“Chiesa e omosessualità. Dopo il caso scout” non ci resta che ... piangere
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Ma a questo punto – a differenza dei precedenti documenti vaticani sul tema – non c’è alcun giudizio etico sui comportamenti omosessuali...

I porno-teologi ed i loro accoliti sono veramente esilaranti. A detta loro, la parte più impegnativa e complessa del Magistero è quella non detta. Cioè, dovremmo uniformare il nostro comportamento morale, seguendo ciò che il Magistero non dice. Non ci credete? Leggete Avvenire di ieri nelle parole di Luciano Moia, gran turiferaio di regime, nel suo articolo “Chiesa e omosessualità. Dopo il caso scout” (QUI):
Il punto di partenza, come Solmi stesso spiega, è il punto 250 di Amoris laetitia. Occorre tenere presente quello che il Papa dice, ma ancora di più quello che non dice, forse più complesso e impegnativo.
Veramente geniale! Lo schema è sempre lo stesso: prima non si ripete l’immutabile magistero, perché dicono che è implicito e non bisogna sempre stare lì a ripetere le stesse cose, poi siccome le cose non sono state ripetute allora sono superate e serve discernimento:
Ma a questo punto – a differenza dei precedenti documenti vaticani sul tema – non c’è alcun giudizio etico sui comportamenti omosessuali. Sia la Lettera sulla cura pastorale delle persone omosessuali (1986), sia il Catechismo (1997), dopo la sollecitazione all’accoglienza e al rispetto delle persone, esprimevano l’«oggettivo disordine» degli atti. Francesco non lo fa. Difficile pensare a una dimenticanza, ma sarebbe sbagliato concludere anche in senso opposto, come una sorta di via libera. Molto più semplicemente il Papa invita al discernimento e alla riflessione.
Infine, il vecchio insegnamento è buttato alle ortiche:
Pareri di segno opposto e di tono diverso che esprimono comunque il desiderio di approfondire e di conoscere meglio un tema che, per la sua valenza umana e quindi pastorale, non può essere liquidato con una formula valida per tutte le occasioni e per tutte le situazioni.
San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia
Andrea Mondinelli