Solo identità forti possono dialogare
- Autore:
- Fonte:

Parafrasando la bella copertina del mensile “Tracce” di questo mese possiamo dire anche noi: “Fatti da guardare”. Fatti di cultura cattolica. Sono gli eventi, le tappe di una storia che si dilata lasciando meravigliati gli stessi protagonisti. A partire dall’amicizia del sito, sono cresciuti incontri, riconoscimenti, opere e realizzazioni. Venerdì 16 novembre l’Arcidiocesi di Genova ha ospitato un Convegno di Insegnanti di religione: assieme a Mons. Bagnasco sono intervenuti Nicola Incampo e don Gabriele Mangiarotti. In questo stesso mese a Milano un Corso di aggiornamento per Insegnanti di Religione, organizzato da Diesse e da CulturaCattolica.it, vede tra i protagonisti Suor Maria Gloria, don Gino Oliosi, oltre ad Incampo e a don Gabriele, con altri qualificatissimi relatori come Andrea Caspani, Mariella Ferrante, Don Corrado Sanguineti, Marco Bersanelli, Mario Gargantini... Il nostro carissimo Padre Romano Scalfi è stato ricevuto dal Papa per i 50 anni di “Russia Cristiana”. Ma la storia più bella, per certi versi esemplare, è quella del libro “Volti e stupore” di Fabio Cavallari e di Suor Maria Gloria. Nato da un incontro inaspettato, dalla verità di vita dei due protagonisti, che hanno accettato di mettersi a confrontarsi in serrato dialogo sulla condizione umana vissuta, è diventato in breve un vero caso editoriale: 6000 copie bruciate in un paio di mesi, con una seconda ristampa già in circolazione, decine di incontri di presentazione in tutta Italia, dal Meeting di Rimini fino ai centri culturali di tutti gli angoli della penisola. E ovunque la medesima accoglienza, calorosa e commossa. Finché la Radio Vaticana, di propria iniziativa, ha tradotto il libro in dialoghi radiofonici, trasmessi in questo mese la domenica mattina, ed anche Radiouno ha dato ampio spazio a suor Gloria con un’intervista nella rubrica Oggi2000. Non è per una sterile autocelebrazione che ricordiamo questi fatti. Essi sono l’esito, non cercato sicuramente, ma accaduto come Grazia, di una fedeltà alla Chiesa, di un desiderio di costruire pezzi di vita nuova dentro l’emergenza educativa e la distruzione del popolo cristiano che ci circonda. Come diceva Péguy, non vogliamo attardarci sulla cattiveria del tempo presente, ma tagliare corto e fare il Cristianesimo. Per questo non ci turbano anche le piccolissime note stonate che, con scarsa capacità di comprensione, ci vedono pericolosi fautori di un dialogo equivoco. Chi ci conosce sa bene che la nostra capacità di accoglienza delle più svariate esperienze nasce da una identità vissuta nella grande compagnia della Chiesa, e sottoposta continuamente alla verifica della Sua autorevolezza. Sa dialogare solo chi ha una forte identità, e la forza dell’incontro che abbiamo fatto ci dà l’energia per aprirci a tutti, umilmente raccontando ciò che siamo. Fuori da questo resta solo la logica dei Càtari (i puri): c’è sempre qualcuno più puro di te che prima o poi ti epurerà.
- Convegno Regionale degli Insegnanti Religione Cattolica della Regione Liguria 20KConvegno Regionale degli Insegnanti Religione Cattolica della Regione Liguria