG). Ricordo che Gesù ha chiamato satana «il padre della menzogna». Dall’altro lato perché tutte le preoccupazioni di questi governanti o aspiranti tali (Bersani, Vendola et similia) sembrano orientate, più che a risolvere i gravi problemi degli uomini (povertà, fame, ignoranza, violazione dei diritti fondamentali…), a introdurre legislazioni che scardinano la famiglia tradizionale (sembra infatti che l’unico diritto per cui battersi sia la concessione del matrimonio – con tutte le sue caratteristiche – alle coppie gay).
Su un sito così si definisce l’intenzione e l’azione del demonio:
«Più in particolare si possono distinguere un obiettivo generale e tre specifici. Un obiettivo generale: allontanare l'uomo da Dio.
Tre obiettivi specifici:
1) Distruggere le opere di Dio con l'aborto, la contraccezione, la rottura dell'unità matrimoniale, l'equiparazione della convivenza col matrimonio religioso, il profanare il periodo preparatorio al matrimonio con cedimenti sessuali.
2) Impedire i rifornimenti: contro la vocazione sacerdotale ed alla vita consacrata.
3) Contro la Chiesa e la sua missione: il diavolo non vede l'anima della Chiesa che è lo Spirito Santo, ma tenta di scompaginarne la struttura e la realtà. "La speciosa rivendicazione di autonomie..., di libertà mentale..., di pluralismo..., sembrano dar ragione alle dottrine contrarie a quelle della Chiesa". Il demonio vuol distruggere la Chiesa, l'uomo ed il mondo, ma gli uomini, collegati con Dio, sono più forti di tutti i demoni!»
Allora, questa Quaresima, segnata dal gesto grande e misterioso di Benedetto XVI, sia un tempo di lotta e di preparazione alla difesa dell’uomo e dei diritti di Dio