Nord Sudan: la Chiesa non va al Sud
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Vari (se non tutti) i giornali arabi di Khartoum hanno dovuto pubblicare queste tre affermazioni il 6 febbraio 2011. Le affermazioni contengono un po’ di verità e molta informazione inesatta.

E’ vero che attorno a Natale 2010, alla vigilia del referendum sulla separazione del Sud dal Nord, migliaia (tra la metà e i due terzi del numero totale) dei cristiani sudisti hanno lasciato il Nord nel timore di una persecuzione da parte di estremisti e nella speranza di poter finalmente affermare – con l’indipendenza del Sud - la loro dignità umana e la loro libertà religiosa.
Ma migliaia di cristiani sudisti sono ancora al Nord e probabilmente vi rimarranno, o come cittadini nordisti o come stranieri (se il governo li dichiarerà tali). Inoltre, ci sono migliaia di cristiani – cattolici e non cattolici - che non sono sudisti e appartengono a vari stati del Nord.
E’ vero che molti studenti, soprattutto alunni delle scuole primarie, hanno lasciato le scuole della Chiesa, note tutte come scuole Comboni.. Ma l’informazione dei giornali arabi non ha fatto alcuna distinzione tra le scuole Comboni fondate prima del 1960, che sono per tutti (per nordisti e sudisti, per cristiani e non cristiani), e le scuole Comboni aperte dopo il 1970, che si trovano soprattutto alla periferia della capitale e furono intese soprattutto per gli sfollati del Sud, arrivati al Nord durante la guerra civile del 1983-2005.
Ora, con il ritorno al Sud di molte famiglie di sfollati, molte scuole della seconda categoria restano con pochi alunni e ovviamente saranno chiuse. Le proprietà della Chiesa usate per esse, se non utili per altri scopi, saranno messe in vendita. Ma le scuole Comboni di lunga data (come il Collegio Comboni, la Sisters’ School, Villa Gilda, San Francesco e altre: sono in tutte una dozzina) che non hanno avuto grandi perdite in seguito alla separazione, rimarranno ovviamente aperte, a meno che estremisti nel governo non ordinino la loro chiusura
Anche il Seminario Maggiore Nazionale, che assieme alle università del Sud venne al Nord per evitare i bombardamenti durante la guerra, ritornerà al Sud. Ma il clero locale, che è stato ordinato per servire le due diocesi del Nord e consiste quasi totalmente di sudisti, rimarrà al Nord per prendersi cura della comunità cristiana sebbene molto ridotta e, se sarà possibile, per estendere la sua attività pastorale ad altre forme di evangelizzazione.
La Chiesa del Nord gioisce con la sorella Chiesa del Sud che improvvisamente ed enormemente è cresciuta nel numero dei suoi fedeli, e spera di poter sopravvivere e rimanere forte attraverso l’intercessione dei suoi due santi canonizzati: San Daniele Comboni, primo vescovo di Khartoum, e Santa Giuseppina Bakhita, nata nel Nord Sudan.
La Chiesa Copta ha tre monasteri di contemplativi alla periferia di Khartoum. Se mi resta il numero necessario di anni di vita, intendo offrirmi ad aprire un monastero di contemplativi cattolici sul Monte Marra, nell’Ovest, vicino al paese nativo di Santa Giuseppina Bakhita.
Padre Giuseppe Puttinato