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Dépliant speciale

Fonte:
CulturaCattolica.it
“Fratelli, sia che mangiate sia che beviate sia che facciate qualsiasi altra cosa, fate tutto per la gloria di Dio”
(S. Paolo - 1Cor 10,31)

E’ una piccola storia, questa. La storia di un… depliant, nato per pubblicizzare un concerto gospel organizzato dal nostro Centro culturale per l’11 febbraio, festa della Madonna di Lourdes; una serata di beneficenza per AVSI.
Come è noto, i depliant non hanno gambe, non hanno mani e non hanno bocca, e così i nostri piedi li hanno portati nelle scuole, nelle parrocchie, dagli amici; le nostre mani li hanno consegnati; le nostre bocche hanno spiegato il senso dell’iniziativa.
Già nella prima bozza di stampa il protagonista di questa storia aveva capito di essere molto fortunato, perché sulla prima facciata, a destra, si era trovato inaspettatamente ad ospitare l’immagine, bellissima, della Madonna di Lourdes. Credo si sia da subito sentito orgogliosissimo che non gli fosse capitata in sorte la promozione di una svendita o la pubblicità di un’inaugurazione o di un evento qualsiasi. No. In prima pagina, in grande, lui, cartoncino uguale a tutti gli altri, a destra aveva l’immagine della S. Vergine. A sinistra, certo, anche tutte le indicazioni sulla serata e, in basso, la foto del coro, ci mancherebbe! Aprivi e, sulle due pagine centrali, la storia del gruppo “The Colours of Gospel”, due foto, e poi la scritta, in grande “Le forze che cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore dell’uomo”. Dietro, la presentazione della Fondazione AVSI, dei suoi progetti, e altre sei belle immagini.
Bene. Fiero di essere uguale ma anche un po’ diverso dagli altri, a questo depliant un po’ “speciale” chi “se ne intende” di pubblicità e di marketing (anche tra i cattolici ci sono dei veri esperti!) ha commentato che sì, era grazioso, ma che la Madonna prendeva decisamente troppo la scena; che si sarebbe dovuto dare più risalto all’iniziativa benefica: spiegare meglio quali sono i problemi del Terzo e del Quarto mondo. Qualcuno, per essere ancora più esplicito, ha messo la mano destra sopra l’immagine della Vergine ed ha detto: “Vedi? Così sarebbe stato perfetto! Concerto di beneficenza, coro gospel, offerte da devolvere a… Sciocchi che siete: vi si deve insegnare proprio tutto! Cavoli vostri se, mettendo la Madonna in pole position vi siete automaticamente preclusi una fetta di pubblico: i filantropici, i terzomondisti, i cattolici che, quando sono impegnati nel sociale, siccome non sono in chiesa lasciano a casa Dio e la Madonna che, diciamocelo, quando si è in compagnia sono Presenze poco inclusive e anche un pelino imbarazzanti… E poi, anche tu, depliant! Accettare che scrivano ‘Concerto per la Madonna di Lourdes’ e non ‘Concerto per AVSI’! Avresti potuto ribellarti… farli ragionare… chiedere quantomeno se si trattava di un refuso! Alla Madonna non manca niente: sta bene dove sta. Sono i bambini a morire di fame e di sete, ad essere senza scuole, ad avere bisogno di medici, educatori, volontari. Di soldi, anche. Possibile che non capiate a cosa va dato più rilievo, in un momento di crisi economica grave come questo!?”
Lui sempre zitto, questo piccolo depliant fresco di stampa, orgogliosissimo di essere stato creato appositamente per far festa alla Madre di Dio e di tutti gli uomini. Sapeva, forse, che, in barba alle chiacchiere e ai commenti degli “esperti di marketing della prima e anche dell’ultima ora”, tutto sarebbe andato… come doveva andare.
Non si è scomposto neanche quando è finito per caso (o anche no) sotto sotto gli altri fogli, in sala insegnanti, perché la Madonna in una scuola laica non va bene: stona, divide, provoca un certo non so che… Se ne è stato in silenzio quando è stato tolto dalle classi, o messo in un cassetto, o buttato in un cestino (della carta, perché la raccolta differenziata – quella sì – credenti e non credenti l’hanno imparata tutti benissimo, ed è democraticamente condivisa). Non si è offeso se qualche insegnante di religione non l’ha portato nelle classi “perché c’è la Madonna, mannaggia anche a voi, che l’avete pensato così, ’sto cartoncino! Ci viene così facile pubblicizzare Emergency, che non ha simboli religiosi e non lede la sensibilità di nessuno!”
Lui sempre zitto. Chi mi voleva vedere mi ha visto, avrà pensato silenzioso. E così è stato.
Sì, perché siccome tutte le storie hanno un inizio e una fine, anche questa piccola storia ha avuto il suo finale. Grande festa con musica e canti per la Madonna di Lourdes, chiesa piena di gente, la testimonianza bella di un amico medico, volontario AVSI, che per due anni è stato in Paraguay, offerte generose e… rinfresco finale per i coristi, in un bel clima di amicizia.
Ora il protagonista di questa piccola storia è qui, accanto a me. E’ un po’ stropicciato perché in questi giorni l’ho sempre tenuto in borsa, a farmi compagnia quando gli ho prestato la mia voce, le mie gambe, le mie mani; ma è pimpante come fosse appena uscito dalla tipografia.
Aveva ragione lui. In barba agli “esperti di marketing”, tutto è andato… come doveva andare, e cioè benissimo. Proprio come quando organizzi una bella festa per la mamma, mettendoci tutto il cuore: c’è da mangiare, in abbondanza, per tutti gli invitati.

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