Il Consiglio della FAFCE: Famiglie e associazioni di famiglie, costruttori di pace
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Anche quest’anno abbiamo partecipato all’incontro del Direttivo della FAFCE (Federazione delle Associazioni Familiari Cattoliche in Europa), che si è riunito nella città di Vác (Ungheria), dal 4 al 6 maggio. Questi tre giorni di incontro rappresentano un momento importante di dialogo per le Associazioni Familiari Cattoliche in Europa, durante il quale vengono definite le principali linee guida della loro azione a livello europeo.
L’evento è stato ospitato dalla diocesi di Vác e co-organizzato dall’Ufficio Famiglia della Conferenza episcopale ungherese, dal Centro per la dignità umana, membro della FAFCE e dal Movimento dei settantadue discepoli, organizzazione che fa parte degli osservatori della FAFCE.
Il 4 maggio si è svolto un convegno inaugurale, occasione di incontro tra Chiesa, società civile e decision-makers governativi, che hanno riflettuto insieme a partire dalla frase di San Giovanni Paolo II: “La famiglia è il centro e il cuore della civiltà dell’amore”. Anche la Presidente eletta dell’Ungheria, Katalin Novak, è intervenuta con un videomessaggio, esprimendo il suo sostegno al lavoro della FAFCE e incoraggiando le associazioni familiari a lavorare insieme e intensificare la loro cooperazione per testimoniare la bellezza della famiglia in Europa.
Il Direttivo della Federazione, durante i suoi lavori, ha adottato una risoluzione [1] incentrata sulla terribile guerra in Ucraina, intitolata “Le famiglie e le associazioni familiari sono costruttori di pace”. La FAFCE ha ricordato “che la famiglia è sempre stata il luogo in cui libertà, democrazia e solidarietà sono state preservate in tempo di guerra e di totalitarismo. Madri e padri, al di là della loro nazionalità, non vogliono la guerra. La famiglia è la scuola della pace»…
Gli scambi sono avvenuti anche nella recente Sessione Plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, alla quale è intervenuto il Presidente della FAFCE, parlando del ruolo delle Associazioni Familiari e della preparazione dell’Incontro Mondiale delle Famiglie (Roma, 22-26 giugno 2022)…
Accoglienza della Vita
[1]
La FAFCE ricorda che la famiglia è sempre stata il luogo in cui libertà, democrazia e solidarietà sono state preservate in tempo di guerra e totalitarismo. Madri e padri, al di là delle loro nazionalità, non vogliono la guerra. La famiglia è la scuola della pace.
Pertanto:
1. Insieme a Papa Francesco, la FAFCE alza la voce contro l’“inaccettabile aggressione armata” in corso in Ucraina e anche contro “la barbarie di uccidere bambini”, chiedendo la pace “per l’Ucraina devastata dalla guerra, così duramente provata dalla violenza e dalla distruzione della guerra crudele e insensata in cui è stata trascinata”;
2. Sottolinea le sofferenze di molte famiglie nell’attuale aggressione che colpisce l’Ucraina ed esprime la sua più profonda solidarietà a tutte le famiglie in Ucraina, che sono le più colpite da questa guerra e da tutte le sue terribili conseguenze;
3. Ricorda il ruolo delle famiglie come luogo in cui le persone imparano a vivere in una comunità attraverso la cooperazione, la solidarietà, il perdono, i legami intergenerazionali, l’amore reciproco e il rispetto;
4. Sottolinea che i valori familiari, la fede e la religione non devono mai essere usati come strumenti di morte e che le comunità cristiane dovrebbero unirsi per condannare fermamente la guerra e l’aggressione armata in corso in Ucraina;
5. Ribadisce il suo appello a sostenere le ONG e le chiese locali che aiutano le famiglie sul campo, anche attraverso l’appello FAFCE per la donazione dedicato all’Ucraina;
6. Esprime preoccupazione per l’importanza di sostenere non solo le donne e i bambini in fuga dalla guerra, ma anche quelle famiglie che sono rimaste nel paese, fornendo loro tutta l’assistenza e la protezione necessarie. Allo stesso tempo, le migliori condizioni per un ritorno, il prima possibile, di coloro che sono stati costretti ad andarsene dovrebbero essere preparate con speranza e coraggio.
7. Ricorda il coraggioso lavoro delle organizzazioni e dei partner membri della FAFCE, dedicato a sostenere e proteggere le famiglie che soggiornano in Ucraina e fuggono dalla guerra nei paesi vicini e oltre;
8. Invita tutti i decision-makers a garantire coraggiosamente, con i mezzi disponibili, la protezione delle famiglie e una pace sostenibile in Ucraina il prima possibile. Questo perché i genitori possano sostenere la loro responsabilità nell’allevare i figli nella libertà e nella speranza;
9. Incoraggia i decision-makers a utilizzare e sostenere il lavoro sul campo fornito dalle associazioni familiari e dalle famiglie nel loro contributo quotidiano a comunità pacifiche.