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Sull'aereo del Papa (senza pregiudizi)

Fonte:
CulturaCattolica.it

A dire il vero, non se ne può proprio più: poco tempo fa tutti erano vaticanisti e sapevano a perfezione chi avrebbe dovuto essere Papa, con quali caratteristiche e prerogative (e abbiamo stigmatizzato a sufficienza quel vezzo del totopapa che – come volevasi dimostrare - si è mostrato fallimentare); ora tutti sono diventati gli interpreti fedeli di quanto il Papa ha detto, in particolare ai giornalisti nel viaggio di ritorno dalla GMG. Così, senza tema di smentite, prendono alcune sue frasi (in particolare quelle sui gay) e ne fanno un manifesto per tentare di sdoganare l’omosessualità all’interno della Chiesa.
Peccato però che non sia così. Basta leggere con attenzione quanto il Papa ha detto per accorgersi che quanto riportato da tanti media è una autentica mistificazione.
Rispondendo a una domanda, Papa Francesco ha chiesto di «non … andare più avanti di quello che si dice», e credo che questo valga non solo nel caso specifico.
In questi tempi sembra evidente che i giornalisti (quelli delle testate impegnate: “Corriere” e “Repubblica” in primis) si sentano impegnati in una battaglia di (in)civiltà, e quindi usino tutti i mezzi per fare prevalere il loro progetto, un po’ come accaduto ai tempi del Referendum sulla legge 40 (e speriamo in una medesima disfatta). Così, secondo lo stile del più puro pensiero leninista, possono permettersi di fare citazioni del Papa cancellando la realtà e sostituendola con le loro opinioni.
In più, chiedendo l’aiuto ai soliti “liberi pensatori” che si incaricano di dare sostegno culturale al loro progetto politico. Così possono ingaggiare i vari Mancuso che, con dotte elucubrazioni, dichiara superato il pensiero della Chiesa sulla omosessualità, così come è stato superato il pensiero sulla guerra.
Peccato però che, mentre il pensiero sulla guerra poteva essere in sintonia con tutto il discorso di Gesù (basti ricordare il «Vi fu detto: Non uccidere…, ma io vi dico…»), non vedo come si possa mettere d’accordo il giudizio sulla omosessualità con l’altra affermazione di Gesù: «Vi fu detto: Non commettere adulterio… ma io vi dico: Chiunque guarda una donna per desiderarla…».
Abbiamo imparato a non interpretare la sacra Scrittura in senso accomodatizio (cioè secondo l’interesse del momento), e non vogliamo dimenticare la lezione, neppure con i vari Mancuso di turno.
A noi basta il Papa, così come è e come parla. Non vogliamo insegnargli come deve fare, ci basta essere suoi discepoli. È questa la nostra “empatia”. Ascoltandolo, senza la mediazione di “interpreti”, ci accorgiamo che ci insegna quello che la Chiesa ha sempre insegnato. E che certi uomini della comunicazione vorrebbero farci dimenticare.

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