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Appuntamento da non perdere

Fonte:
CulturaCattolica.it
A proposito del 6 aprile 2008

È la prima uscita “ufficiale” di Magdi Cristiano Allam, quella che lo vedrà a Roma il prossimo 6 aprile. Sarà un’uscita di piacere per tutti, ben diversa dalle ripetute uscite che dalla Veglia del Sabato santo lo hanno più volte condotto in vari Studi televisivi a sostenere fuoco e fila di domande, spesso scortesi e insinuanti.
Una serata vera, tra amici. Finalmente una storia vera, normale, di amici. Magdi Cristiano Allam, Fabio Cavallari, don Gabriele Mangiarotti ed io attorno a un tavolo a parlare di un libro, Volti e Stupore, uomini feriti dalla bellezza, che è alla sua terza edizione. Un libro che incarna perfettamente ciò che siamo e che abbiamo vissuto: i volti e gli incontri, lo stupore di trovarsi fratelli nell’affascinante bellezza del vero che trasfigura la realtà.
Magdi Cristiano parlerà di nuovo, come sempre, con il suo tono pacato, il suo prendere respiro ad ogni frase, il suo infrangere il silenzio di sospensione con qualche vocalizzo e poi sciorinare con scioltezza le sue frasi lapidarie e lucidissime che non lasciano scampo e affascinano. Fabio, come sempre, dovrà sconfiggere l’emozione di trovarsi lì, con noi, a raccontare storie che gli hanno segnato il cuore e si getterà nel discorso con foga, senza prendere il respiro, persino balbettando un po’ per il timore di non giungere alla fine. Susciterà, come sempre, applausi a scena aperta, la gente riderà e piangerà e forse, finalmente capirà. Don Gabriele si destreggerà con il portatile e il proiettore facendo sapientemente ruotare in sala le slides giuste al momento giusto e parlerà con quell’aria semplice di chi è lì per caso e non se lo aspettava, mentre è proprio lui che ha mosso tutti quanti. E poi sarà il mio turno e, come sempre, l’aria si fermerà come una nuvola d’incenso quando c’è afa. Non so perché accade, ma accade spesso. Nessuno più ride né piange, né si muove. Ma quando tutto finisce si comprende che non si vorrebbe più andare via che se vale la pena di vivere, vale la pena di vivere solo per rapporti così, semplici e veri. Ecco accadrà tutto questo come migliaia di volte, eppure non sarà uguale. Ora Magdi si chiama Cristiano e non per modo di dire.
Le parole che ha dedicato a Fabio e me nella prefazione al nostro libro, ora pesano di più. Scriveva infatti: È questa (quella espressa nel libro e nell’incontro degli autori con con lui NDR) la dimensione del dialogo integrale, dove gli “altri” diventano il “noi”, grazie alla condivisione della verità e dei valori fondanti della nostra umanità, in virtù dell’incontro sincero tra persone di buona volontà che aspirano al comune traguardo della pace autentica e della salvezza eterna.
Sì, si vorrebbe che fosse questo la Presentazione per l’uscita della terza edizione del libro: che tutti i presenti diventassero - come scriveva ancora Magdi - una squadra, protagonisti di un cambiamento in fieri per realizzare insieme un mondo migliore.

Invito all'incontro del 6 aprile 2008
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