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Come se Dio ci fosse

Autore:
Pagetti, Elena

Mai come oggi il titolo di questo spazio di riflessione sembra più appropriato. “Vivere come se Dio ci fosse”: non certo per paura, come vorrebbe far credere uno stolto pregiudizio per cui la fede sarebbe dei deboli, di chi ha bisogno di consolazione, ma per allargare gli spazi della ragione. Vivere come se Dio ci fosse è mettere la nostra persona e tutto quello che ad essa affettivamente leghiamo, alla presenza di un Altro. So che Uno, molto più potente di me, mi guarda, vede le mie azioni. Se i ragazzi che a Verona hanno colpito a morte il giovane Nicola avessero pensato che Dio li stava guardando, avrebbero agito così? Non è una domanda inopportuna, dalla sua risposta dipende la strada della vita, l’ascesa al cielo o la discesa agli inferi. Chi non si sente guardato da nessuno non si sente neppure amato da nessuno. In quante situazioni cerchiamo lo sguardo di chi costituisce l’affetto della nostra vita, di chi ammiriamo? E’ lo sguardo di Dio che dobbiamo ritrovare, a questo sguardo dobbiamo condurre il cuore dei giovani perché non si perdano, perché non gettino via il fiore dei loro anni. Da chi si sentono guardati i nostri ragazzi? Perché molti di loro, troppi, posseggono videogiochi di inaudita violenza? Se sappiamo che qualcuno ci osserva il nostro agire diventa più responsabile, a dimostrazione che il nostro io è relazione, è costituito da un rapporto. È questo rapporto a definire la nostra personalità, a chiederci di cambiare, di migliorarci. Questo mondo ci vuole orfani, ma Gesù Cristo ci parla di Dio Padre che è amore, misericordia. È per amore che la vita, nel tempo, assume contorni che non si potevano neppure prevedere, ospita gioie e dolori che non ci saremmo potuti immaginare. Quanto vuoto, invece, nel tempo trascorso da tanti giovani in locali anonimi o in compagnie omologate da abitudini accettate per convenienza, per non pensare, per non sentirsi diversi dal gruppo. Un vivere ozioso in cui la vita stessa perde valore, fino a non contare più nulla. Certo, se Dio non c’è, chi o cosa può porre limite all’agire? Tutto diventa possibile. Viviamo un’ emergenza educativa, ha ripetuto Benedetto XVI all’Azione Cattolica riunita a Roma domenica scorsa. Basta l’educazione alla legalità? alla cittadinanza e alla socializzazione? Chi vive nella scuola sa che queste cose non interessano nessuno, sono noiose, retoriche. Invece, incontrare una persona che si sente amata da un Padre, che vive portandosi negli occhi l’amore di Dio, può interessare, può stupire. Vivere come se Dio ci fosse implica accettare di fare i conti con qualcuno che c’è, il cui pensiero ci spinge a una responsabilità e ci apre alla speranza.

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