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Prima o poi, ammazzeranno anche noi!

Autore:
Andrea Mondinelli
Fonte:
CulturaCattolica.it

Dopo Charlie tocca ad Alfie e dopo Alfie toccherà a tutti noi come castigo di Dio. È solo questione di tempo. Rinfreschiamoci la memoria con alcune delle brillanti idee di Jacques Attalì, che è il mentore di Macron:

"Quando si sorpassano i 60-65 anni, l'uomo vive più a lungo di quanto non produca e costa caro alla società…L'eutanasia sarà uno degli strumenti essenziali delle società future… Macchine per sopprimere permetteranno di eliminare la vita allorché essa sarà insopportabile o economicamente troppo costosa" (QUI).


Capite bene che prima Charlie e adesso Alfie (QUI) sono le vittime sacrificali di queste infernali idee. Ad ogni passo, poi, la resistenza è sempre più fievole fino ad arrivare all'abitudine: 40 anni di storia dell'aborto procurato insegnano che dall'eccezione si è passati all'aborto come diritto umano. Cosa fare?
Primo, capire il meccanismo che ci ha portato in questa infernale situazione. Questo punto è fondamentale per scoprire la debolezza del Leviatano.
Secondo, mettere il sassolino nell'ingranaggio e distruggere il colosso dai piedi d'argilla:

31 Tu stavi osservando, o re, ed ecco una statua, una statua enorme, di straordinario splendore, si ergeva davanti a te con terribile aspetto. 32 Aveva la testa d'oro puro, il petto e le braccia d'argento, il ventre e le cosce di bronzo, 33 le gambe di ferro e i piedi in parte di ferro e in parte di creta. 34 Mentre stavi guardando, una pietra si staccò dal monte, ma non per mano di uomo, e andò a battere contro i piedi della statua, che erano di ferro e di argilla, e li frantumò. 35 Allora si frantumarono anche il ferro, l'argilla, il bronzo, l'argento e l'oro e divennero come la pula sulle aie d'estate; il vento li portò via senza lasciar traccia, mentre la pietra, che aveva colpito la statua, divenne una grande montagna che riempì tutta quella regione. [Daniele 2, 31-35]

Per comprendere il punto primo ritengo molto utile la lezione magistrale di S.E. Mons. Crepaldi (QUI nella versione integrale, QUI nella sintesi di Stefano Fontana). La lettura di tali interventi non è facile e quindi non tutti riusciranno a comprenderli fino in fondo, tuttavia ne consiglio caldamente la lettura. Mons. Crepaldi conclude così il suo intervento:

Ecco allora la sintetica conclusione di questo mio lungo intervento. La secolarizzazione ha dapprima prodotto la neutralità dello Stato, poi però ha fatto dello Stato il primo soggetto impegnato nell'imporre una contro-verità. La risposta deve essere quella di ribadire il valore universale e puramente razionale del diritto naturale ma come via per un recupero anche del suo fondamento trascendente, senza del quale anche il diritto naturale viene concepito come neutrale e, quindi, incapace di reggere e sempre incline ad essere manipolato nella contro-natura.

In sostanza, è il problema stesso della dittatura dei così detti diritti umani (QUI e QUI.). Nella terza puntata che tratterò sui c.d. diritti cercherò di spiegare qual è il sassolino per bloccare l'ingranaggio ed abbattere il Leviatano.

San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia!

Andrea Mondinelli

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