Il segreto di una avventura unica al mondo
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È evidente che la XXXI edizione del Meeting per l’amicizia tra i popoli è stata un successo, sia per il gran numero di partecipanti, sia per l’alto livello degli incontri che vi si sono svolti. Per una settimana intera il Meeting è stato l’agorà in cui si sono ritrovati tutti, l’areopago in cui uomini di pensiero, di informazione, di politica, di scienza, di carità si sono incontrati tra loro e con il «popolo del Meeting», ricavandone una impressione di bellezza, di verità, di possibile comunione e avventura della vita che non si trova in nessuna altra parte del mondo, almeno con questa profondità, splendore e intensità.
La domanda allora è: «Qual è il segreto, la ragione di tale esito? E che cosa ha da insegnare a noi, che lo abbiamo vissuto, o che ne abbiamo sentito parlare?».
Certo il tema generale ne è una ragione convincente, ma credo che ci sia dell’altro. Ed è su questo altro che vorrei riflettere.
Da quando ho incontrato il movimento di Comunione e liberazione (negli anni del liceo, quando ancora si chiamava Gioventù Studentesca) mi ha sempre colpito il fatto che il cristianesimo era non una aggiunta alla vita, ma la vita e la realtà vissute secondo la loro profondità e concretezza. La fede non si è mai presentata come un di più, da giustificare (e di cui a volte chiedere scusa, quasi con il cappello in mano), ma era la possibilità di vedere la realtà per quello che era e di entrare in amicizia, dialogo e a volte scontro con chiunque.
Insomma, la «forma» della vita vera. Di cui essere fieri, come chi ha trovato qualcosa di grande e di veramente desiderato.
Solo una fede così rendeva capaci di incontrare chiunque, di dire a tutti una «parola chiara» sulla vita, senza complessi di inferiorità, anzi, con la certezza che di ciò di cui eravamo testimoni l’uomo aveva un grande bisogno. «Mi fai più saggio di quelli che mi vogliono insegnare» recitavamo con un salmo, e questo dava sicurezza, ma anche voglia di paragone con tutto e tutti.
Vivere l’esperienza del Meeting è stato il continuare in questa avventura. Pieni di gratitudine per quello che rappresenta, e di decisione per quello che significa. Le cronache di questi giorni e certi incontri indimenticabili ne sono conferma e testimonianza.
Testimonianza al Meeting